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Agopuntore: legge e requisiti professionali

Chi può definirsi agopuntore, cosa può questa figura professionale, come si esprime in legislatore in Italia in tema di agopuntura e medicina tradizionale cinese

Agopuntore: legge e requisiti professionali

Chi può definirsi agopuntore 

Secondo la legislazione italiana, può dirsi agopuntore solo il Medico Chirurgo che conseguito un corso post laurea di durata quadriennale in una scuola riconosciuta. Se volete verificare la reale laurea in Medicina e Chirurgia dell'agopuntore cui state per rivolgervi, potete chiedere conferma all'Ordine dei Medici a cui è iscritto, che si evince dal timbro con cui firma le ricette.

Per verificare se il medico agopuntore che volete contattare ha effettivamente svolto gli studi appropriati, potete contattare la F.I.S.A., la Federazione Italiana delle Società di Agopuntura.

 

Cosa può fare l'agopuntore

L'agopuntore lavora direttamente su punti di circolazione energetica attraverso l'inserzione degli aghi. Il tipo di equilibrio che va a ristabilire è psicofisico ed energetico insieme. Prima di inserire gli aghi monouso, l'agopuntore deve fare una diagnosi tanto scrupolosa quanto aperta a possibilità che si affacciano durante il trattamento.

L'agopuntore ristabilisce il regolare passaggio del qi, l'energia vitale, il flusso energetico vitale che percorre organi, visceri e organi di senso attraverso i meridiani. Il protocollo varia a seconda della patologia e si riscontrano ottimi risultati circa disturbi che riguardano l'apparato motorio e osteoarticolare (cervicalgie, lombalgie, tendiniti, mal di schiena), disfunzioni nel campo della ginecologia-ostetricia (disturbi mestruali, infertilità), allergie cutanee e respiratorie, patologie del sistema nervoso (cefalea, ansia, insonnia, depressione), disturbi dell'apparato digerente (gastrite, colite, disturbo alimentare). Non sono rari i medici allopatici che si stanno aprendo a un approccio di medicina integrata vera e propria, avendo toccato con mani le evidenze scientifiche ed empiriche delle cure della medicina tradizionale cinese.

 

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La legge in Italia 

In Italia l'agopuntura può essere praticata solo dai medici abilitati. Chi la pratica senza questo requisito commette un atto illegale, punibile penalmente (sentenza della Corte di Cassazione, 1982). Nelle scuole di medicina tradizionale cinese infatti, mentre corsi come il Tui na sono aperti a tutti, l'agopuntura è un canale riservato alla professione medica. Può accadere nella prassi che in alcuni centri medici vengano ospitati agopuntori provenienti dalla Cina, affiancati nell'organico a medici italiani. 

Essere medico consente legalmente la pratica dell'agopuntura ma non ci sono in Italia corsi universitari di formazione medica per questa disciplina. Quindi il medico può seguire, privatamente, corsi qualificati, ma anche "pseudo-corsi" di pochi mesi, quando invece un corso serio richiederebbe almeno tre anni di studi. Molti medici si sono costituiti in associazioni specifiche o di scuole qualificate.

Molto importante è la recente iniziativa dell'Ordine dei Medici di Roma per la istituzione di un registro ufficiale dei medici che praticano l'agopuntura.

Su delibera del consiglio direttivo dell'Ordine dei Medici di Roma (n° 51/98 dell'1.06.98) si è istituito un forum permanente, composto dai rappresentanti di scuole e associazioni effettivamente rappresentative. Il compito di questo organismo è quello di fornire al consiglio direttivo dell'Ordine gli elementi di valutazione che, in base alla nuova procedura di sanatoria, consentano l'iscrizione dei medici provenienti dalle scuole accreditate nell'apposito registro, per quanto concerne le medicine complementari di riferimento. 

 

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