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Dieta proteica con gli alimenti orientali

Oggi in commercio si trovano facilmente gli alimenti orientali derivati della soia, ottimi per una dieta proteica a base vegetale.

di Redazione

Alimenti orientali

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Sempre più italiani scelgono di inserire nella loro alimentazione cibi fino a poco tempo fa sconosciuti e lontani dalla cucina tradizionale del Mediterraneo.

Molti optano per la consegna a domicilio di piatti orientali pronti e scelgono questa opzione principalmente per variare la dieta oppure per motivi salutistici, come ad esempio la scelta di un’alimentazione vegetariana o vegana.

Ma c’è sempre chi preferisce cucinare a casa le pietanze, anche quelle più particolari, e quindi acquista i prodotti singolarmente. Per quanto riguarda il commercio al dettaglio, secondo il resoconto mensile relativo ad aprile 2019 operato dall’Istat, rispetto allo stesso mese del 2018, il valore delle vendite al dettaglio registra un aumento marcato per la grande distribuzione (+7,5%) ed è in forte crescita il commercio elettronico (+17,2%).

È soprattutto grazie all’e-commerce che oggi si hanno a disposizione prodotti come gli alimenti orientali che normalmente, fino a pochi anni fa, non avrebbero occupato gli scaffali del supermercato.
 

Soia, regina della cucina orientale

I legumi rappresentano una valida alternativa alla carne, alle uova e ai formaggi; se assunti in una pietanza contenente anche verdure e cereali, costituiscono un piatto completo.

In particolare la soia contiene proteine vegetali di alto valore biologico, fibre per il corretto funzionamento intestinale, acidi grassi insaturi che aiutano a ridurre il colesterolo. Inoltre rappresenta un’ottima fonte di isoflavoni e fitoestrogeni utili ad esempio alle donne in menopausa.

È importante sottolineare che molte coltivazioni di soia sono geneticamente modificate, quindi è fondamentale scegliere prodotti biologici, che garantiscono colture prive di OGM.

Tra tutti i legumi la soia è probabilmente quello più versatile in cucina, si presta ad essere lavorata per ottenere preparazioni e derivati di facile utilizzo.
 

I derivati della soia: miso, tofu e tempeh

Il miso è un condimento giapponese a base di soia a cui possono essere addizionati vari ingredienti tra cui riso, orzo, radici e non solo.
Ricco di fermenti vivi ed enzimi, il miso è un prezioso alleato per il benessere intestinale, la digestione ed il rafforzamento della flora batterica. Si prepara con semi di soia soli o mescolati con altri cereali, per lo più riso o orzo, e può essere quindi con o senza glutine.
Si tratta di un prodotto proteico che si presenta come una pasta morbida, liscia o granulosa, dal colore marrone o giallastro. Il suo utilizzo ideale è nelle zuppe.

Il tofu, conosciuto anche come “formaggio di soia” per il suo aspetto simile a un primosale di latte animale, è ricavato dalla cagliatura del latte di soia. È un alimento a ridotto contenuto calorico, privo di grassi, carboidrati e lattosio, ma ricco d'importanti componenti che contribuiscono a mantenere sano e forte l'organismo come antiossidanti e flavonoidi, utili alleati contro i radicali liberi e ottimi per la protezione del cuore. Può essere consumato cotto al forno, arrostito alla griglia, fritto o saltato in padella, da solo o accompagnato da verdure o cereali.

Il tempeh, conosciuto anche come “carne di soia”, è un prodotto di origine indonesiana che si ottiene dalla cottura e dalla fermentazione dei fagioli di soia. Si trova in commercio in panetti compatti che, una volta tagliati a fette, permettono di distinguere ancora la forma dei fagioli di soia.
Come il tofu, è ricco di proteine e povero di calorie e grassi, ma ha una consistenza meno morbida e un sapore più deciso. Il suo utilizzo in cucina si avvicina a quello della carne animale: può essere quindi consumato cotto in padella, accompagnato da altri legumi o verdure.
 

Non solo soia: il seitan

Il seitan, un impasto altamente proteico ricavato dal glutine del grano, viene ottenuto grazie al processo di separazione amido-glutine. Una volta estratto, il glutine viene fatto bollire con alghe, aromi e salsa di soia.
Grazie al suo elevato contenuto proteico, il seitan può sostituire gli alimenti di origine animale, ma, per la sua derivazione, non è ovviamente adatto per chi soffre di celiachia.

Può essere insaporito con spezie ed erbe aromatiche e può essere usato per creare burger o polpette, ma si presta anche alla cottura sulla piastra, in padella e in forno.

Per ottenere una pietanza dal contenuto proteico rinforzato, si può consumare il seitan insieme ai legumi: una classica ricetta, da gustare calda come minestra o fredda come insalata, è lo stufato di seitan e lenticchie.