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Sai cosa ti spalmi? Attenzione a cosa si mette sul corpo

Siamo molto attenti e informati sulla qualità del cibo che portiamo sulle nostre tavole. Ma quanto sappiamo dei nostri cosmetici? Ciò che si spalma sulla pelle arriva anche nel nostro corpo: facciamo in modo che siano solo sostanze con effetti positivi.

Sai cosa ti spalmi? Attenzione a cosa si mette sul corpo

Facciamo tutti molta attenzione, ormai, alla lista degli ingredienti dei cibi che acquistiamo. Sappiamo tutto, o quasi, di pesticidi, conservanti, additivi, insaporitori e questo è un bene perché ci aiuta a scegliere gli alimenti migliori, più naturali e meno nocivi per il nostro organismo.

Ma chi pensa mai ai cosmetici? Sappiamo che tutto ciò che si spalma sulla pelle prima o poi arriva nel corpo attraverso il circolo sanguigno? Per questo è indispensabile fare attenzione assoluta a ciò che si mette sul corpo, per non rischiare di vanificare il nostro regime alimentare salutare con creme per il corpo non adeguate.

 

Sai cosa ti spalmi? Fare attenzione a cosa si mette sul corpo. Questi (meglio di) no

Dai nostri conti sommari, potrebbero essere circa 170 le sostanze chimiche che ogni donna giornalmente si spalma addosso. Siamo sicuri di conoscerle tutte quante? E sono tutte innocue?

Senza eccessivi allarmismi, cerchiamo di scoprire quali sono le principali categorie di sostanze che sarebbe meglio non trovare nei nostri cosmetici, e perché:

> I parabeni, utilizzati come conservanti. Presenti come metyl-, ethyl-, butyl-, propyl- paraben. Da alcuni studi è emerso che tendono ad accumularsi nei tessuti del corpo e alla lunga potrebbero addirittura avere effetti cancerogeni data la loro struttura chimica simile a quella degli estrogeni, gli ormoni femminili.

Sottolineiamo che l’associazione italiana per la ricerca sul cancro (AIRC) afferma però che non vi sono al momento studi significativi tali da confermare l’azione cancerogena. Da altri studi è inoltre emerso che potrebbero interagire con i raggi UV accelerando i processi di invecchiamento della pelle.

Nei soggetti sensibili i parabeni possono scatenare una dermatite da contatto.

> I petrolati, ovvero prodotti che derivano dalla raffinazione del petrolio. L’elenco comprende paraffinum liquidum, glicole propilenico, siliconi, vaselina.

Nel caso siano completamente raffinati, dovrebbero essere inerti e privi dei composti cancerogeni presenti invece nei prodotti di origine petrolifera meno raffinati (ovviamente non usati in cosmesi).

Per il loro potere filmogeno possono risultare occlusivi ovvero potrebbero “chiudere i pori”, con possibile sviluppo di follicoliti.

> I siliconi: ne esistono di differenti tipologie. I Silossani sono quelli più comuni nei cosmetici. Si tratta di prodotti non biodegradabili, quindi potenzialmente dannosi per l’ambiente.

Per il nostro corpo invece sono molecole inerti: sulla nostra pelle creano una pellicola protettiva che impedisce gli scambi a livello cutaneo, pertanto non dovrebbero essere utilizzati in eccesso o per tempi prolungati.

> I disinfettanti tipo Triclosan: secondo l’Associazione italiana di dermatologia E cosmetologia l’uso continuato di triclosan in cosmesi “pur essendo privo di effetti nocivi diretti sulla salute dei consumatori dal punto di vista tossicologico, non scongiura definitivamente il pericolo potenziale di contribuire allo sviluppo di ceppi batterici resistenti al triclosan stesso e ad altri antibiotici”.

Se ne dovrebbe limitare l’utilizzo ad effettive situazioni in cui è necessario disinfettare.

> Le sostanze methylisothiazolinone e methylchloroisothiazolinone: sono sensibilizzanti delle pelle, ormai ammessi solo nei prodotti a risciacquo.

> Il butylphenyl methylpropional: recentemente ritenuto in generale non sicuro nei prodotti cosmetici; è una sostanza già inserita nell’elenco delle fragranze allergeniche.

 

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Sai cosa ti spalmi? Fare attenzione a cosa si mette sul corpo. Questi sì

Abbiamo visto che alcune sostanze chimiche possono essere nocive, altre perlomeno sono inerti (perché usarle dunque?). Consideriamo allora quali sono gli ingredienti che vorremmo trovare nei nostri cosmetici, che abbiano effetti positivi per la nostra pelle e scarsa o zero tossicità per il nostro organismo. 

In ogni caso, è opportuno fare attenzione alle piante o altre sostanze naturali presenti nei cosmetici poiché possono dare allergie in soggetti sensibili, nonostante siano del tutto naturali.

Quali sono le sostanze che vogliamo spalmare sul nostro corpo? Ecco alcune delle principali:
> La vitamina A: utilizzata per trattamento di acne, eczemi, patologie dei melanociti e prevenzione dell’invecchiamento cutaneo;

> la vitamina C: antiossidante  utilizzato per promuovere la sintesi di collagene, per diminuire l’iperpigmentazione, per proteggere la pelle disinfiammandola;

> la vitamina E: agisce in sinergia con la vitamina C come antiossidante e antiage;

> le ceramidi: vengono impiegate per ripristinare e mantenere integra la barriera cutanea che, con il progredire dell’età, perde di consistenza;

burri vegetali e oli vegetali, ricchi in vitamine e sostanze emollienti, lenitive protettive per la pelle e i capelli. Per esempio: burro di cacao, burro di Karitè, olio di mandorle, olio di Jojoba (che contiene ceramidi), olio di Borragine;

> Gli oli essenziali, dalle svariate proprietà curative come per esempio il Tea Tree oil, igienizzante naturale, oli sgrassanti per i capelli (l’olio essenziale di limone o salvia)

Ultima avvertenza: per essere più tranquilli circa l’assenza di tracce di contaminanti, meglio scegliere i prodotti certificati, testati in vitro e in vivo (su volontari, non su animali) e provenienti da agricoltura biologica.


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