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Cucina di Zanzibar, caratteristiche e alimenti principali

Pesce, frutta, spezie. Questa è la base della cucina di Zanzibar, luogo unico situato nell'Oceano Indiano che offre molto oltre alle spiagge da cartolina.

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©Oleg Doroshenko -123RF

Zanzibar, un arcipelago in Tanzania

Zanzibar è un arcipelago di varie isolotti minori attorno a due isole principali: Pemba ed Unguja appartenente alla Tanzania pur avendo un certo grado di indipendenza.  

 

Il nome di origine araba suggerisce che queste isole erano gia’ visitate da tempo dai navigatori provenienti dalla penisola araba a nord, che scendevano a sud dopo essere sbarcati in Somalia, ma le tracce più antiche di vita umana sull’isola risalgono all’età della pietra.

Vasco De Gama portò i portoghesi a controllare l’isola prima che questa divenisse un sultanato e poi un protettorato britannico. La popolazione è composta quasi interamente di tribù bantu musulmane, anche se non mancano residenti di origine indiana, tra i quali spicca un certo Freddy Mercury, che vi nacque nel 1946.

Zanzibar, oltre al pesce, produce frutta e tantissime spezie e vanta una cucina con tantissime influenze diverse: bantu, britanniche, portoghesi, indiane, arabe, swahili, indiane.
 

Cucina di Zanzibar: i piatti tipici

Non può mancare il pesce a Zanzibar, e nei suoi mercati abbondano il tonno, polpi e seppie, aragoste e granchi, e tanto sgombro.

Altri ingredienti tipici sono i legumi, lo yam, la batata e il platano, cocco, ananas e mango, le numerose spezie importate dagli arabi assieme al riso. Vediamo allora qualche ricetta tipica.

Cominciamo coi fagioli al cocco, interessante ricetta dove i legumi vengono cotti nel latte di cocco con pomodori. Semplice ma gustoso e salutare.

Come in altre parti dell’Africa vi troviamo l’ugali, un porridge spugnoso di mais usato con salse, curry e chutney. Un piatto locale totalmente indo-zanzibarianoè il curry di polpo (pweza wa nazi), nel quale il mollusco è cotto nel latte di cocco denso con coriandolo, curcuma e altre spezie.

Generalmente a Zanzibar al riso si affianca un wali na maharage, un piatto completo dove legumi, pesce e verdure si uniscono.
I fagioli rossi fanno una crema con cocco, cardamomo e chiodi di garofano, nel quale poi vengono cotti i pesci e le verdure, soprattutto i peperoni.

Un pane interessante è quello di datteri, molto abbondanti sulle isole. Si tratta di un pane nutriente e delizioso, dolce, che si consuma ad ogni pasto.
 

Dove mangiare a Zanzibar

Bene o male a Zanzibar si mangia dovunque, con cibo adatto ad ogni fascia di turismo. Ogni guida turistica di Zanzibar (sia cartacea che on-line) avra’ senza dubbio una decina di pagine dedicata ai migliori ristoranti delle isole, alcuni dei quali raggiungono davvero alti libelli di eccellenza. In alternativa, lo street food nei pressi dei mercati non e’ niente male.
 

Da non perdere a Zanzibar

La frutta a Zanzibar è semplicemente paradisiaca, specie l’ananas, i datteri e il mango.

I mercati ne sono stracolmi. A Zanzibar è inoltre possibile comprare un’inimmaginabile quantità di spezie differenti, tutte di alta qualità, da portare a casa in Italia.  
 

Cosa evitare a Zanzibar

Anzitutto la famigerata Zanzibar pizza, un piatto di recente invenzione che spopola sul posto e che somiglia più a una piadina fritta ricoperta di uova e verdura con una maionese sospetta.

Il sorpotel, piatto indo-portoghese molto consumato anche a Zanzibar che consiste in frattaglie bollite. Un piatto non proprio adatto a tutti.
 

Consigli e curiosità a Zanzibar

Oltre alla cucina tradizionale e povera (che povera non è), a Zanzibar, come in altri luoghi dell’Africa, sta nascendo una forma di nouvelle cuisine tutta africana, su iniziativa di chef che hanno studiato in Italia, Francia e Spagna.

I piatti, tutti nuovi e ancora da scoprire a fondo, sono degni dei migliori ristoranti europei.