Baryta Carbonica, tutto sul rimedio omeopatico

La Baryta Carbonica è un rimedio omeopatico ricavato dal sale di bario dell’acido carbonico utile per la lentezza, psichica e motoria e per la salute del sistema nervoso e linfatico. Scopriamola meglio.

>  1. Descrizione della Baryta Carbonica

>  2. Quando si usa

>  3. Dosi e somministrazioni

>  4. A chi è consigliata la Baryta Carbonica

Descrizione di Baryta Carbonica

Baryta carbonica è il carbonato di bario, cioè è il sale di bario dell’acido carbonico. Sono dei cristalli romboidi, insolubili in acqua, solubili nei cloruri, nei nitrati ammonici e negli acidi (eccetto il solforico). Le miniere di Witherite, il minerale da cui si ricava, si trovano in molte località europee, come in Inghilterra e in Austria, ed americane, come in USA e in Canada.

Lo ione bario è estremamente velenoso, così come il carbonato di bario, tossici per l’organismo; il solfato di bario invece non è tossico. Per questo motivo e per la sua opacità ai raggi X, è utilizzato in radiologia come mezzo di contrasto per l’esame dell’apparato digerente. Il carbonato di bario, a livello industriale, viene adoperato nella produzione di ceramiche, mattoni, derattizzanti e come additivo antimuffa nelle vernici.

Il rimedio omeopatico Baryta Carbonica si ottiene dalla triturazione con lattosio del carbonato di bario e dalle successive diluizioni e dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.

 

Quando si usa Baryta Carbonica

Baryta Carbonica è un rimedio costituzionale ad azione profonda, la cui costituzione è soprattutto carbonica per cui prevale l’aspetto rotondeggiante, grasso e talvolta obeso. Il rimedio agisce elettivamente sui tessuti linfatici di tutto il corpo, determinando aumento di volume e indurimento delle ghiandole.

Agisce sui vasi sanguigni, determinando arteriosclerosi e cerebro sclerosi della senilità e dell’invecchiamento precoce e anche a livello psichico, determinando debolezza della memoria.

Il rimedio omeopatico Baryta Carbonica si usa nei seguenti principali casi:

  • per il sistema nervoso, in particolare nel ritardo dello sviluppo intellettivo nei bambini e negli adulti, senilità precoce, perdita di memoria, stati depressivi degli anziani e vertigini
  • rigonfiamento delle ghiandole, ipertrofia in quelle del collo, delle ascelle, dell’inguine, cisti sebacee
  • palpitazioni e disturbi dell’apparato circolatorio, ipertensione, conseguenze di un ictus come arteriosclerosi
  • disturbi alla gola, angine, faringiti, tonsilliti, adenoidi
  • disturbi all’apparato respiratorio, raffreddore, tosse, asma, muco vischioso
  • mal di testa, cefalea, alopecia
  • lipomi
  • ipertrofia delle prostata
  • Ipertrofia delle ghiandole gastroenteriche, digestione lenta, eruttazioni, flatulenza, emorroidi

 

Dosi e somministrazione

In tutti i casi, se acuti, diluizione 4CH, 3 – 5 granuli o 5 – 10 gocce ogni 3 ore; se cronici, diluizione 9 – 15 -30CH, 3 – 5 granuli o 5 – 10 gocce una volta al giorno o ad intervalli più lunghi a seconda delle situazioni.

 

A chi è consigliato Baryta Carbonica

È il rimedio del puerilismo e del ritardo mentale, sia che il soggetto sia un bambino, un adulto, o un anziano. I bambini sono timidi e schivi, hanno difficoltà a socializzare e a fare amicizia con i compagni, mostrano scarso interesse per le materie scolastiche, sono lenti ad imparare. Inoltre sono freddolosi e facili ad ammalarsi.

Baryta Carbonica è pertanto un ottimo rimedio delle rinofaringiti infantili e delle angine di gola recidivanti. Gli adulti sono infantili e puerili, hanno un ritardo nello sviluppo fisico ed intellettivo, lentezza psico-motoria con tendenza all’ebetismo.

Gli anziani hanno difetti di memoria recente, spesso si perdono nelle strade che abitualmente frequentano, dimenticano i nomi propri e qualsiasi avvenimento. Anziani sospettosi, stizzosi, litigiosi, paurosi, che hanno i tipici problemi legati all’età.

Fisicamente il tipo in questione ha testa grande, occhi inespressivi, bocca grande, sorriso da ebete, aspetto da malaticcio. Avendo un metabolismo rallentato, è lento a reagire alle infezioni e quindi a guarire. I sintomi peggiorano con il freddo e l’umido, con la pressione, tanto che il soggetto non può coricarsi sul lato dolente, in presenza di altre persone, quando deve sbrigarsi, pensando ai propri mali.