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Cucina messicana: caratteristiche e alimenti principali

Curarsi naturalmente è anche conoscere altre tradizioni culinarie e testarle sul proprio corpo. Com'è la nata la cucina messicana contemporanea? Quali sono le caratteristiche principali? E il piatto più tipico?

Cucina messicana: caratteristiche e alimenti principali

La cucina messicana è nota per l’utilizzo delle spezie, per il gusto intenso e spesso piccante dei piatti, per l’infinita varietà di colori, dovuta soprattutto all’uso delle verdure più diverse (peperoni, ravanelli, cavoli eccetera).

 

La cucina messicana contemporanea

La cucina messicana contemporanea è ancora legata alle tradizioni culinarie tipiche del periodo precedente alla conquista dell’America, e quindi a tradizioni azteche e maya; allo stesso tempo, però, ha subito una forte contaminazione da parte dei coloni spagnoli. Sulla tradizione culinaria messicana si possono inoltre intravedere le influenze francesi, dovute all’occupazione di questo popolo, e contaminazioni caraibiche.

Gli alimenti più tipici, quelli cioè che la cucina messicana porta dietro con sé sin dai tempi del periodo precoloniale, sono prima di tutto il mais e poi peperoncini, fagioli, zucca e ancora cacao, pomodori, avocado, papaia, ananas, patate, arachidi e vaniglia.

Molti di questi prodotti sono poi entrati nella dieta mediterranea proprio grazie alla conquista dell’America; c’è insomma stata una contaminazione crociata tra la cucina tipica del bacino mediterraneo (prevalentemente quella spagnola) e la cucina messicana

La cucina messicana cambia da regione a regione a causa delle differenze ambientali ed etniche, ma anche a causa della maggiore o minore influenza ispanica. Il Messico settentrionale, per esempio, è noto per le ricette a base di manzo; mentre al Sud si consuma maggiormente pollo.

 

Come fare le tortillas

Il piatto simbolo della cucina messicana è la tortilla, una sorta di focaccia fatta con farina di mais che accompagna ogni pasto e che non è paragonabile a nessuno dei nostri alimenti. Potremmo dire che le tortillas stanno alla cucina messicana come il pane sta alla cucina italiana.

Le tortillas possono essere servite da sole o ripiene, in questo caso prendono nomi diversi; per esempio i burritos sono, appunto, tortillas ripiene, tradizionalmente di carne (manzo, maiale o pollo). Le tortillas possono, inoltre, essere tagliate a triangoli e fritte; in quel caso di chiamano nachos.

Se si desidera preparare una cena messicana si deve partite proprio dalle tortillas. Si possono trovare già pronte in molti supermercati, ma…volete fare il confronto con la soddisfazione di prepararle da sé?

Gli ingredienti sono solo due: farina di mais e acqua, che deve essere calda. Su due tazze e mezzo di farina serve orientativamente una tazza d’acqua. Il composto, che va lavorato per pochissimi minuti, deve risultare compatto. Se necessario, aggiungere altra acqua o altra farina di mais. Il composto va poi suddiviso in parti da spianare con il matterello; le tortillas devono essere piuttosto sottili.

Le tortillas vengono tradizionalmente cotte su una piastra chiamata comal; in mancanza di questo particolare tipo di piastra, è possibile cuocerle in una semplice padella antiaderente ben calda. La tortilla va cotta senza aggiungere grassi (né olio, né burro, né altro) per un paio di minuti per ogni lato.

Una volta cotte, le tortillas andrebbero conservate in un cestino foderato con un tovagliolo e tenute coperte fino al momento di servirle; si ammorbidiscono man mano che si raffreddano.

 

Immagine | Cibomahto