Articolo

Dieta dei gruppi sanguigni, come funziona e menu d'esempio

Come funziona la dieta dei gruppi sanguigni ideata dal naturopata James D'Adamo: scopriamo gli alimenti suddivisi gruppo per gruppo e qualche menu di esempio.

Dieta dei gruppi sanguigni, come funziona e menu d'esempio

La dieta dei gruppi sanguigni si basa su una presunta relazione tra l’assunzione di determinati cibi e il proprio gruppo sanguigno.

La dieta dei gruppi sanguigni non ha evidenze scientifiche ed è per questo stata molto criticata negli anni: vediamo come funziona e i menu di esempio per i vari gruppi sanguigni.

 

Dieta dei gruppi sanguigni, come funziona

 

La dieta del gruppo sanguigno è stata elaborata dal medico naturopata Peter D’Adamo negli anni ‘90 partendo dal lavoro del padre James D’Adamo, anch’egli naturopata, che ha messo in relazione cibo e sistema immunitario. In Italia, la dieta dei gruppi sanguigni è divenuta popolare grazie a un medico piacentino, il Dottor Mozzi.


Il concetto che sta alla base della dieta dei gruppi sanguigni si fonda su un’ipotetica correlazione tra gli effetti negativi dati dall’assunzione delle lectine presenti in alcuni alimenti e i gruppi sanguigni.

Le lectine sono proteine in grado di legarsi ai carboidrati presenti sulle cellule; le lectine vengono prodotte dal nostro organismo e si trovano in diversi alimenti tra cui cereali, semi, tuberi e legumi e normalmente vengono inattivate durante la cottura.

Molte lectine sono tossiche e infiammatorie e resistono sia alla cottura sia all’azione degli enzimi digestivi; alcune tra queste lectine possono legarsi alla superficie dei globuli rossi e provocare nausea e vomito, oltre all’agglutinazione, cioè aggregazione dei globuli rossi evidenziata in vitro.


Secondo la dieta dei gruppi sanguigni la presunta incompatibilità tra le lectine e il gruppo sanguigno comporta eventi ripetuti di agglutinazione dei gruppi sanguigni con conseguenti danni agli organi e sviluppo di patologie.

La dieta dei gruppi sanguigni è stata molto criticata poiché non ha evidenze scientifiche; D’Adamo non ha infatti portato prove a sostegno delle proprie tesi e non ha citato riferimenti scientifici di altri autori che dimostassero le sue teorie.

 

Leggi anche Gli alimenti nella dieta del gruppo sanguigno >>

 

Menu d’esempio per i diversi gruppi sanguigni

Sulla base teorie appena viste, D’Adamo ha elaborato 4 tipologie di dieta diversa, in base al gruppo sanguigno:

Il gruppo 0

Sarebbe il gruppo sanguigno più antico e primitivo. Chi appartiene a questo gruppo sanguigno avrebbe, secondo D’Adamo, un sistema immunitario particolarmente reattivo e dovrebbe consumare prevalentemente cibi proteici, oltre a verdure e legumi, escluse le lenticchie.

Le persone che appartengono al gruppo zero non dovrebbero consumare latticini e dovrebbero evitare soprattutto prodotti contenenti glutine.


Un menu d’esempio per il gruppo 0 potrebbe essere


> Colazione: crepe con marmellata
> Spuntino: frutta fresca o secca,
> Pranzo: insalata di riso, ceci e verdure
> Cena: petto di pollo alla griglia e verdure di stagione crude o cotte, un frutto.

2. Il gruppo A

 

Il gruppo A è invece associato allo sviluppo dell’agricoltura quindi chi appartiene a questo gruppo sanguigno dovrebbe seguire una dieta ricca di frutta, verdura, legumi, cibi freschi, pesce e uova. Al gruppo A sono sconsigliati latticini e carni rosse, che causerebbero un aumento di peso.


Un menu di esempio per il gruppo A potrebbe essere


> Colazione: latte di soia e cereali per la colazione
> Spuntino: frutta fresca di stagione
> Pranzo: pasta condita con verdura di stagione, un’insalata mista e un frutto.
> Cena: pesce alla griglia o omelette e verdura di stagione cruda o cotta, un frutto.


3. Il  gruppo B

 

Per il gruppo B D’Adamo consiglia una dieta varia e bilanciata che escluda completamente il glutine e che limiti alcuni alimenti tra cui granoturco, grano saraceno, lenticchie, arachidi e sesamo. La dieta per il gruppo B include tutti gli altri alimenti compresi i latticini, da consumare con moderazione.

 

Ecco un menu di esempio per il gruppo B:


> Colazione: uno yogurt e un frutto
> Spuntino: frutta fresca di stagione
> Pranzo: insalata di quinoa con legumi e verdura di stagione
> Cena: formaggio fresco, verdura di stagione e un frutto

 

4. Il gruppo AB

 

Il gruppo AB infine dovrebbe prestare attenzione al glutine, ma anche a granoturco, grano saraceno,  sesamo, ai fagioli di Spagna e di Lima che diminuirebbero l’efficienza dell’insulina.


Un meno di esempio per il gruppo AB potrebbe essere:


> Colazione: uno yogurt e un frutto di stagione
> Spuntino: frutta fresca di stagione
> Pranzo: riso con lenticchie, insalata mista e un frutto.
> Cena: petto di pollo alla griglia, verdure di stagione crude o cotte, un frutto.


Come abbiamo visto dai menu di esempio, queste diete non sono dannose in linea generale, quindi molte persone possono effettivamente sentirsi meglio seguendo uno dei regimi alimentari proposti da D’Adamo, soprattutto se prima di intraprendere la dieta consumavano molti cibi trasformati o confezionati, grassi e zuccheri, o assumevano poca frutta e verdura.

Il fatto però che esistano alimenti permessi o vietati in relazione al proprio gruppo sanguigno non ha alcuna evidenza scientifica.

Per mantenersi in salute, restare in forma e invecchiare nel migliore dei modi, il consiglio è quello di seguire una dieta sana ed equilibrata che non escluda nessun alimento (salvo in caso di intolleranze alimentari o di scelte etiche) e che anzi assicuri varietà di cibi, così da garantire il corretto apporto di nutrienti all’organismo.

 

Leggi anche I cereali privi di glutine >>