Intervista

Benefici del camminare: emancipazione femminile un passo alla volta

"Cammini al femminile" è il titolo dell'incontro con Ilaria Canali a Fa' la cosa giusta! 2023. L'appuntamento con lei è sabato 25 marzo alle ore 17 per parlare di benefici del camminare ed emancipazione femminile.

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©Rete nazionale Donne in cammino

Può darsi che nella vita ci venga richiesto di imparare a camminare due volte. Quando con l'infanzia apprendiamo come muovere i nostri primi passi alla conquista dello spazio intorno a noi, non esploriamo ancora il nostro incedere: quello avviene più avanti, quando intraprendiamo il nostro primo cammino. Una scoperta che è più un'epifania.

 

Ai benefici del camminare fanno riferimento le campagne delle autorità sanitarie che vogliono, attraverso la promozione di stili di vita attivi, favorire la tenuta della sanità pubblica attraverso lo sviluppo di una società sana e longeva. Perché camminare fa bene in molti modi. Ma il camminare stesso è una via di conoscenza profonda in cui sempre più donne si stanno ritrovano.

 

Ne parliamo con Ilaria Canali, project manager e una community manager, fondatrice della Rete nazionale donne in cammino e anima della community Fb Ragazze in gamba.

 

Ilaria Canali

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©Rete Nazionale Donne in cammino

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©Rete Nazionale Donne in cammino

Perché sentiamo il bisogno di camminare?

Le donne in cammino in Italia sono tantissime e sono numericamente più degli uomini, secondo quanto apprendiamo dalle guide ambientali escursionistiche, dai gestori di strutture di accoglienza e da chi progetta itinerari in Italia.

 

Camminare è tuttora una cura di benessere a km 0 perché accessibile da molti punti di vista: basta aprire la porta di casa; non occorre pagare qualcuno e si può fare nei ritagli di tempo permettendo a noi donne divise tra flessibilità e multitasking di trovare uno spazio tutto per noi.

 

"Cammina, racconta, fiorisci", per me è così: camminare è un processo che porta a una maggiore capacità di uscire da noi stessi ed esprimerci e nell'incontro, camminando, siamo aperti a un autentico racconto autobiografico che agevola, a sua volta, il riscoprire i nostri talenti. Le persone camminano tanto quanto le loro testimonianze.

 

Nella community Ragazze in gamba, i circa 2.000 post al mese sono 2.000 motivi per uscire dalla propria zona di comfort, dalla sedentarietà, per un gesto semplice ma in linea con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile!

 

Rispetto a quanto detto c'è diversità tra camminare come routine oppure nel tempo libero o ancora nelle esperienze come momento di lunga percorrenza, (ovvero cammini di almeno 6 giorni che si possono fare in italia e all'estero): a questi ultimi le persone attribuiscono spesso il contesto ideale per la ricerca di sé e di senso della vita. Il cammino dona tempo per concentrarsi e ricalibrare il proprio passo nel mondo.

 

In che modo le donne "imparano" a camminare?

Le donne si orientano verso due modi di mettersi in cammino: 

  1. Camminando insieme: le donne cercano compagne di camminata per unire dialogo e incontro, oltre al camminare. La pandemia ha tirato fuori un bisogno di condividere e stare insieme di fronte alle fragilità della vita. Camminando si parla e ci si confronta rendendo queste esperienze trasformative. Si parla dei problemi importanti come la perdita di una persona cara, la perdita o cambio di lavoro, fine di una relazione sentimentale o di quando si prova un senso di disorientamento esistenziale. 
  2. camminando da sole: questa tendenza in lieve aumento fa pensare a un modo per dimostrare a noi stesse che sappiamo affrontare il mondo senza bisogno di contare solo su altri rispetto a noi stesse. Camminare da sole disinnesca cliché e stereotipi di genere, è una rappresentazione di empowerment ed emancipazione che esercita fascino. Che poi davvero sole non si resta a lungo: nei percorsi si incontrano altri pellegrini e si fa amicizia.

 

C'è un'età giusta per camminare?

Non esiste un'età più adatta, si è Ragazze in gamba a tutte le età: nella nostra community ci sono adolescenti che chiedono info e consigli così come ultraottantenni in grado di compiere cammini piuttosto impegnativi. 

