Kené: il disegno geometrico del popolo Shipibo

Le donne Shipibo, tribù caratteristica del Perù, usavano ricorrere agli schemi geometrici dei kenè per rappresentare l'idea di universo spesso derivante dalle manifestazioni dell'esperienza mistica provocata dall'ayahuasca.

Kenè popolazione Shipibo

Credit foto
©Mark Green / 123rf.com

 

 

Antiche civiltà in Amazzonia

Nuove teorie sulla storia dell’Amazzonia sembrano indicare che l’intera foresta sia di origine antropogenica. Cosa significa? Pare che millenni orsono non ci fosse una foresta pluviale nel bacino del Rio delle Amazzoni e che furono proprio gli umani a crearla per provvedere al proprio fabbisogno di cibo. 

 

La foresta amazzonica fu allora creata con l’invenzione della Terraprera, attorno a centri urbani oggi rinvelibili solo tramite satelliti speciali. Dunque, tra gli attuali Brasile e Perù pare vivessere popoli e
tribù piuttosto avanzati, in grado di utilizzare non solo tali tecniche agricole, ma anche di produrre arte molto raffinata, specie per quanto riguarda il design del vasellame e dei tessuti.

 

Il popolo Shipibo

Tra questi popoli maestri di design troviamo gli Shipibo del Perù, popolazione di origine indigena che vive presso il fiume Ucayali. Da secoli, questo popolo ha creato una sua mitologia e pratica religiosa collegata all’uso dell’ayahuasca, la famosa bevanda enteogena amazzonica. 

 

Disegni Kenè e ayahuasca

Non sorprenderà scoprire che i magnifici disegni geometrici dei loro tessuti e delle loro ceramiche, trae ispirazione dai cosiddetti “visual” che si vedono durante un’esperienza con l’ayahuasca, frattali dinamici e multidimensionali indescrivibilmente belli, che appunto vegono spesso riconosciuti tra i motivi dei disegni Kenè degli Shipiqo.

 

L’impressione infatti che che i tessuti Kenè prodotti dagli Shipibo non servano per coprire ma per svelare, aprire lo sguardo su una dimensione sottile dove tutto è geometria armonica interconnessa

 

Colori e forme dei Kenè

Le donne Shipibo, le vere artiste, riferiscono che le linee che compongono i motivi rappresentano i serpenti che si osservano nelle visioni grazie all’ayahuasca. L’ispirazione che guida la mano nei disegni Kenè è la stessa che muove i serpenti amazzonici e che crea gli infiniti cammini della vita, con infiniti incroci ai quali siamo chiamati a recitare il nostro ruolo, talvolta come protagonisti, talvolta come spettatori. 

 

A molti occhi inesperti, le linee ed i punti dei disegni Kenè ricordano i classici disegni delle costellazioni. I quattro colori classici dei disegni Kenè sono il bianco, il nero, il giallo ed il rosso, tutti colori che da
sempre le donne Shipibo trovano nella natura, e che nel tempo sono diventati i simboli della loro tribù. Sono colori anche significativi del cielo, del sole, della luna, della notte. Colori minori sono il verde e l’azzurro, simboli femminei dell’acqua e della foresta ancestrale.

 

Quadrato, rombo e croce sono invece i motivi ritmici principali, ispirati alla pelle del serpente. Secondo i miti, il serpente cosmico possiede sulla
sua pelle tutti i possibili motivi esprimibili sulle ceramiche o sui tessuti Kenè.

 

Disegni Kenè e sciamanesimo

Secondo gli esperti, il disegno Kenè ha sempre un elemento centrale di unione e sintesi di quattro parti essenziali, che secondo la mitologia Shipibo compongono l’universo. Tutte le linee dei disegni Kenè andrebbero quindi a formare una sorta di piano cosmico, una mappa verso l’armonia degli opposti

 

Le donne Shipibo dicono che gli antichi crearono quest’arte rappresentativa come un codice per trasmettere una visione dell’universo, una cosmologia che troviamo anche nei canti rituali, assieme al potere curativo loro attribuito. E questa sovrapposizione tra disegno Kenè e canti sciamanici raggiunge il punto in cui le curandere affermano di poter “cantare i disegni”. 

 

kenè disegni Shipibo

Credit foto
©Wikipedia

Arte Shipibo

Credit foto
©Flikr.com