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La vendita degli olii essenziali

La storia ci insegna che la vendita e la manipolazione degli olii essenziali è sempre stata affidata alle mani esperte di personale qualificato: i sacerdoti Egizi, i profumieri greci e romani, fino agli speziali medievali. Oggi in Italia a chi si occupa della loro vendita?

La vendita degli olii essenziali

La vendita degli olii essenziali si effettua in erboristeria, nelle farmacie con reparto erboristico e, a volte, anche nelle parafarmacie. Gli oli essenziali sono i rimedi utilizzati dall’aromaterapia, una cura naturale olistica, che interviene su processi fisici, mentali e spirituali, riequilibrando lo stato di salute generale, procurando benessere o prevenendo la malattia. Gli aromi delle piante, infatti, possono essere considerati l'anima delle piante, poiché sono il risultato dell'estrazione delle loro sostanze volatili.

La loro azione non è mai solo qualcosa di limitato e altamente specifico a un organo o un apparato, ma essi svolgono un'azione generale sull'organismo. Infatti, attraverso la percezione degli odori, l'aromaterapia coinvolge la sfera dell'emotività, la memoria, la sensibilità e tutte le aree cognitive correlate; oltre al sistema endocrino e quello immunitario.

 

Gli olii essenziali sono sostanze molto concentrate e quindi con una potente attività terapeutica, spesso accompagnata da controindicazioni ed effetti collaterali, perché possono indurre reazioni allergiche, danni agli organi, allucinazioni, convulsioni, irritazioni cutanee, rossore, prurito, fino addirittura allo stato di shock. Per questa ragione è estremamente importante, che chi, è addetto alla loro vendita, sia una persona preparata, che abbia studiato approfonditamente il loro effetti e che sappia consigliare al meglio la persona che li voglia utilizzare.

 

La figura dell’aromaterapeuta dalle origini a oggi

L’aromaterapia è una branca della fitoterapia classica, che rientra nell’ambito degli studi erboristici e di naturopatia in quanto, gli olii essenziali sono estratti da erbe e piante officinali, le cosiddette “aromatiche”, ottenute principalmente, per distillazione in corrente di vapore, dalle parti in cui risiede l’essenza (fiori, resina, corteccia, radici, buccia, foglie e frutti).

In antichità l’uso delle essenze era appannaggio di classi sacerdotali specializzate: esperti conoscitori degli effetti, che le utilizzavano nelle cerimonie religiose e come primi rimedi terapeutici. Si ha testimonianza del loro impiego in India, Cina, nel Medio Oriente e in Europa.

Gli Egizi sono passati alla storia per la loro abilità di manipolare gli olii essenziali per la preparazione di profumi, cosmetici e medicinali, ma soprattutto per il complicato rituale della mummificazione, volto a bloccare il processo di putrefazione, per preservare i corpi dei faraoni nel tempo.

I Greci e i Romani ereditarono in maniera entusiastica l’uso delle essenze dagli Egizi, profumando cibi e bevande oltre che i loro corpi. Tuttavia i primi a estrarre le parti più volatili e sottili, furono gli Arabi con l’invenzione dell’alambicco, che permetteva di separare l’olio essenziale dal vapore e quindi ottenere la sua l'aroma della pianta nella forma più pura.

Nel Medioevo, gli speziali rappresentavano la corporazione addetta alla vendita delle spezie e delle erbe officinali e si distinsero nella preparazione di profumi ed essenze, e medicine. E già in questo periodo la corporazione aveva il compito di controllare che l'attività venisse svolta da speziali effettivamente preparati e competenti.

Durante il XIX secolo, i chimici intrapresero la produzione di olii essenziali artificiali per la formulazione di profumi, mentre i risultati terapeutici conseguiti dalle nuove molecole sintetiche dissiparono l’interesse per i rimedi naturali fino al XX secolo, periodo in cui si rinnovò l’interesse per la natura e le sue e potenzialità intrinseche. Tra le terapie alternative, l'aromaterapia è una delle più conosciute e in ascesa in tutto il mondo. Il suo valore terapeutico è sempre più apprezzato e confermato dagli studi scientifici di ricercatori e medici. 

 

La vendita degli olii essenziali in Italia

In Italia la vendita degli olii essenziali è affidata alle mani dell’erborista o del naturopata, se lavora in un’erboristeria. Queste figure professionali purtroppo non sono state ancora ufficialmente regolamentate, anche se sono le uniche che studiano al livello accademico gli olii essenziali e le loro applicazioni. Le istituzioni comunitarie e il governo italiano, infatti, non hanno ancora definito un quadro normativo che conferisca un riconoscimento giuridico alle discipline bio-naturali. In particolare in Italia siamo ancora a livello di bozza di legge: è del 3 maggio 2010 l’ultima proposta di legge (n.2152) in materia di Regolamentazione della figura di naturopata

 

Per questo motivo, anche se teoricamente per essere erborista si deve aver frequentato un corso universitario, al banco si può “incappare” anche in uno sprovveduto, che ha magari seguito solo un breve corso hobbistico. Tuttavia esiste in Italia una regolamentazione dei prodotti naturali, che circoscrive i prodotti vendibili in erboristeria a quelli con scarsa o nulla tossicità, ma questo non toglie che l'uso improprio degli olii essenziali non possa arrecare danni. Per cui chiedete al vostro erborista il suo titolo di studio e controllate sempre che sulla confezione dell'olio essenziale sia riportata la dicitura "100% puro" e/o "integratore alimentare" prima di assumerlo per uso interno.

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