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Santoreggia: come usarla in cucina

Piccola e profumatissima, la santoreggia comune è facile da coltivare, e gustosa da usare in cucina: è sorprendente abbinata ai legumi.

santoreggia

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Santoreggia: cos'è e dove si trova

La santoreggia è un'erba aromatica molto diffusa nel bacino mediterraneo e nell'Asia occidentale. Il suo sapore si avvicina molto a quello di timo e maggiorana e limone.

Esistono tre varietà di santoreggia: 

 

> la santoreggia domestica, dal sapore caratteristico, matura in estate ed è possibile coltivarla facilmente anche in orti, giardini o sul terrazzo, per averla sempre a disposizione nella stagione calda e per farne facilmente scorta, secca o congelata, in inverno. 

 

> la santoreggia montana, dal gusto più marcato, che si trova soprattutto nel centro Italia.

 

> e la santoreggia sarda, originaria di questa isola, molto rara e selvatica, difficilmente adattabile ad un ambiente diverso dal suo originario.

 

La santoreggia vanta una storia molto antica, sia in Europa, centrale e meridionale, che in Asia e in Africa. Impiegata sia come ingrediente in cucina che come rimedio naturale, la santoreggia veniva usata, e si può usare, tuttora, fresca, seccata, in polvere, o sotto forma di olio essenziale

 

Come usare la santoreggia in cucina

La santoreggia si abbina molto bene a piatti di carni rosse dal sapore spiccato e che necessitano di intingoli e cotture prolungate: si può usare come erba aromatica negli arrosti, come insaporitore negli stufati e negli spezzatini.

 

Alle carni bianche, più delicate, dona un sapore fresco e balsamico. Il suo aroma limonoso si abbina bene anche a pesce e crostacei.

Insieme alle uova, ai formaggi, permette di dare quel sentore balsamico e fresco, tutto mediterraneo.

 

Un altro uso classico della santoreggia è quello di abbinarla ai legumi: la natura permette che questi due ingredienti maturino nello stesso periodo, e che si compensino a livello di sapore e di nutrienti.  

 

Ceci, fagioli, fagiolini, lenticchie: provate a cuocerli in acqua e poi farli semplicemente passare in poco olio con della santoreggia fresca. Potete anche impiegarla in insalate fredde di legumi, scegliendo le foglie più giovani e tenere.

 

In inverno, potete aggiungerla ai ragù e agli stufati di legumi, si può impiegare secca per la preparazione di minestre, passati e zuppe: renderà il piatto balsamico e fresco, pur senza raffreddarne troppo l'energia.

 

In estate si può usare nelle torte salate, nelle insalate di verdure; aggiungetela alla vostra pasta crudista o al poke, sia in versione classica, quindi con il pesce crudo, sia in versione vegana.

 

Provate la santoreggia da sola o insieme ad altre erbe aromatiche: abbinatela a salvia e rosmarino nelle grigliate estive, oppure alla lavanda per dare un tocco provenzale alle pietanze, o ancora alla menta per insaporire le verdure cotte. 

 

In una miscela, o anche sola, potete usarla per insaporire il tofu, oppure nella preparazione dei formaggi vegetali, come il caprino di anacardi.

La santoreggia, infine, vanta proprietà digestive, vermifughe, antinfiammatorie, e cardiotoniche.

Buona e salutare, provatela e divertitevi a sperimentarla in cucina.