Kinesiopatia: cos'è e a cosa serve
La Kinesiopatia è un un trattamento che stimolare la guarigione spontanea e unisce il trattamento su base emotiva e psicofisica alla risposta muscolare. Scopriamola meglio.
> 1. Che cos'è la Kinesiopatia
> 2. Benefici e controindicazioni della Kinesiopatia
> 3. A cosa serve la Kinesiopatia
> 4. Una seduta tipo di Kinesiopatia
> 5. Chi può operare in Italia
Che cos'è la Kinesiopatia
Conosciuta anche con il nome di Kinesiologia Transazionale, la Kinesiopatia è una via di guarigione che unisce il trattamento su base emotiva e psicofisica alla risposta muscolare.
In particolare si va a lavorare sui sintomi di irrigidimento e di difesa causati da un'emozione repressa o gestita senza armonia.
Influendo sugli atteggiamenti di difesa assunti dal corpo si vanno a scardinare blocchi energetici e liberare flussi.
L'obiettivo è quello di ristabilire l'armonia e l'equilibrio psicofisico andando a utilizzare molti strumenti derivanti dalla sinergia tra anatomia, fisiologia, neurologia e biochimica, terapie della riabilitazione, tecniche energetiche e discipline naturali.
Benefici e controindicazioni della Kinesiopatia
Attraverso un trattamento kinesiopatico si va a stimolare la guarigione spontanea. Le liberazioni ottenibili dal trattamento kinesiopatico, l’allentamento delle tensioni emotive o posturali, le tecniche di unwinding fasciale o il processo di rilascio somatoemotivo, permettono al corpo di lasciare meccanismi compensativi ed antalgici.
Le patologie disfunzionali si curano attraverso il ricorso alla saggezza corporea. Affidatevi a un esperto e fidatevi del vostro intuito (oltre che delle certificazioni). Il terapeuta dovrebbe conoscere i modelli comportamentali per invitare la persona a rivalutare il proprio stile di vita.
A cosa serve la Kinesiopatia
Questa terapia si è rivelata utile in molti casi di disturbi quali allergie, disturbi emotivi e psicosomatici, asma, problemi cutanei, dolori articolari, mal di schiena, emicranie e cefalee, squilibri posturali, stanchezza cronica, insonnia, dislessia.
Molto utile nei problemi legati all'espressione emotiva e dunque intimamente connessi al benessere dell'intestino.
Sia in via preventiva che in fase acuta, un trattamento di kinesiopatia va ad armonizzare tutto il "sistema" complesso che è il nostro organismo.
Una seduta tipo di Kinesiopatia
Nella Kinesiopatia si uniscono molte manovre mutuate dalla terapia Cranio-Sacrale, la riflessologia plantare, la digitopressione, i test muscolari, la palpazione dei tessuti, il massaggio e le micromanipolazioni.
Questi strumenti sono associati alle capacità di comunicazione e di ascolto attivo del terapeuta che sostiene il paziente ad approfondire gli aspetti emotivi associati al malessere fisico.
Non di rado il terapeuta fornisce anche consigli in ambito fitoterapeutico o alimentare.
Chi può operare in Italia
La Kinesiologia transazionale nasce come branca della Kinesiologia applicata introdotta negli anni '60 dal chiropratico George Goodheart.
Il chiropratico non è una figura riconosciuta in Italia. Attraverso l'A.I.C. è stata presentata il 29 giugno 2001 la proposta del deputato Zacchera (LEGISLAZIONE – XIV Legislatura – Progetto di legge N. 1131) per il riconoscimento della professione del chiropratico.
Attualmente i futuri dottori in chiropratica sono dei "cervelli in fuga", dal momento che possono formarsi solo presso università straniere (17 americane, 2 canadesi, 2 australiane, 3 inglesi, 1 giapponese, 1 danese, 1 francese, 1 svedese, 1 nuova zelandese) riconosciuta dal CCE (The Council on Chiropractic Education) per poi svolgere un tirocinio in cliniche specializzate. Il corso di laurea in chiropratica ha una durata media di 5 anni e le ore di teoria e pratica clinica sono circa 5000.
I siti di riferimento in questo settore sono quelli dell'Associazione di Kinesiologia Transazionale, l'Associazione Europea di Kinesiopatia, l'Associazione Italiana Terapia Cranio-Sacrale, l'European Cranio-Sacral Association, la Craniosacral Therapy Association.