Articolo

Lapacho: il tè viola delle Ande e le sue proprietà poco conosciute

Una bevanda antica dalle proprietà protettive per le funzionalità dell'organismo, soprattutto del sistema immunitario e di quello gastrointestinale

lapacho

Credit foto
©Foto di GeorgHanf su iStock

 

Cos’è il Lapacho

Conosciuto anche come "Tè degli Incas", il Lapacho si ottiene dalla lavorazione della corteccia interna della Tabebuia avellanedae, una pianta appartenenete alle Bignoniacee, diffusa nel Sud America.

Il Lapacho è conosciuto anche con il nome di Pau d'arcu (il suo legno era utilizzato per la costruzione di archi). Si tratta di una pianta arborea sempreverde di grandi dimensioni dai fiori rosa, rossi e porpora, utilizzata anche come pianta ornamentale.  

Gli Incas preparavano un decotto con la parte interna della corteccia a scopo curativo.
La bevanda che si ottiene possiede una nota terrosa e legnosa, dal sapore inizialmente amaro, ma con un retrogusto dolciastro.

 

Proprietà fitoterapiche

 

Il Lapacho possiede proprietà depurative, antiossidanti, antinfiammatorie, immunomodulanti e immunostimolanti. 

Svolge azione antimicrobica, antibatterica, antimicotica, e antiossidante contro l'invecchiamento cellulare indotto dai radicali liberi. 

Il Lapacho è ricco di minerali e oligoelementi, oltre ad antrachinoni e naftochinoni, come il lapacholo, la quercetina, flavonoidi, saponine steroidee, alcaloidi, tannini, coenzima Q10, vitamina K. 

Sostiene il sistema immunitario, agisce da antinfettivo contro malattie da raffreddamento, infezioni delle vie urinarie e fungine come candida, cistite, prostatite, 
Svolge azione depurativa del sistema linfatico e del fegato. 

 

Quando usarlo

Il lapacho è conosciuto per le sue proprietà immunostimolanti, antinfiammatorie, antiossidanti, antimicrobiche e antiparassitarie. 
Può essere adottato come rimedio preventivo durante l’inverno, o dopo trattamenti farmacologici per sostenere le difese immunitarie. E' allo studio anche la sua efficacia come sostegno immunitario durante trattamenti oncologici di chemioterapia e radioterapia.

Aiuta a contrastare l'infezione da virus come herpes simplex, raffreddore, influenza, infezioni del cavo orale e delle prime vie aeree, sinusiti.

Esercita un'azione antinfiammatoria e antalgica in caso di artrite e artrosi, grazie al lapacholo che inibisce le prostaglandine infiammatorie

Utile anche in caso di infiammazioni e infezioni del tratto gastro-intestinale e urogenitale, quindi in caso di colite, gastrite, disbiosi, sostiene la salute intestinale e la funzionalità degli apparati genito-urinario, aiuta a riequilibrare la flora intestinale contrastando la proliferazione di batteri e funghi patogeni, come la Candida albicans, ma senza danneggiare i probiotici perchè favorisce la crescita dei batteri simbionti benefici e ostacola la proliferazione di microrganismi dannosi per l'intestino. Le sue proprietà antinfiammatorie e antimicrobiche lo rendono utile in caso di sindrome del colon irritabile e intolleranze.

Svolge un'azione depurativa indicata nelle affezioni cutanee quali eczema, psoriasi, acne, foruncolosi. 

 

Preparazione e dosaggio

È disponibile sotto forma di integratori, sia in gocce sia in capsule per una concentrazione dei suoi principi attivi.

La corteccia dell'albero può essere usata per preparare un decotto, il tè viola, facendola bollire e lasciando in infusione per estrarne i principi attivi.:  

5 gr per 1 litro di acqua minerale naturale alla temperatura di 90°C. Tempo di infusione 10/15 minuti