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Il metodo spreco zero

Una settimana di tempo per eliminare gli sprechi alimentari: secondo Andrea Segrè tutti possiamo farcela, è solo questione di approccio e consapevolezza. Le pagine de "Il metodo spreco zero" ci accompagnano passo dopo passo.

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©Bur Rizzoli

La lotta quotidiana contro gli sprechi

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare degli sprechi alimentari. È davvero difficile ormai restare indifferenti a un tema che negli ultimi anni si è davvero imposto all’attenzione dell’opinione pubblica, anche grazie a un vasto movimento di sensibilizzazione

 

Quando passiamo dalla teoria alla pratica, però, anche i più solidi propositi iniziano a mostrare qualche piccolo cedimento. Una porzione un po’ troppo abbondante al ristorante, un frutto che inizia a marcire e rende immangiabili tutti gli altri, uno yogurt che sembrava così allettante solo finché era esposto in offerta 3x2 al supermercato... Così, spesso controvoglia, a tutti capita di sprecare cibo.

 

In media – rivela l’Osservatorio Waste Watcher – ciascuno di noi italiani ne butta nella spazzatura 100 grammi ogni giorno, cioè 37 chili all’anno. Sull’economia di una famiglia media diventano 85 chili annui, che equivalgono a un costo di 450 euro.

 

Stiamo parlando soltanto della spesa puramente monetaria, perché il conto finale lieviterebbe se tenessimo in considerazione anche il processo di produzione del cibo e quello di smaltimento dei rifiuti.

 

Ma esiste davvero un metodo per eliminare qualsiasi spreco? Un metodo efficace, alla portata di tutti, che non ci imponga grossi sacrifici? Secondo Andrea Segrè, la risposta è “sì”. E possiamo sperimentarla in prima persona nell’arco di una settimana, seguendo i consigli del suo libro “Il metodo spreco zero”. 

 

Il metodo spreco zero

In libreria dal mese di maggio 2019, “Il metodo spreco zero” (edizioni Bur Rizzoli) è una guida alla prevenzione degli sprechi articolata in una settimana: 

 

> il lunedì si inizia a compilare il Diario dello spreco, indicando minuziosamente tutto ciò che finisce nella spazzatura e perché; 

 

> il martedì è tempo di fare la spesa con un atteggiamento più consapevole;

 

> il mercoledì è il giorno giusto per capire un po’ meglio come funziona il frigorifero;

 

> il giovedì invece è dedicato agli imballaggi, per scoprire a cosa servono, di che materiale sono fatti, come usarli in modo intelligente per conservare la spesa;

 

> ad allietare il venerdì ci pensano le testimonianze virtuose di due famiglie che sono riuscite a ridurre sensibilmente gli sprechi e i rifiuti;

 

> il sabato, con un po’ di tempo libero in più a disposizione, ci si può sbizzarrire con l’orto sul terrazzo o sul balcone, che ha tre scopi: “rendere bello il mondo in cui viviamo, insegnarci a prendersi cura di qualcosa, darci il piacere di produrre cibo fresco e profumato”;

 

> la domenica ci si mette ai fornelli, nell’ottica non di recuperare gli avanzi (un termine da abbandonare, perché triste e squalificante) ma di valorizzare le piccole cose. 

 

Chi è Andrea Segrè

In queste 272 pagine Andrea Segrè ha condensato oltre vent’anni di esperienza, accademica e non solo. 

 

Dal 2000 Segrè è professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all'università di Bologna, dove già nel 1998 aveva ideato e fondato Last Minute Market, che oggi ne è uno spinoff riconosciuto. Si tratta di un’impresa sociale che opera su tutto il territorio nazionale sviluppando progetti e servizi per prevenire e ridurre gli sprechi in diversi settori, dal catering alla farmaceutica.

 

Parallelamente Segrè ha dato vita al già citato Waste Watcher, il primo Osservatorio nazionale sullo spreco domestico, e alla campagna europea di sensibilizzazione Spreco Zero

 

Attualmente è anche presidente del Centro agroalimentare di Bologna, della Fondazione Fico per l’educazione alimentare e alla sostenibilità e della Fondazione Edmund Mach a San Michele all’Adige.