Articolo

Frutti tropicali che crescono in Italia

In Italia possono crescere diversi frutti tropicali e ultimamente sempre più agricoltori della nostra penisola cominciano a coltivare frutti esotici. Scopriamone alcuni.

Frutti tropicali che crescono in Italia

Negli ultimi anni in Italia molti agricoltori sopratutto del Sud hanno iniziato a sperimentare la coltivazione di alberi da frutto tropicali ed esotici.

Prima tra tutte la Sicilia sta avendo ottime produzioni  e ha sviluppato un mercato sia locale che in tutta Italia per questi frutti esotici ma coltivati nostrani.

Le soddisfazioni sono tante e inoltre i prezzi dei frutti venduti al consumatore finale sono minori di oltre il 50% rispetto alla frutta esotica importata dall’estero.

Indicativamente parliamo di un costo al kg dai 2 ai 6 euro quando sappiamo bene che questi frutti tropicali sono molto più dispendiosi se vogliamo acquistarli.

I frutti tropicali che crescono in Italia sono molti e tra i più riusciti vi sono alcune varietà di avocado come il Bacon e l’Hass sopratutto in Sicilia dove le piante arrivano a produrre sino a 180 kg per pianta.

Inoltre vi  sono produzioni di papaya e di annona cherimoia che producono oltre 50 kg ad albero facendo frutti molto grandi come la papaya o grandi come le mele e dal sapore dolce e profumato come nel caso dell’annona. 

Ancora alcuni produttori hanno iniziato con la coltivazione di piante come la fejoa, la maracuja o frutto della passione, l’ananas, il banano, il mango, la carambola, la guava e piante di dimensioni più piccole come pipino dolce e tomarillo ma pur sempre esotiche.

Andiamo a conoscere alcuni di questi frutti esotici che crescono anche in Italia.


Leggi anche Ricette esotiche con l'avocado >>

 

Grande albero tropicale: Avocado

L’avocado è un frutto originario del Guatemala e del Messico con una forma periforme una buccia coriacea ma sottile e con colorazione solitamente verde brillante che a maturazione diventa più scura sino anche ad avere un colore rossiccio in alcune varietà.

La sua polpa è verde chiaro quasi bianco e quando è commestibile diventa cremosa e burrosa. Infatti questo frutto contiene molti grassi ma questi lipidi sono ottimi e non portano ad ingrassare.

Anzi la parte dei grassi polinsaturi come gli omega 3 aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo abbassando il rischio di malattie cardiache. Inoltre l’avocado è ricco di antiossidanti come la vitamina A ed E che aiutano a combattere i radicali liberi rallentando così i processi di invecchiamento cellulare.

La coltivazione dell' avocado è simile ad altre piante da frutto infatti solitamente vengono acquistati alberelli già innestati della varietà di avocado che si vuole ottenere per poi essere messi a dimora in pieno campo.

L’avocado ama ovviamente un esposizione in pieno sole, con luce intensa e al riparo invece da correnti d’aria sopratutto fredde. La temperatura è un fattore limitante ma riesce a crescere se non si scende sotto lo zero gradi in inverno.

Viene consigliato di coltivare più alberi di avocado vicini per aiutare l’impollinazione incrociata e avere così più possibilità di ottenere un buon raccolto.

In Italia esistono già numerosi produttori che hanno scelto una coltivazione sotto il regime di agricoltura biologica e che vendono principalmente questi avocadi tramite i gruppi di acquisto (GAS) o nei mercati locali.

 

Albero a crescita veloce: Papaya

La papaya è sicuramente tra i frutti più tropicali che conosciamo insieme alle banane. La papaya ha dimensioni molto grandi una polpa morbida e burrosa di colore arancione e dal sapore dolce.

La sua zona di origine è sempre il Brasile e l’America latina ma viene coltivata anche in Asia, in India e oggi anche nel Mediterraneo. Lo sviluppo della pianta è molto rapido e il suo ciclo vegetativo è veramente breve intorno a 2 anni.

Quindi le papaya vengono raccolte dopo solo un anno dall’impianto dell’alberello per poi continuare la coltivazione di nuove piantine ogni anno. La pianta di papaya ama ovviamente il sole e le zone con intensa luce.

Vanno evitati i luoghi ventosi e non ama i ristagni d’acqua. La coltivazione in Italia è ancora sperimentale ma già qualche azienda agricola comincia ad avere soddisfazione con la produzione di papaye nostrane. Il consumo di papaya è indicato perché questo frutto è ricco di molte vitamine ed in particolare contiene buone quantità di vitamina C oltre a sali minerali e fibre.