 

 

3 cose da sapere prima di iniziare a camminare?

  1. Bisogna sapere il perché lo si vuol fare. Camminare è faticoso e impegnativo, mette alla prova la resistenza se si scelgono percorsi lunghi ed è per questo che dobbiamo aver presente il motivo per cui lo facciamo. È bene fare un'indagine interiore per capire cosa ci spinge. Se è per emulazione dai social o per imitazione (spesso è così) forse quella risposta dovrebbe farci rinunciare. Questo desiderio deve partire da noi, altrimenti non sorprendiamoci di non essere soddisfatte: esistono counselor di viaggio che si mettono a disposizione per aiutare chi deve intraprendere un viaggio a piedi a comprendere la propria spinta interiore. 
  2. Bisogna sapere se la scelta del percorso è giusta per noi. Consideriamo i parametri del cammino, la lunghezza delle tappe, il grado di difficoltà in base alla nostra preparazione fisica. Approfondiamo questi aspetti prima di partire con altri camminatori, per evitare brutte esperienze.
  3. Fare un ottimo zaino. Lo zaino è la nostra casa: deve contenere il necessario, ma niente di più. L'arte di fare lo zaino rappresenta la ricerca di essenza e la capacità di selezionare solo ciò che occorre. Si tratta di un'esperienza metaforicamente importante per la vita: lo zaino è metafora del carico mentale che ogni donna porta sulle sue spalle. Che sia il nostro zaino leggero, ma con ciò che occorre (consultando i camminatori più esperti).
    A tal proposito scrissi questa poesia tempo fa:

 

Certi giorni il mio unico desiderio 

è di non averne nessuno

e partire per un lungo viaggio 

senza altro bagaglio che una piccola borsa. 

Perché tutto entri in una piccola borsa 

serve soltanto un talento, quello di bastarsi.

 

Com'è nata la Rete Nazionale delle donne in cammino?

Innanzitutto mi sono resa conto che noi donne siamo portatrici sane di una capacità di narrazione suggestiva ed emozionale rispetto ai cammini. Senza questo fuoco narrativo non vedremmo tale successo dei cammini.

 

Ho voluto così creare una cassa di risonanza per far sì che ci fosse un canale di comunicazione e incontro per le donne che si appassionano al cammino in Italia, nella natura come in città.
Attraverso la community Ragazze in gamba si incontrano 121 mila persone (tra cui anche uomini) per una trasmissione costante di motivazione a mettersi in cammino alla scoperta del nostri patrimoni a piedi.

 

Ragazze in gamba, che community è oggi e come si aderisce?

È un organismo vivente dove le utenti hanno una gran voglia di raccontare la propria esperienza di donna in cammino. Questo ha portato al format "Cammini in gamba", che propone itinerari a partire dalle sensibilità che la community ha manifestato sui percorsi di esplorazione della natura e del proprio vissuto.

 

La community è reattiva e vuole giocare. Tra le attività che abbiamo proposto agli iscritti c'è l'Alfabeto del camminare: una lettera al giorno, le persone hanno espresso sui social concetti a loro cari legati al cammino. Questo progetto diventerà presto un ebook per le nostre camminatrici.

 

Un'altra proposta molto apprezzata è "Caro cammino ti scrivo...": le utenti scrivono un pensiero dedicato al percorso che vogliono intraprendere e lasciano il bigliettino in un punto a piacere dell'itinerario. Questo sarà casualmente trovato da altri camminatori che, postando il pensiero, chiuderanno il cerchio di questa attività e delle trame che tra persone si possono tessere attraverso il cammino. 

 

Aderire alla nostra community è semplice: basta cercare su facebook Ragazze in gamba, esistono anche community regionali e in occasione di Bergamo e Brescia città della cultura 2023 presentiamo a Fa' la cosa giusta il la Via delle Sorelle.
In cantiere ci sono ancora altri sfidanti progetti.

 

Chi fosse interessato può raggiungerci ai seguenti contatti:

 

 

Ilaria Canali è presente a Fa' la cosa giusta!
sabato 25 marzo alle ore 17.00 ed è relatrice nell'incontro Cammini al femminile.