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Shitali Pranayama, la respirazione rinfrescante

Shita significa freddo mentre Pranayama significa controllo del respiro. Shitali Pranayama è una semplice ed efficace tecnica di respiro per rinfrescare il corpo accaldato dal clima, dalle emozioni, o dalla febbre.

Shitali Pranayama, la respirazione rinfrescante

Pranayama significa “controllo del respiro”, inteso però come un controllo che guida senza forzare. Nello yoga le tecniche respiratorie sono veri e propri esercizi volti al raggiungimento della salute del corpo e della mente.

Il respiro deve essere accuratamente sintonizzato sui movimenti che compongono le singole asana, affinchè queste siano eseguite in maniera efficace.

Tramite il respiro è possibile, nello yoga, regolarizzare il ph interno del corpo, abbassare o innalzare la pressione arteriosa, riequilibrare il battito cardiaco, purificare le vie respiratorie, implementare la capacità polmonare, eliminare le tossine, agevolare perfino il funzionamento degli organi interni, quali stomaco, intestino e fegato.

Tramite il respiro è anche possibile regolare la temperatura interna. Shitali Pranayama è la tecnica respiratoria che permette di rinfrescare il corpo, e anche la mente.

 

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Shitali Pranayama, la respirazione rinfrescante: come si esegue

Esistono diverse scuole di yoga. La tecnica chiamata Shitali Pranayama differisce per piccoli particolari, come ad esempio la ritenzione del respiro a polmoni pieni o vuoti.

Il procedimento base è però simile per tutte le scuole, e si può riassumere come di seguito:

> ci si siede in posizione comoda ma eretta, possibilmente senza appoggiare la schiena, in modo da sostenerci con i muscoli del tronco; è importante dedicarsi questo tempo il più in pace possibile, sicuri di non essere disturbati per qualche minuto, in modo da potersi concentrare sul respiro.

Almeno all'inizio, se non si ha dimestichezza con le tecniche respiratorie consapevoli, per imparare dedichiamo un tempo e uno spazio esclusivo a questa pratica importante;

> si chiudono gli occhi e si pone attenzione al respiro, ascoltando il suo ritmo, l'alternarsi di pieno e vuoto, la posizione in cui si respira e la sua profondità, se ci sono pause o rigidità;

> gradualmente si rilassa il corpo, mantenendolo comunque vigile, ma senza tensione;

> si socchiude la bocca e si sporge la lingua sulle labbra, piegandola a forma di U: questo sarà una sorta di canale da cui scorrerà l'aria durante l'inspirazione;

> si inspira con la bocca, sentendo come l'aria fresca passi sulla lingua e la rinfreschi;

> si chiude la bocca e si poggia la lingua sul palato;

alcune scuole, a questo punto, trattengono il respiro o lo spingono nell'addome: evitiamolo se siamo alle prime esperienze. Lasciamo semplicemente al respiro il suo ritmo;

> espiriamo dalle narici;

> riprendiamo da capo.

All'inizio è utile praticarlo per qualche minuto, non più di cinque. Se si presentano capogiri significa che stiamo forzando la nostra capacità respiratoria, per ritmo o per volume.

È quindi necessario interrompere e sdraiarsi, e recuperare il nostro respiro naturale. Il respiro dice molto di noi, e forzarlo, all'inizio, significa forzare il messaggio che ci vuole trasmettere.

Quando si avrà preso più dimestichezza sarà possibile eseguire Shitali Pranayama in ogni posizione e in qualsiasi momento se ne senta il bisogno.

Questa respirazione rinfrescante è utile quando il clima si fa troppo caldo, sia esternamente, che internamente: in caso di febbre, o di vampate di calore, o ancora quando le emozioni divampano come calore da dentro verso fuori.

 

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Foto: fizkes / 123RF Archivio Fotografico