La presenza di acqua è molto alta ed inoltre contiene molti carotenoidi e flavonoidi. Le sue proprietà benefiche per il corpo sono innumerevoli tra cui essere un ottimo antinfiammatorio naturale e un antibiotico naturale se bevuto il suo succo associato al miele. 

La papaya inoltre aiuta per regolarizzare il ciclo mestruale delle donne dato che produce estrogeni favorendo così il flusso del sangue.

Persino i semi neri e rotondi della papaya sono eccellenti per molti problemi gastrointestinali avendo un azione antimicrobico e aiutando la cicatrizzazione di eventuali ulcere o microferite interne della mucosa.

 

Arbusto sempreverde: Feijoa

La feijoa è un arbusto sempreverde che proviene dagli altopiani dell'Uruguay e del Sud America tra Brasile, Colombia e Argentina. Il suo nome scientifico è Acca sellowiana della famiglia delle mirtaceae e ha trovato una ottima acclimatazione lungo le coste del Mediterraneo ed in particolare in Liguria e toscana.

Solitamente questo arbusto è utilizzato per fare le siepi e quindi viene tagliata e mantenuta potata senza arrivare alla produzione dei frutti che invece sono commestibili e anche molto gustosi. Il suo sapore è molto interessante e possiamo descriverlo come un mix tra fragola e ananas.

Contiene molta vitamina C, acido folico ed è un’ottima fonte di fibre e di omega 3 che vanno a beneficiare sul  nostro sistema cardiocircolatorio.

La sua coltivazione ha miglior riuscita quando il terreno è ricco di humus, ben arieggiato ed è leggermente acido. Non ama temperature sotto i 7 gradi, i venti freddi e i ristagni d’acqua sono anche essi da evitarsi.

Per quanto riguarda la fioritura verso il mese di maggio iniziano a sbocciare i fiori per poi terminare con la produzione dei piccoli frutti da ottobre sino a fine novembre.

La raccolta di un ettaro di impianto a frutteto arriva anche a 100 quintali l’anno. Questi frutti sono venduti sia freschi da mangiare al naturale oppure in macedonie o con lo yogurt  sia vengono trasformati in marmellate, gelatine, succhi e gelati o inscatolati in lattine e vasetti con la lunga conservazione.

 

Rampicante: Frutto della passione

Questo frutto è conosciuto anche come granadilla, maracuja o passion fruit a seconda del paese di origine tra Brasile, Perù, Africa del Sud, India, Australia, Hawaii e Sri Lanka.

La pianta di maracuja è un rampicante che produce frutti rotondeggianti simili a uova dalla buccia liscia di colore variabile tra il verde, il rosso, il giallo e il viola a seconda della varietà di passion fruit.

La parte edibile è la polpa trasparente e gelatinosa che contiene numerosi piccoli semi che si rompono facilmente durante la masticazione.

Il suo sapore è dolce e leggermente acidulo grazie alla cospicua presenza di vitamina C. Inoltre il frutto della passione contiene carotenoidi e altre sostanze dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

La sua polpa aiuta la digestione e favorisce la regolarità dell’intestino. Inoltre è ottimo per ridurre la ritenzione idrica e per depurare l’organismo. Il suo frutto è utilizzato fresco mangiandolo semplificante con il cucchiaio oppure è possibile farne bevande alcoliche o analcoliche.

Viene persino inserito in qualche ricetta sopratutto a base di pesce dato che si accompagna bene con questi sapori marcati.

La sua coltivazione richiede molta acqua e ama ovviamente le zone calde e soleggiate. Una parte di un muro esposto a sud è la migliore posizione per far arrampicare questa pianta. Il terreno è preferibile sia ricco di humus e ben drenato perché deve comunque evitare i ristagni di acqua.

Non ama le zone ventose e soffre per climi che hanno temperature invernali che scendono sotto i 7 gradi. Il frutto della passione è utilizzato spesso per fare coperture verdi lungo le recinzioni e spesso le persone non sanno che i frutti di questa pianta sono commestibili.

Esistono molte varietà nella famiglia di questa pianta e molte sono appunto commestibili e dal sapore veramente interessante.

In conclusione le aziende agricole Italiane del Sud hanno iniziato con successo la coltivazione di molte di queste piante e i prodotti oltre ad essere a km0 con una straordinaria riduzione dell’inquinamento dovuto al trasporto sono anche prodotti a più basso costo e dal gusto comunque squisito.

Un altro fatto importante riguarda la scelta di molti di questi contadini che hanno deciso di rispettare la natura e produrre frutta esotica in Italia sotto il regime di agricoltura biologica e biodinamica con maggiore garanzia per la salute del ambiente, dell'uomo e per una migliore qualità.


Leggi anche Cocco, proprietà, valori nutrizionali e calorie >>