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L'argilla ventilata, gli usi di un'arma segreta

Verde ha fini curativi, bianca per usi cosmetici. La si trova in commercio in forma macinata, grossa o ventilata. Consigli e dritte su come impiegare al meglio il prezioso prodotto naturale che è l'argilla ventilata

L'argilla ventilata, gli usi di un'arma segreta

L'argilla fa bene; lo sapevano gli egiziani, la usava Gandhi, l'hanno studiata uomini di alta spiritualità e dalle straordinarie doti guaritrici come Sebastian Kneipp, Louis Kuhne, Adolf Just, il nostro padre Garofalo.

Oggi, recandoci in una qualsiasi erboristeria o negozio che venda prodotti curativi e cosmetici di origine naturale, ci troviamo di fronte a definizioni che fanno riferimento alla granulometria del prodotto e che ci lasciano nel dubbio.

Scopriamo cosa si intende per argilla ventilata e quali sono le sue proprietà e applicazioni.

 

Cos'è l'argilla ventilata

Le argille che si trovano sul mercato sono confezionate secondo una differente granulometria. Esiste l'argilla macinata grossa, che viene usata soprattutto per impacchie  cataplasmi di grandi proporzioni o per bagni, pediluvi o maniluvi argillosi; l'argilla macinata fine somiglia a una terra normalmente sciolta ed è utile per applicazioni di normali proporzioni.

Infine, l'argilla ventilata, ovvero l'argilla che viene trattata in uno speciale cilindro dotato di un potente getto d'aria che separa i granuli d'argilla dalla sua polvere. L'argilla ventilata ha un forte potere assorbente, elimina le scorie, cicatrizza le ferite e le ulcerazioni, purifica l'organismo.

 

Come usare l'argilla: 6 usi interni ed esterni

 

Impieghi dell'argilla ventilata

Uso interno dell'argilla ventilata

L'argilla ventilata è l'argilla per uso interno per antonomasia: si usa per preparare la bevanda assumibile per via orale, per polverizzazioni, frizioni, per confezionare pillole o compresse, dentifrici, saponi.

L'argilla da bere va preparata alla sera: si riempie un bicchiere con 3/4 di acqua fredda, si versa un cucchiaino raso di argilla e si mescola a lungo con un cucchiaio in legno. Le prime volte si beve solo il sopranatante, una volta fatta l'abitudine, si può anche bere l'argilla sedimentata. Per fare sciacqui e gargarismi con l'argilla ventilata (in caso di affezioni del cavo orale o della gola), occorre scioglierne 1 cucchiaino (mai di metallo o plastica) in un bicchiere e lasciarlo riposare per un paio d'ore, agitare fortemente il liquido senza sciacquarsi dopo aver fatto i gargarismi. L'argilla ventilata viene usata anche per irrigazioni e lavande vaginali.

 

Uso esterno dell'argilla ventilata

Ma l'argilla ventilata è valida anche per applicazioni esterne mirate a curare ferite, infiammazioni, edemi, gonfiori. In una bacinella di ceramica (mai di plastica, vetro o metallo) mettete un po' d'argilla ventilata, unite acqua e mescolate con un cucchiaio di legno (mai usare cucchiai di plastica o metallo). Applicate sulla parte da trattare per 45 minuti, al termine dei quali occorre controllare se è molto calda (nel quale caso significa che l’argilla ha estratto parecchia infiammazione); togliete l'argilla con acqua tiepida. Il trattamento va ripetuto almeno una volta al giorno, meglio se due.

Alcuni accorgimenti: una volta utilizzata, l'argilla deve essere buttata, poiché nell'uso si impregna di impurità; la cura con l'argilla, l'argilloterapia, deve avvenire gradualmente, in modo che il corpo tragga il giusto beneficio; spesso il trattamento a base di argilla ventilata assunta per via orale viene preceduto dall'assunzione di tisane lassative, l'eliminazione di cibi ricchi di grassi e di proteine animali, l'incremento del consumo di frutta fresca.

 

L'argilla ventilata per i massaggi: come usarla

 

Per approfondire:
>  L'uso cosmetico dell'argilla

>  Proprietà, uso e controindicazioni dei fanghi bentonici

> Argilla, le diverse tipologie

 

Immagini | Wikipedia