L'operatore shiatsu, chi è e cosa fa

L'operatore shiatsu, attraverso l'antica pratica giapponese di digitopressione e stimolazione della circolazione energetica nei meridiani, aiuta il recupero e il mantenimento del benessere fisico. Scopriamolo meglio.

>  Che cosa fa l'operatore shiatsu

>  Come si diventa operatore shiatsu

>  Le leggi in Italia e in Europa

>  Curiosità

Operatore shiatsu

 

 

Cosa fa l'operatore shiatsu 

Nello shiatsu non c'è forza. L'operatore shiatsu usa il peso rilassato di tutto il corpo. La metafora è quella dello stesso Masunaga, ideatore di uno degli stili Shiatsu (l'alro è Namikoshi): un bambino che cammina sulla tua schiena. Precisamente:

“Se avete mai provato a far camminare    

un bambino piccolo sulla vostra schiena,  

sapete cosa si intende per pressione naturale”

(Shizuto Masunaga)

La pratica permette all'operatore di acquisire sensibilità, consistenza. La sensazione fa emergere la comprensione dell'energia, che può essere lenta o veloce, in eccesso o ristagnante.

Masunaga stesso era docente di psicologia e filosofo zen, il suo lavoro di studio e applicazione è stato continua opera di fusione e approfondimento. Masunaga stesso aveva codificato degli esercizi specifici per lo stretching e l'apertura dei Meridiani.

 

Accade che un operatore Shiatsu prima della sessione rilasci un modulo di consenso informato da compilare nei suoi campi. Oltre ai campi che il ricevente compila, ci sono informazioni relative all'operatore (ad esempio, nel caso di Gianfranco, la qualifica di operatore shiatsu professionista, Legge 4/2013, l'iscrizione all'Elenco Soci Professionisti nel Registro Italiano Operatori Shiatsu della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori). Nel modulo si specifica la natura energetica del trattamento volto al recupero e al mantenimento del benessere fisico. 

 

Diventare operatore shiatsu  

In Italia chi diventa operatore Shiatsu con regolare percorso di studi può iscriversi al Registro Italiano Operatori Shiatsu. Il percorso formativo di solito avviene in istituti privati e scuole e ha durata di solito triennale. 

 

L’11 febbraio 2013 infatti è entrata in vigore la Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”, legge che regolamenta l’attività di operatore shiatsu unitamente a tutte le altre attività non regolamentate. Da febbraio i professionisti – operatori shiatsu della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori - potranno chiedere di “qualificarsi” sul mercato tramite l’iscrizione all’associazione e tramite il rilascio da parte dell’associazione stessa di un’attestazione che ne descriverà tutte le qualificazioni professionali e le garanzie che vengono date all’utenza.  

Al di là della scuola, la nostra operatrice Shiatsu Ivana Contardi ci ha chiarito che la vera differenza per un massaggiatore shiatsu la fanno dei fattori fondamentali quali: 

  • l'umiltà. Ivana spiega: "Un professionista serio non dà mai per scontato nulla e deve guardare la cartella clinica delle persone con attenzione, per capire se hanno problemi seri. Non ci deve essere fretta di far estendere subito la persona sul lettino. Un bravo professionista sa anche riconoscere i propri limiti, ovvero sapere quando non agire e lasciare il caso al medico, anche quando ha individuato il quadro generale della situazione."
  • il riconoscimento onesto dei propri limiti.

La stessa Ivana ci spiega quanto sia fondamentale per un operatore farsi massaggiare da altri operatori e ricevere il tocco.

 

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L'operatore shiatsu in Italia e all'estero 

Gli operatori shiatsu in Italia si muovono su versanti anche altri rispetto alla dimensione olistica pura. E questo li rende ancora più speciali, proprio perché con l'integrazione si realizza l'olismo propriamente detto.

Qualche esempio? Gli operatori si confrontano sempre di più con figure che lavorano nel settore delle cure palliative, nella terapia del dolore e della riabilitazione, nella ginecologia (specie con lo shiatsu neonatale), nella psicologia. Si stanno pensando nuovi modelli di integrazione delle cure e centralità della relazione, si esplora il versante di malattie degenerative come l'Alzheimer. 

Gli operatori shiatsu sono anche "angeli" che hanno dato sostegno in passato a seguito di calamità naturali, come nel caso del terremoto in Abruzzo. Il rapporto tra la Federazione Italiana shiatsu e la Croce Rossa è molto forte ed è un sodalizio portentoso, una rete di bene puro che percorre tutta l'Italia. 

Anche all'estero la figura di operatore shiatsu entra negli ospedali e supporta nelle varie terapie. Non c'è un riconoscimento da parte della categoria medica pura, ma questi sono passi che si stanno compiendo anche in Italia.

 

Curosità

La pancia, l'hara, il dantien è un luogo molto particolare per chi riceve e chi esegue il massaggio. Una vera e propria "fucina" delle nostre emozioni. I visceri non sintetizzano e trasformano solo il cibo ma anche le emozioni e quelle spiacevoli le immagazzinano nel profondo. "Smuovere l'addome nello Shiatsu richiede una previa valutazione, specie in casi di profonda sofferenza." ci spiega sempre Ivana.

 

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