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Integratori alimentari, come sceglierli

Gli integratori alimentari vanno di moda e spesso si eccede. Quando è veramente necessario ricorrere alla supplementazione di vitamine e minerali?

Integratori alimentari, come sceglierli

Negli ultimi anni, il mercato degli integratori alimentari è sensibilmente aumentato; negli Stati Uniti, per esempio, una persona su due ricorre alla supplementazione, mentre in Italia il tasso scende a una persona su tre, ma è comunque molto alto.

Spesso si ricorre all’autoprescrizione e al fai da te; la scelta sugli integratori da usare e cioè autonoma e avviene senza aver consultato uno specialista.

Un articolo pubblicato a marzo 2018 su JAMA ha cercato di fare chiarezza sull’argomento. L’articolo è rivolto ai medici, ma, data la diffusione degli integratori, il suo contenuto può essere molto interessante anche per i non addetti ai lavori.

Gli autori (JoAnn Manson e Shari Bassuk) asseriscono che la maggior parte degli studi randomizzati su integratori minerali e vitaminici non ha dimostrato benefici evidenti nella prevenzione primaria o secondaria per molte patologie croniche non correlate a deficit nutritivi.

Al contrario, un eccesso di supplementazione è stato invece considerato responsabile di un aumento di alcune patologie. Sottolineano, inoltre, che gli integratori non possono sostituire una corretta alimentazione, che resta fondamentale per mantenere un buono stato di salute.

I micronutrienti presenti nel cibo, infatti, vengono meglio assorbiti dall’organismo e si associano a un numero minore di potenziali effetti avversi.

Una dieta sana fornisce tutta una serie di nutrienti in proporzioni ottimali dal punto di vista biologico; al contrario, gli integratori forniscono composti isolati in forma altamente concentrata.

Ma allora non bisogna assumere integratori? Gli autori dell’articolo sostengono che se nella popolazione generale la supplementazione non è raccomandata è, invece, fondamentale per determinate categorie. Quali?

 

Integratori consigliari nella popolazione sana, in base a specifiche fasi della vita

È noto che alle donne in gravidanza viene sempre consigliata la supplementazione di acido folico per prevenire la spina bifida e altri difetti del tubo neurale. Gli autori consigliano inoltre l’assunzione di integratori multivitaminici appositamente formulati per venire incontro all’aumentato fabbisogno del periodo gestazionale.

Secondo l’American Academy of Pediatrics, i bambini allattati esclusivamente al seno devono ricevere vitamina D e, a partire dai 4 mesi d’età, anche ferro, fino all’introduzione di alimenti che lo contengano.

Ovviamente, ciò non vuol dire che il latte materno sia meno nutriente ma semplicemente che le formule sono addizionate di vitamine e minerali. Il latte materno resta l’alimento ideale per la nutrizione del bambino, almeno fino al compimento del sesto mese d’età e, preferibilmente, anche oltre.

Per le persone di mezza età (dai cinquant’anni in su) può essere consigliabile assumere vitamina B12, vitamina D e calcio, a seconda dei casi.

 

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Integratori consigliati nella popolazione con patologie

Sempre secondo gli autori dell’articolo Vitamin and Mineral Supplements. What Clinicians Need to Know, esistono integratori consigliabili in persone con particolari patologie. Per esempio, in caso di anemia perniciosa è consigliabile assumere vitamina B12, mentre in caso di Morbo di Crohn, altre malattie intestinali infiammatori e celiachia è da raccomandare la supplementazione di ferro, vitamine del gruppo B, vitamina D, zinco e magnesio.

Chi soffre di osteoporosi o altre patologie a carico delle ossa dovrebbe assumere vitamina D, calcio e magnesio, mentre gli anziani con degenerazione maculare correlata all’età possono trarre benefici dalla supplementazione di antiossidanti, rame e zinco.

Gli autori sottolineano inoltre che non tutti gli integratori sono uguali e che bisogna dunque fare attenzione a ricorrere a prodotti di qualità certificata.

Fonte: Vitamin and Mineral Supplements. What Clinicians Need to Know 

 

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