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Lota e igiene nasale

La pratica del lavaggio nasale attraverso l'utilizzo del lota ha origini antiche legate alle abluzioni nell'hatha yoga. Lo jala neti per la pulizia delle narici porta benefici in presenza di muco quando questo non ostruisce in maniera acuta le vie aree.

lota

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Lota, origini e storia

Quando parliamo di lota, parliamo di irrigazione nasale, chiamata anche lavaggio nasale o doccia nasale.

 

Si tratta una pratica che ha origini molto antiche, usata per l'igiene del naso: lavare le cavità nasali le libera da muco, croste e materiale esterno come polveri o altro.

 

I lavaggi nasali fanno parte della tradizione ayurvedica e sono usati da millenni dagli hatha yogi nella loro pratica quotidiana.

 

Per gli hatha yogi la pulizia dal muco interno era ed è ancora oggi di fondamentale importanza per permettere al prana di scorrere e trovare un ambiente fisico pronto a riceverlo.

 

L’irrigazione nasale è, assieme alla pulizia dello stomaco e quella delle visceri tramite clisteri speciali, una pratica quotidiana che persino il grande Swami Vivekananda consiglia per liberarsi da raffreddore e sinusiti.

 

I lavaggi del naso non servono infatti solo ad avere il naso pulito: insieme ad altre pratiche come il nasyamap consente di combattere la secchezza nasale e l'eccesso di secrezioni e di respirare meglio.

 

La forma di irrigazione nasale più antica usata ancora oggi è la lota, lota neti o jala neti, pratica legata alle abluzioni dell’hatha yoga delle origini, esportata in Cina e poi in Giappone dai monaci erranti e praticato ancora ai nostri giorni.

 

La lota è uno strumento molto semplice: si tratta di contenitore simile a una piccola teiera, in plastica, ceramica o metallo, che consente di effettuare una la pulizia del naso.

 

Lota: ceramica o plastica

La lota è disponibile in vari materiali, come la ceramica e la plastica. Per quanto riguarda la praticità d'uso non ci sono molte differenze tra i due materiali.

 

I vantaggi della lota in plastica sono soprattutto la leggerezza e la resistenza; la lota in ceramica è invece più pesante e c'è il rischio si rompa a causa di urti.

 

Di contro, la plastica è un materiale altamente inquinante e la lota in plastica è prodotta industrialmente. La lota in ceramica è più sostenibile e, nella fase di acquisto, si può optare per un prodotto artigianale.

 

Come si usa la lota

La lota si usa per lavaggi nasali utilizzando acqua o una miscela di acqua e sale, cioè una soluzione salina.

Nella lota si può inserire acqua precedentemente bollita e lasciata raffreddare o soluzioni saline acquistabili in farmacia.

 

La soluzione salina può essere preparata anche in casa ma non bisogna esagerare con le quantità di sale poiché potrebbe irritare le narici e provocare bruciore o dolore al naso.

 

Il miglior sale per questo tipo di pratiche, suggerito dalla AAAAI (American Academy of Asthma, Allergy and Immunology) e utilizzato da chi pratica pranayama quotidianamente, è una miscela di 3 parti di sale non iodizzato e una parte di bicarbonato di sodio.

 

Il metodo è molto semplice perché consiste nel riempire la lota con acqua o soluzione salina per poi far scorrere il liquido da una narice all'altra.

 

Come si fa il lavaggio nasale

Per effettuare il lavaggio nasale

  1. Sistemarsi su un lavandino con la testa inclinata da un lato.
  2. Apporggiare il beccuccio della lota all'ingresso di una delle due narici
  3. Fare scorrere l'acqua all'interno della narice.
  4. Effettuatare nell'altra narice allo stesso modo, inclinando la testa nell'altro verso.

La soluzione fisiologica o l'acqua scorreranno per gravità passando da una narice all'altra, dunque non bisogna premere o spingere la lota nel naso.


La pratica quotidiana aiuta a mantenere le narici pulite e a prevenire riniti e sinusiti ricorrenti, a patto che l’acqua sia di buona qualità.

 

 

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Dove acquistare la lota

La lota si trova facilmente in farmacia, erboristeria, nei negozi di articoli naturali per la cura della persona.

Si può acquistare in negozi fisici e online e oltre ai prodotti industriali è possibile scovare piccoli produttori o artigiani che realizzano pezzi a mano.

 

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