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Le arti marziali giapponesi

Le arti marziali, o budō, sono talmente radicate nella cultura e nella tradizione giapponese al punto da rappresentare talvolta un nucleo sacro, identificativo del carattere nazionale. Scopriamo assieme quali sono le arti marziali giapponesi e in cosa si distinguono dalle altre

Le arti marziali giapponesi

Studiando i processi evolutivi scopriamo che le barriere geografiche sono uno degli elementi fondamentali per la nascita di nuove specie: montagne, deserti, foreste e, soprattutto, isole, separano gli individui di un unica specie spingendoli verso una spiccata diversificazione.

Questo è quanto accaduto all'isola del Giappone, dove le arti marziali provenienti dal continente asiatico hanno trovato uno speciale luogo di incubazione.

Nel Giappone antico esisteva un sistema di caste, secondo il quale solo ad una specifica casta, i samurai, era permesso l'uso delle armi.

Ciò ebbe due effetti sulle arti marziali: il primo è il perfezionamento di molti stili marziali da parte dei samurai; il secondo è lo sviluppo di arti marziali che non prevedono l'utilizzo di armi da parte delle caste inferiori, come i contadini di Okinawa che diedero vita al Karate e ad arti marziali minori basate sull'uso di quelli che erano attrezzi da lavoro (bastoni, tonfa, nunchaku, ecc).

 

Le arti marziali principali giapponesi

Le arti marziali giapponesi che hanno avuto maggior sviluppo sia in patria che fuori dai confini nazionali sono senz'altro il Karate, il Judo e il Jujitsu.

ll Karate nacque nell'isola di Okinawa, da uno stile di lotta tipico nato per via di alcune influenze marziali cinesi. Si basa su colpi di pugno e di calci, il più delle volte singoli e non in combinazione, poiché tutta l'energia prodotta viene focalizzata in un unico colpo che all'epoca doveva essere in grado di ledere un avversario protetto da armatura. Elemento fondamentale del Karate è il raffinato senso del tempismo che distingue i suoi praticanti.

Il Judo è la versione sportiva del Jujitsu o "arte gentile", che era l'arte marziale praticata dai samurai una volta disarmati: era inutile prendere a pugni e calci un avversario provvisto di armatura, pertanto era importante saperlo atterrare, dominare, sottomettere, soprattutto attraverso strangolamenti e leve alle articolazioni. Il Judo sviluppa soprattutto le proiezioni e gli sbilanciamenti, focalizzandosi meno sulle sottomissioni.

 

Le arti marziali meno praticate in Giappone

Il Giappone non è solo Karate e Judo: oltre alle succitate abbiamo il Sumo, stile di lotta folkloristico e rituale, e l'Aikido, arte creata da Ueshiba, che si basa sul muoversi in armonia con l'aggressore e vincerlo senza opporre forza, soprattutto grazie a proiezioni e leve alle articolazioni.

Ancora meno conosciute solo le arti marziali basate sull'uso di armi, come il Ninjitsu, che utilizza armi non convenzionali come gli shuriken e i kunai; il Kendo, arte ideale per sviluppare i riflessi che prevede una spada di legno per simulare i combattimenti dei samurai; lo Iaido, o arte di estrazione della spada dal fodero; il Kyudo, la famosa arte del tiro con l'arco.

 

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Caratteri distintivi delle arti marziali giapponesi

Quali sono le componenti principali del carattere giapponese che si riflettono maggiormente nelle arti marziali divenendo una sorta di punti in comune tra ognuna di esse?

Anzitutto l'onorabilità e una cortesia ai limiti della formalità: essere gentili senza farsi sottomettere, essere umili senza farsi umiliare, essere retti e onesti senza farsi prevaricare.

Le arti marziali giapponesi non sono mai scollegate da una ricerca interiore della quiete, dell'inamovibilità e di uno stato di coscienza fatto di armonia dove il combattimento cessa di essere tale.

Inoltre è fondamentale:

> sviluppare iniziativa e tempismo come basi del combattimento;

> studiare sia le arti "dure" che prevedono uso di forza contro forza, che quelle "dolci" che si basano su sensibilità e reattività;

> porre enfasi sulla lealtà, sull'onore, sul coraggio, sul senso del sacrificio.

> Kokoro, ovvero attitudine positiva, buon carattere, evitare di ledere se possibile.

> Aiki, divenire uno con l'avversario e combattere con armonia andando oltre i concetti di vittoria e sconfitta.

 

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