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Aceto e falsi miti: preferiamo l'acido citrico

Conosciamo tutti le proprietà dell'aceto per la detersione della casa senza l'utilizzo di prodotti chimici, ma esiste un composto molto più efficace: l'acido citrico.

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©yelenayemchuk / 123rf.com

L’attenzione per l’ambiente ci spinge verso la ricerca di soluzioni naturali per sostituire l’uso e l’abuso di prodotti chimici per l’igiene domestica. Argomento di grandissima attualità, vista la grande attenzione che dobbiamo prestare alla salute, alla prevenzione e alle possibili contaminazioni.

 

Aceto, proprietà vere o presunte?

Nelle preparazioni naturali dei detergenti per la casa uno degli ingredienti più comuni è l’aceto, noto per le sue proprietà sgrassanti, anticalcare e brillantanti. Per giunta si tratta di un prodotto economico, che chiunque ha in casa per uso alimentare e si maneggia con facilità.

 

Spesso viene messo nella lavastoviglie, per disincrostarla e lucidare i piatti dopo il lavaggio. Unito all'acqua, viene impiegato anche per pulire i vetri e le superfici di casa per le sue presunte proprietà disinfettanti. Anche il bucato viene spesso trattato con l’aceto: tanto per le sue proprietà fissative che conservano al meglio il colore, quanto perché contrasta il calcare dell'acqua e mantiene più morbidi i tessuti.

 

Le proprietà dell’aceto sono ascritte all’acido acetico, contenuto in una concentrazione adatta ad uso alimentare (7%). Alcuni studi hanno dimostrato che sia efficace nel contrastare alcuni batteri come lo pseudomonas aeruginosa, presente in alcune ferite croniche, il mycobacterium tubercolosis che provoca la tubercolosi e alcuni funghi come la candida albicans, responsabile delle candidosi.

 

Da qualche tempo però le sue proprietà sono state ridimensionate, o addirittura classificate come falsi miti:

> potere anticalcare: la componente acida ha un potere disincrostante, ma molto ridotte rispetto a quello vantato;

> potere disinfettante: l'aceto contrasta e uccide alcuni batteri e agenti micotici, ma non può essere definito un disinfettante ad ampio spettro.

Non si può sottovalutare inoltre il fatto che l'aceto è corrosivo e rischia di danneggiare alcune superfici delicate come la pietra, il cotto e i marmi.

 

Ciò significa che dobbiamo rassegnarci ad acquistare prodotti chimici? Non è detto: in casa possiamo contare su un altro agente naturale, a basso impatto ambientale e capace di sostituire l'aceto nella realizzazione di detergenti. Stiamo parlando dell’acido citrico.

 

Acido citrico, l’ingrediente green dai mille utilizzi

L’acido citrico si ricava dagli agrumi, in special modo dal limone. In commercio è reperibile sotto forma di polvere o granuli da sciogliere in acqua. Si consiglia la diluizione in acqua distillata in una concentrazione che va dal 10 al 15%.

 

Il suo utilizzo è declinabile in svariati ambiti domestici:

 

> ammorbidente naturale: l’acido citrico può sostituire completamente l’aceto per ammorbidire i tessuti, con il valore aggiunto di una profumazione più gradevole che può essere amplificata con gli oli essenziali;

 

anticalcare: diluito in acqua, l’acido citrico può essere spruzzato su acciaio, vetro, ceramica, per poi lasciarlo riposare. Così facendo si rivela un anticalcare molto efficace, lasciando poi le superfici pulite e lucide;

 

igienizzante: precedentemente diluito in acqua, l’acido citrico può essere potenziato con il bicarbonato che a contatto con questa soluzione produce schiuma e “lievita”. Basta lasciarlo agire per qualche ora sui sanitari del bagno per disincrostarli e igienizzarli completamente;

 

> brillantante: la soluzione diluita in acqua distillata può essere utilizzata come brillantante per la lavastoviglie. Oltre a svolgere un’azione igienizzante e anticalcare, lucida la porcellana dei piatti, i cristalli dei bicchieri e l’acciaio delle posate.

 

L’acido citrico è confezionato in sacchetti e si conserva a temperatura ambiente lontano da fonti di calore e umidità. Si diluisce in acqua a temperatura ambiente e dura per molto tempo. Questo lo rende un prodotto a basso impatto ambientale, ben integrato nei consumi domestici.

 

L’acido citrico naturalmente non può essere utilizzato su tutte le superfici, per la sua componente acida che andrebbe a intaccare marmi, pietre naturali e legno.