Kriya yoga: origini, pratica, benefici
Il Kriya yoga è legato ad antiche pratiche tantriche che includono azioni rituali comprendenti mantra, mudra, japa, asana, respirazioni e altre tecniche. Questa pratica rappresenta una prima forma di Trimarga che incorpora elementi dai tre principali yoga vedantini.
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Le origini del kriya yoga, come quelle di tutte le forme classiche di yoga, affondano nel mito e vantano discendenze divine. Scopriamo meglio di cosa si tratta.
- Significato del kriya yoga
- Origini e filosofia del kriya yoga
- La pratica
- I benefici del kriya yoga
- I maestri e le scuole
Significato di kriya yoga
Kriya yoga significa letteralmente "unione attraverso una determinata azione rituale". Il termine kriya è legato ad antiche pratiche tantriche, ed include azioni rituali che possono comprendere mantra, mudra, japa, asana, respirazioni e altre tecniche.
Origini e filosofia del kriya yoga
A suo modo, il kriya yoga rappresenta una prima forma di Trimarga, poiché incorpora elementi dai tre principali yoga vedantini. Vi troviamo infatti riferimenti all'amore devotivo tipico del Bhakti yoga, mentre dallo Jnana yoga fa proprio lo sviluppo del discernimento necessario perl'indagine spirituale, dal Karma yoga infine prende il distacco dai frutti delle azioni. La trasmissione tra allievo e insegnante è diretta.
Torniamo indietro nel 1861, quando la figura mitica di Mahavatar Babaji appare a Shri Shyamacharan Lahiri facedolo suo discepolo e chiedendogli di diffondere il suo kriya yoga. Tra i suoi vari allievi troviamo Swami Shriyukteshwar Giri, esperto di comunicazione interreligiosa e comparata tra vari saperi e profondo conoscitore della Bhagavad Gita. Questi fu tra le altre cose guru diretto di Paramahamsa Yogananda, autore di Autobiografia di uno yogi e Swami Satyananda Giri, presidente del Karar Ashram fino al 1971.
La pratica
Nella pratica forte è anche l'influenza tantrica, orientata verso la liberazione e il passaggio dalla consapevolezza "separativa" – caratterizzata dai movimenti incessanti del pensiero – al risveglio o liberazione attraverso il controllo del respiro, il che rende l'aspetto tantrico del kriya yoga completamente vedantino.
Il kriya yoga prevede disciplina corporea, controllo mentale e meditazione sull’AUM (Om). L’Om è il suono primordiale che nella meditazione si fa testimone della presenza divina. L’iniziazione al kriya vera e propria richiede solitamente almeno un anno di pratica quotidiana delle tecniche di base.
Assieme alla pratica del mantra Om, esistono delle serie di esercizi, che variano di scuola in scuola, per ottenere cio che viene definita "ricarica" o "energizzazione". Spesso questi esercizi sono attribuiti a Paramahansa Yogananda anche se non esistono prove a riguardo. Si tratta di esercizi dinamici che, dopo un'invocazione all'energia cosmica, lavorano su ogni parte del corpo con una sorta di ginnastica dolce. Durante tali esercizi, la mente si concentra sull'invocazione dell'energia cosmica in ogni singola parte del corpo.
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I benefici del kriya yoga
Il kriya yoga vanta di essere una nuova forma dello yoga delle origini, dunque chi si connette alle posizioni come vengono interpretate, avrà una sensazione di completezza molto forte. Nella pratica avanzata le Āsana acquisite sono vissute in uno stato di totale manifestazione, prive di difetto e mantenute senza sforzo né fatica.
I maestri e le scuole
Esiste una scuola attiva a livello internazionale. Il nome è quello dello stile, si chiama proprio kriya yoga, spesso ridotta all'acronimo KYIO. Paramahamsa Hariharananda è il fondatore, mentre Paramahamsa Prajnanananda ne è il leader spirituale.
Tuttavia, in territorio indiano, esistono molte scuole non registrate di kriya yoga, per altro molto rispettate benché libere di vantare origini diverse da quelle del KYIO.