Rimedi naturali contro la gastrite
Piante, Fiori di Bach, oli essenziali, omeopatia, alimentazione ed esericizi: ecco un insieme dei rimedi naturali che possono contribuire a curare la gastrite ed aiutare ad alleviare questo fastidioso disturbo.








1 di 7
La gastrite è un'infiammazione dello stomaco che va trattata con molta cura. Le cause che hanno originato il disturbo possono essere molteplici: medicinali (aspirina, farmaci antinfiammatori non steroidei), eccesso di bevande alcoliche, stress, allergie alimentari, tra le altre. La gastrite si manifesta con dolore nella parte addominale, nausea, a volte vomito. Il disturbo può manifestarsi all’improvviso (gastrite acuta) oppure può protrarsi nel tempo (gastrite cronica), in alcuni può trasformarsi in ulcera gastrica. Un altro dei principali responsabili della gastrite è l'Helicobacter pilori, un batterio duro a morire persino all'acido gastrico. La sua presenza si accerta con l'Urea breath test e l'HpSA. Pare che questo microrganismo si diffonda attraverso la saliva, non tanto con baci, scambi di bicchieri o tovaglioli o spazzolino da denti, ma si tratti di una primordiale trasmissione che avviene già in tenera età, nello scambio salivare tra mamma e bebè.
Ecco qualche rimedio naturale che può fare al caso vostro, tra consigli alimentari, rimedi omeopatici, fitoterapia, fiori di Bach, aromaterapia ed esercizi fisici.
Vedi anche
Stomaco: disturbi e cure naturali

2 di 7
Spesso con la gastrite si indicano due disturbi contrapposti a livello dello stomaco con sintomatologie diverse: un’acidità dovuta ad un’eccessiva produzione di succhi gastrici ed un bruciore dovuto ad una scarsa produzione di succhi gastrici. La seconda tipologia rientra nelle “difficoltà digestive”. La prima tipologia, cioè un’eccessiva produzione di succhi gastrici, può migliorare sensibilmente con l’alimentazione. Prodotti altamente scatenanti sono alcool, tabacco, liquidi, bevande gassate, sostanze additive negli alimenti e acidi grassi idrogenati contenuti in patatine, merendine e in generale in tutti gli alimenti prodotti industrialmente. Sconsigliato è il consumo frequente di caffè, menta, cioccolato. Ugualmente disturbante può essere l’ingestione di alimenti troppo caldi o troppo freddi e il mangiare in fretta masticando poco. Generalmente vanno preferiti i carboidrati del riso e delle patate invece della pasta e i cibi preparati con metodi di cottura asciutti: in padella, al forno, ai ferri. Ridurre altresì la carne rossa, che esercita un forte stimolo sulle secrezioni acide, può essere un buon consiglio per una dieta anti-acidità. Preferire infine le verdure cotte come lattuga, ortica, insalata cappuccina, zucchine e finocchio. Dopo l’attacco acuto possono essere reintrodotte gradualmente verdure crude di stagione e frutta poco acida.
Vedi anche
Succo di cavolo e malva per combattere la gastrite

3 di 7
Anche l'omeopatia può contribuire ad alleviare i disturbi causati dalla gastrite. Il nitrato d'argento Argentum nitricum 9 CH è il rimedio omeopatico per la gastrite e l'ulcera gastroduodenale accompagnata da febbre, ansia da anticipazione e paure. In caso di meteorismo delle prime vie digestive con eruttazioni difficoltose e rumorose si usa Asa foetida 9 CH.
Vedi anche
Tutti i rimedi omeopatici contro la gastrite

4 di 7
Le piante usate per la gastrite e i bruciori di stomaco hanno azione antinfiammatoria e cicatrizzante sulle mucose del sistema digerente. Tra queste vi sono: la liquirizia, le cui radici possiedono proprietà digestive, antinfiammatorie e protettive per le mucose. L’aloe vera, il cui succo esercita un’azione protettiva delle mucose, perché, aderendo alle pareti del tratto digerente, i suoi principi attivi formano una sorta di film protettivo in grado di difendere i tessuti interni dello stomaco dai succhi gastrici o dagli agenti irritanti. L’achillea: la sua fama è dovuta all’azione cicatrizzante e riparatrice dei tessuti e per questo motivo veniva ed è ancora impiegata per curare lesioni della pelle e delle mucose interne, come ferite, piaghe, ulcera gastrica. La malva, i cui fiori e in particolare le foglie sono ricche di mucillagini, che conferiscono alla pianta proprietà emollienti e antinfiammatorie per tutti i tessuti molli del corpo. La liquirizia, le cui radici possiedono proprietà digestive, antinfiammatorie e protettive per le mucose.
Vedi anche
Come evitare i bruciori di stomaco con i rimedi naturali

5 di 7
I Fiori di Bach sono un valido aiuto nel trattamento della gastrite, soprattutto quando la causa è di natura psicosomatica. L'iperproduzione di succhi gastrici spesso è la conseguenza di un controllo eccessivo che l'individuo compie su situazioni o persone a lui vicine. In questo caso Rock water, favorendo flessibilità mentale, apertura, ed elasticità caratteriale, aiuta a delegare le mansioni e a lasciare che le cose seguano il loro naturale sviluppo, senza tenerle costantemente sotto controllo. Altre volte l'infiammazione della mucosa gastrica è la manifestazione fisica della collera. In questo caso, Chicory è indicato a chi si sente ferito da senso di tradimento, ingratitudine, scarsa riconoscenza, e dalla sensazione di non essere mai amato o desiderato veramente. Confonde il possesso con l’affetto, il controllo con l’attenzione e la cura. Questo fiore insegna l'amore incondizionato rispettando le esigenze degli altri.
Vedi anche
Tutti i fiori di Bach e le loro proprietà

6 di 7
Pochissimi sono gli oli essenziali impiegati per la gastrite, perché la maggior parte di questi hanno proprietà digestive; stimolando dunque la produzione dei succhi gastrici non sono adatti a chi soffre di gastrite. Tuttavia, l'olio essenziale di camomilla, in caso di disturbi gastrici e nausea, massaggiato sull'area dello stomaco, svolge una profonda azione antinfiammatoria e calmante e contemporaneamente rilassante la muscolatura addominale, che si contrae per nervosismo, intestino irritabile, spasmi, colite e gastrite.
Vedi anche
Le proprietà e i benefici degli oli essenziali

7 di 7
Gli esercizi fisici contro la gastrite partono dal primo organo che si usa per mangiare e nutrirsi. Per cui è anzitutto importante iniziare a pensare a cosa davvero significa nutrirsi, a come l’energia passi attraverso il cibo e quali modi si possano trovare per riaccostarsi alle molte forme di assimilazione, attraverso una masticazione lenta, un vero e proprio esame sereno della reale fame e di una sincera domanda sulla natura della stessa che nasca dal proprio sguardo interiore. Esercizi di meditazione, forme di yoga, e respirazione aiutano a curare questo malessere.