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Infuso di camomilla, benefici e uso

Tra i benefici dell'uso della camomilla sotto forma di infuso troviamo indicato: placa i dolori, aiuta a digerire, calma e distende i nervi, questo ed altro ancora, scopriamoli tutti!

Infuso di camomilla, benefici e uso

La camomilla, scientificamente nota come Matricaria recutita o Matricaria chamomilla, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è il noto fiorellino bianco e giallo che punteggia campi, campagne e colline di varie zone d'Italia, dove spesso cresce selvatica, quasi come un infestante.

Il nome botanico di derivazione latina, Matricaria, ci parla invece di uno dei suoi usi più frequenti: matricaria deriva infatti da "matrix", tra i vari significati vi si trova "utero", con riferimento al potere calmante durante il ciclo mestruale e i relativi dolori.

Il suo profumo gradevole che le ha conferito anche il nome - camomilla deriva dal greco e significa "mela del terreno", per l'odore simile alla mela renetta - la rende un fiore simpatico e apprezzato, ideale per grandi e piccini, soprattutto per la preparazione di tisane e infusi, ma non solo.

 

Preparazione dell'infuso di camomilla

Per preparare un buon infuso alla camomilla basta prendere questi ingredienti:
> un paio di cucchiai di fiori o capolini essiccati, che si possono coltivare anche a casa propria (vedi sotto),
> un paio di tazze abbondanti di acqua

Preparazione: portare a bollore il pentolino di acqua, spegnere e lasciare in infusione cinque/sette minuti prima di filtrare.

Si può dolcificare con miele o addizionare di limone, semi di finocchio o cumino, tiglio o rosa canina.

Uso: sorseggiare ben calda appena dopo cena, per coadiuvare la digestione, o prima di coricarsi.

Attenzione: non vi sono particolari controindicazioni legate all'assunzione dell'infuso di camomilla, ma un suo abuso potrebbe addirittura comportare effetti opposti a quelli desiderati!

 

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Benefici dell'infuso di camomilla

La camomilla non è benefica solo per le donne: le sue proprietà la rendono un fiore ideale per placare dolcemente e in modo naturale vari disturbi di natura dolorosa o nervosa.

I gradevolissimi fiorellini contengono un principio attivo che si chiama azulene e un mix di altre sostanze come acido salicilico, oleico, stearico e alfa-bisabolo.

Tali principi rendono la camomilla un fiore dal potere generalmente sedativo e calmante, ideale in casi di ansia, stress, nervosismo; dotata anche di buone proprietà anti-infiammatorie, interne ma anche esterne, si rivela un rimedio calmante per dolori di varia origine, come sciatica, lombalgie, reumatismi, torcicollo.

Infine, i flavonoidi presenti, eupatuletina, quercimetrina, e le cumarine, otre che ad avere discrete proprietà antiossidanti, sono responsabili delle proprietà digestive e spasmolitiche.

Ottima quindi per chi ha problemi di digestione, gas intestinali in eccesso, spasmi muscolari legati a fattori nervosi. Recenti studi hanno dimostrato anche gli effetti ipoglicemizzanti, utili per abbassare il livello di zuccheri dal sangue, in quanto inibisce la trasformazione del glucosio in sorbitolo, responsabile, quando in eccesso, dei danni agli occhi, reni e cellule nervoso, che si riscontrano nelle persone che soffrono di diabete.

Indicata per bambini e neonati, soprattutto per calmare coliche o dolori legati alla dentizione, la camomilla viene spesso associata ad altre piante ed erbe, come cumino, finocchio, chiodi di garofano, zenzero, limone, rosa canina, tiglio.

 

Coltivazione della camomilla

La specie è diffusa in Europa ed in Asia ma anche in altri continenti; facile da coltivare, è una specie rustica adatta anche a terreni poveri, moderatamente salini, acidi, e si può piantare benissimo anche in vaso, in balconi o terrazzi.

Si piantano i semi verso febbraio/marzo e i suoi fiori sono pronti in tarda primavera/estate. Si raccolgono, si fanno essiccare, disponendoli all'ombra, poi si conservano in recipieni di vetro ermetici, al riparo da luce e umidità, pronti per preparare un ottimo infuso naturale.

 

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