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Alternative naturali al Brufen

Molte persone cercano rimedi naturali per gestire dolore e infiammazione, soprattutto quando i sintomi sono lievi e non richiedono l’intervento immediato di un farmaco come il Brufen.

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Cos’è il Brufen e quando si usa

Il Brufen è uno dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) più utilizzati e contiene ibuprofene, una molecola che agisce principalmente inibendo COX-1 e COX-2, due enzimi responsabili della sintesi delle prostaglandine. Le prostaglandine sono noti mediatori dell’infiammazione, del dolore e della febbre. Di conseguenza, riducendone la produzione, l’ibuprofene esercita un effetto analgesico, antinfiammatorio e antipiretico.

Questo farmaco si usa quindi per alleviare mal di testa, dolori muscolari, dolori mestruali, mal di denti, contratture, febbre e disturbi infiammatori di varia origine.

Il Brufen è un farmaco efficace e sicuro ma il meccanismo che riduce l’infiammazione può interferire con la protezione fisiologica delle prostaglandine che regolano la produzione di muco protettivo a livello dello stomaco, aumentando il rischio di bruciore, gastrite e ulcere, soprattutto a dosaggi elevati o se assunto per periodi prolungati.

Questo è uno dei principali motivi per cui molte persone cercano alternative naturali per gestire il dolore senza farmaci, soprattutto se il dolore è lieve o cronico.
 

Piante antinfiammatorie efficaci

Tra le piante antinfiammatorie più utilizzate ed efficaci rientra sicuramente la spirea olmaria (Filipendula ulmaria), da cui originariamente è stata isolata la salicina, precursore dell’acido acetilsalicilico. La spirea è in grado di modulare la produzione di prostaglandine con un effetto antinfiammatorio, motivo per cui la si utilizza nelle infiammazioni leggere.

Un’azione simile alla spirea è quella del salice bianco, pianta che contiene salicina e che viene adoperata in caso di febbre, mal di testa e altri dolori di origine infiammatoria. L’organismo converte la salicina in acido salicilico, con un assorbimento lento e un effetto che sono però più blandi rispetto all’aspirina.

Un'altra pianta antinfiammatoria è la curcuma: la radice è ricca di curcumina, che ha un’azione antinfiammatoria mediata dall’inibizione di diverse citochine e vie pro-infiammatorie, tra cui NF-κB. Il problema principale della curcumina è la scarsa biodisponibilità, che richiede l’utilizzo di estratti titolati e formulati in modo da essere realmente efficaci.

Altra radice antinfiammatoria è lo zenzero, che contiene gingeroli e shogaoli e che è utile nelle infiammazioni muscolari o digestive.

Infine, contro il dolore causato da infiammazioni, si usa anche la boswellia, caratterizzata dalla presenza di acidi boswellici. Queste sostanze inibiscono la 5-lipossigenasi, enzima cruciale nel pathway infiammatorio. Grazie alle sue proprietà, la boswellia viene utilizzata soprattutto nelle infiammazioni croniche, ad esempio nei dolori articolari.

La fitoterapia offre quindi diverse piante utili nei disturbi infiammatori leggeri, ma è fondamentale sottolineare che nessuna pianta ha un’efficacia sovrapponibile a quella di un FANS come il Brufen.

Questo perché le piante non contengono un principio attivo isolato ma un fitocomplesso che modula l’infiammazione in modo graduale, intervenendo su vie metaboliche differenti e spesso meno specifiche rispetto ai farmaci di sintesi.

Le piante, quindi, non sostituiscono il Brufen quando serve un’azione rapida e intensa, ma possono essere valide strategie nelle infiammazioni leggere o come supporto a lungo termine.

La loro efficacia dipende spesso dalla qualità dell’estratto, dalla quantità di principi attivi e dalla situazione individuale, ma l’effetto non è immediato o forte come quello dei farmaci.

 

Rimedi naturali per dolore e infiammazione

Oltre alle piante antinfiammatorie esistono diversi rimedi utili per gestire dolore e tensione in modo naturale.

Un rimedio efficace contro i dolori muscolari è ad esempio il calore, che può essere sfruttato utilizzando cuscini riempiti di sale caldo o noccioli di ciliegia in caso di contratture, rigidità muscolare, dolore cervicale o lombare. In questi casi il calore è efficace perché aumenta il flusso sanguigno nei tessuti, favorisce l’eliminazione di metaboliti infiammatori e aiuta la muscolatura a recuperare elasticità.

Altro rimedio tradizionale usato in caso di infiammazioni è l’argilla verde ventilata, con cui si preparano impacchi da applicare su articolazioni o muscoli dolenti. Gli impacchi si preparano mescolando all’argilla della semplice acqua o anche idrolati o aceto di mele ed eventualmente aggiungendo alcune gocce di olio essenziale per migliorarne l’effetto, come ad esempio l’olio essenziale di rosmarino.

Contro i dolori muscolari si possono effettuare anche bagni caldi con il sale, ad esempio sale di Epsom, per favorire il rilassamento muscolare e il benessere generale, soprattutto dopo sforzi intensi.

La tradizione ayurvedica propone inoltre bevande come il “latte d’oro”, un rimedio a base di curcuma, pepe e latte, per un’azione antinfiammatoria contro infiammazioni lievi.
 

Avvertenze e limiti

In generale, i rimedi naturali sono adatti quando il dolore è lieve, se si desidera ridurre l’uso di farmaci e quando o se si cercano strategie complementari da utilizzare nel lungo periodo.

In ogni caso, però, i rimedi naturali non sostituiscono i farmaci, non hanno la stessa efficacia o velocità di azione e non sono altrettanto potenti

Inoltre, le piante e gli oli essenziali possono provocare allergie, interferire con farmaci o avere controindicazioni in gravidanza, allattamento, sui bambini o in caso di patologie. Perciò è sempre consigliato rivolgersi al medico, al farmacista o all’erborista prima di utilizzare un rimedio naturale.