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Gaming e impatto ambientale, l'esempio virtuoso di Xbox

In un post sul sito ufficiale, Xbox fa il punto sulle politiche messe in campo e sui progressi svolti finora in termini di sostenibilità ambientale, ribadendo al contempo la volontà di diventare carbon-negative, water positive e zero waste entro il 2030. L'aggiornamento riguarda un settore- quello del gaming- dall'impatto considerevole e segue la pubblicazione, da parte di Microsoft, del Rapporto di sostenibilità ambientale 2021.

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©piranhi / 123rf.com

Cogliendo l'occasione della pubblicazione, lo scorso 10 marzo, del Rapporto di sostenibilità ambientale 2021 di Microsoft, l'azienda di gaming Xbox - che proprio del 'colosso del software' fa parte - ha voluto fare il punto in merito al suo impegno nel campo della sostenibilità ambientale con un post sul sito ufficiale. Molti e ambiziosi gli obiettivi, in termini di risparmio energetico, riduzione dei rifiuti, neutralità idrica e climatica, fissati dall'azienda per rispondere alle esigenze di tutela ambientale richieste a un settore la cui sostenibilità è messa a dura prova dal deciso, continuo incremento di utenti a livello mondiale. 
 

L'impatto ambientale dell'industria del gaming

Secondo una recente stima, i videogiocatori del mondo sono quasi 3 miliardi. Un bacino di utenti capace di alimentare un mercato mondiale di proporzioni colossali e in costante crescita, il cui impatto ambientale – dalla produzione di giochi e accessori per il gaming, alla distribuzione, all'energia investita per utilizzarli – non può essere ignorato. 

A partire da tale assunto, molte realtà imprenditoriali, accademiche e di ricerca hanno promosso studi per quantificare l'impronta ecologica generata dall'industria del gaming.

L'analisi di Saveonenergy.com/uk/, ad esempio, si è concentrata sulla CO2 prodotta durante il gioco, calcolando che l’emissione combinata per i sei giochi più venduti al mondo è di 841.131.250 kg e che i giocatori statunitensi consumino circa 34 terawattora di energia ogni anno.


Le stime variano a seconda delle ricerche e dei parametri considerati ma, secondo l'Agenzia americana per l'energia si può affermare con ragionevole approssimazione che i PC gamers consumino fra 75 e 80 miliardi di kWh l’anno nel mondo. 

 

Si tratta di consumi diretti, cui vanno aggiunti quelli indiretti legati alle estrazioni minerarie, alle trasformazioni industriali, ai trasporti internazionali e allo smaltimento dei prodotti elettronici.

Per arginare tale impatto, nel 2019 ventuno produttori mondiali di videogiochi e console hanno lanciato l'iniziativa “Playing for the Planet” che, all'interno del Programma Ambiente delle Nazioni Unite, mira a ridurre le emissioni di CO2 del settore di 30 milioni di tonnellate entro il 2030. La rete è in costante crescita e vede la partecipazione, tra gli altri, di giganti come Sega, Gameloft e, appunto, Microsoft.

 

L'impegno di Xbox e Microsoft

"Nel 2020, Microsoft si è impegnata a ridurre i rifiuti entro il 2030 in tutta la nostra attività diretta” si legge nella lunga nota, che porta la firma di Dave McCarthy, vicepresidente di Xbox Operations. “Entro il 2030, progetteremo prodotti e accessori Xbox e tutte le confezioni dei prodotti Microsoft in modo che siano riciclabili al 100% nei paesi dell'OCSE entro il 2030 […]. Continueremo a innovare e valutare le nostre console rispetto agli standard e ai benchmark del settore emergente per migliorare continuamente i nostri sforzi per ridurre gli sprechi".

 

Nello specifico, il post mira a condividere un aggiornamento sui passi avanti realizzati dall'assunzione degli impegni, ribadendo l'importanza per l'azienda di essere “carbon-negative, water positive e zero waste entro il 2030”.
 

Riduzione dei rifiuti

Per onorare il proposito di ridurre ed eliminare i rifiuti prodotti entro il 2030, l'azienda promette di:

  • Progettare prodotti e accessori Xbox, comprensivi di tutte le confezioni dei prodotti Microsoft, in modo che siano riciclabili al 100% nei paesi dell'OCSE. Recentemente, le console Xbox Series X|S sono state valutate come riciclabili al 97% nei paesi dell'OCSE in base alla procedura ECV (Environmental Claim Validation) UL 2789, una metrica standardizzata per misurare la riciclabilità dei prodotti elettronici in base al tipo di materiale.
  • Investire nell'innovazione, così da migliorare continuamente i propri sforzi per ridurre gli sprechi.
  • Usare meno plastica nelle carte regalo: la conversione delle gift card da plastica a cartone ha permesso, sino ad ora, la riduzione di oltre  500.000 kg di plastica all'anno.
  • Rivisitare i materiali utilizzati nei prodotti, nella direzione del riciclo e della sostenibilità.
     

Risparmio energetico

Nel suo post, Xbox informa su come, nel 2021, siano stati apportati miglioramenti che hanno consentito di abbattere i consumi delle proprie console.

L'upgrade riguarda, in particolare, la modalità "Risparmio Energetico", che risulta essere 20 volte inferiore rispetto all'opzione "Stand-by" quando la console non viene utilizzata o riceve aggiornamenti. 

Gli aggiornamenti di sistema e di gioco possono, inoltre, essere scaricati durante la modalità "Risparmio energetico", salvaguardando ulteriore energia.

 

Sostenibilità dei materiali

Un'ultima riflessione viene dedicata, da parte dell'azienda, ai materiali utilizzati in fase di produzione. 

L'anno scorso abbiamo iniziato a incorporare resine PCR nei nostri controller mantenendo la durata e la qualità delle prestazioni”, riferisce McCarthy, informando che le resine riciclate post-consumo (PCR) troveranno collocazione sempre maggiore nei prodotti Xbox negli anni a venire.

Anche in questo campo, si ribadisce l'impegno a una costante ricerca ai fini dell'innovazione e, di conseguenza, di un sempre più convincente percorso verso la sostenibilità.