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Rimedi naturali per digerire

Quando la digestione è lenta o difficile, è possibile aiutarsi con rimedi naturali delicati ma efficaci.

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Perché si fatica a digerire

I motivi per cui si fa fatica a digerire possono essere diversi; nelle persone adulte e sane, la digestione lenta o difficile può essere semplicemente un disturbo che compare dopo pasti abbondanti o elaborati oppure in caso di stress. Pasti troppo ricchi di grassi o proteine, un consumo eccessivo di alcol o zuccheri, masticazione scarsa o rapida, pasti consumati di fretta o in condizioni di forte tensione emotiva possono infatti portare a digerire lentamente.

Esistono però anche condizioni fisiologiche o patologiche che possono interferire con i processi digestivi. Ad esempio, alcune persone possono avere un’insufficiente produzione di enzimi digestivi o di acido gastrico, una motilità intestinale rallentata o un microbiota alterato.

In altri casi, la digestione difficile può essere conseguenza di infiammazioni gastrointestinali, malattie a carico dell’apparato digerente, assunzione di farmaci.

A prescindere dalla causa, i sintomi di una digestione lenta e difficile includono gonfiore e tensione addominale, pesantezza, eruttazioni, sonnolenza post-prandiale, nausea, acidità di stomaco.

Se questi sintomi si presentano sporadicamente, è probabile siano legati a pasti eccessivi o pesanti o a condizioni di stress, ma se persistono a lungo senza che vi sia un’apparente causa, è bene rivolgersi al medico.

 

Rimedi naturali efficaci

Esistono numerosi rimedi naturali in grado di sostenere la digestione, se i problemi digestivi sono legati a pasti eccessivi e non a condizioni patologiche.

  • Finocchio (Foeniculum vulgare): i semi o frutti di finocchio sono particolarmente indicato per contrastare il gonfiore addominale grazie alle loro proprietà carminative e antifermentative;
  • Zenzero (Zingiber officinale): la radice di zenzero stimola la secrezione dei succhi gastrici e aiuta a prevenire nausea e pesantezza. È utile anche contro la sensazione di pienezza e il reflusso leggero;
  • Carciofo (Cynara scolymus): favorisce la produzione di bile e sostiene il fegato, contribuendo a una digestione più efficiente soprattutto dei grassi;
  • Menta piperita (Mentha × piperita): rilassa la muscolatura del tratto gastrointestinale, allevia crampi, riduce la nausea e migliora la digestione dei pasti abbondanti, ma è controindicata in caso di reflusso gastroesofageo;
  • Liquirizia (Glycyrrhiza glabra): la radice di liquirizia è il rimedio più utilizzato bruciore di stomaco, grazie alla sua azione antinfiammatoria e lenitiva, ma è controindicata in caso di pressione alta;
  • Melissa (Melissa officinalis): le foglie di melissa sono utili soprattutto quando la cattiva digestione è legata a stress o ansia. Aiuta a rilassare il sistema nervoso e a migliorare la funzionalità gastrica e si può utilizzare da sola o associata a capolini di camomilla.

Oltre alle piante, in caso di digestione difficile sono utili anche:

  • Fermenti lattici, da assumere sotto forma di integratore per ristabilire l’equilibrio del microbiota intestinale;
  • Enzimi digestivi di origine vegetale come bromelina e papaina, estratti rispettivamente dal gambo d’ananas e dalla papaia, aiutano a digerire meglio le proteine;
  • Fibre solubili, sotto forma di integratori, possono migliorare la digestione aiutando l’organismo a elaborare correttamente i nutrienti;
  • Alginato di sodio, un polisaccaride derivato da alghe, usato in ambito fitoterapico per prevenire i sintomi legati al reflusso gastroesofageo.

 

Come assumerli dopo i pasti

Le piante che aiutano la digestione possono essere assunte sotto forma di tisana, tintura madre o estratti secchi in capsule. Dopo i pasti può ad esempio essere utile bere un infuso a base di finocchio, liquirizia, melissa e menta, per prevenire gonfiore e pesantezza.

Per quanto riguarda le tinture madri, di norma si assumono al dosaggio di 30-40 gocce disciolte in acqua, mentre la formulazione in capsule è più adatta per prodotti a base di enzimi digestivi e probiotici, da soli o in sinergia con estratti vegetali.

Le fibre solubili e l’alginato di sodio si assumono invece generalmente in granulati da disciogliere o disperdere in acqua e somministrare dopo i pasti.

 

Abitudini utili per una buona digestione

Oltre ai rimedi naturali, esistono abitudini quotidiane che possono aiutare migliorare la digestione nel lungo periodo.

Chiaramente, per digerire meglio è opportuno evitare o limitare il consumo di alcol, cibi fritti, grassi animali, bevande gassate e zuccheri semplici e preferire piatti leggeri, cotture semplici e porzioni moderate.

Oltre alla scelta degli alimenti, è importante anche mangiare lentamente e masticare bene, perché la digestione inizia nella bocca, grazie alla presenza di enzimi che digestivi nella saliva ma soprattutto grazie all’azione meccanica che riduce le dimensioni degli alimenti che arrivano allo stomaco.

L’attività fisica o l’esercizio fisico sono poi molto importanti perché stimolano il transito intestinale ma anche perché aiutano a contrastare lo stress, fattore che influisce negativamente sulla digestione.

Infine, meglio evitare di sdraiarsi subito dopo aver mangiato e mantenere la regolarità degli orari dei pasti, per non affaticare l’apparato digerente.