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Oli abbronzanti naturali: quali sono e come usarli

Sta per arrivare la bella stagione e tutti quanti vorremmo presentarci già con una pelle ambrata, un incarnato che abbia potuto captare i primi raggi solari e che ci faccia dimenticare il pallore ceruleo invernale.

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©Foto di cottonbro studio da Pexels

I prodotti abbronzanti iniziano a comparire sugli scaffali delle erboristerie, farmacie e nelle rivendite comuni. E’ importante fare attenzione a selezionare la giusta linea, compatibile con la propria pelle e in grado di garantire la corretta protezione contro i raggi UV, nocivi per la salute dell’epidermide.

 

Uso degli olii come acceleratori dell'abbronzatura


Spesso nella stagione ancora mite si da spazio agli olii solari abbronzanti, che oltre ad idratare in profondità la pelle che si spoglia dagli indumenti pesanti dell’inverno, presentano in molti casi un SPF basso e un captatore che svolge funzione acceleratrice d’abbronzatura. Alcuni presentano anche effetto autoabbronzante grazie alla presenza di un componente, il diidrossiacetone (DHA). Un composto che può essere ottenuto anche da fonti naturali come barbabietole e zucchero di canna. Il funzionamento dell’olio abbronzante si basa sulla reazione chimica tra il DHA e gli amminoacidi presenti nello strato più esterno della pelle, formando pigmenti chiamati melanoidine, che assorbono specifiche lunghezze d’onda e, appaiono di colore marrone, fornendo alla pelle un aspetto abbronzato.

Può essere un buon metodo per preparare la pelle all’abbronzatura estiva, aiuta a prevenire le scottature, a richiamare la melanina in superficie e ad avviare il processo di abbronzatura con gradualità.
Questi olii stimolano e accelerano la creazione di questo pigmento naturale che svolge la funzione di mezzo di difesa contro i raggi solari.

Gli acceleratori agiscono in due modi:

  • stimolano la melanina presente nella pelle velocizzandone la sua “maturazione” più rapidamente e questo anche quando ci si espone al sole;
  • durante l'esposizione facilitano l'aumento della melanina agendo sul processo biologico alla base della sua formazione.

Gli olii abbronzanti che intensificano l'abbronzatura devono iniziare ad essere utilizzati prima dell'esposizione al sole e, durante il periodo di esposizione, con un SPF adatto al proprio fototipo, per ottenere un'abbronzatura perfetta ma, soprattutto, rapida e protetta.

Gli olii abbronzanti, oltre ai principi attivi che stimolano la produzione di melanina, contengono generalmente una varietà di vitamine e nutrienti. 

  • vitamina E;
  • vitamina A;
  • vitamina B5;

Queste vitamine e nutrienti aiutano a fornire un approccio più equilibrato e possono aiutare a mantenere la pelle idratata, contrastando l’inaridimento dell’epidermide e prolungano l’abbronzatura.

 

 

Benefici per la pelle degli olii abbronzanti

 

Come già anticipato, gli olii abbronzanti possiedono proprietà eudermiche molto efficaci. In quanto olii vegetali sono particolarmente idratanti, vengono veicolati in profondità e riescono ad elasticizzare la pelle, a contrastare l’inaridimento dovuto ai raggi solari e a mantenere l’abbronzatura per tempi più prolungati.
Queste loro proprietà sono dovute alle vitamine contenute:

  • Vitamina E: si tratta di un gruppo di composti liposolubili, tra i quali i tocoferoli. Svolge azione antiossidante: la vitamina E disattiva i radicali liberi donando loro un atomo di idrogeno, indebolendo così la loro carica dannosa; inoltre essendo liposubile viene incorporata nelle membrane cellulari e non viene dispersa. La vitamina E è contenuta nei frutti oleosi come olive, arachidi, mandorle, noci, mais, grano, semi di girasole, semi di soja.
  • Vitamina A: si tratta di una vitamina essenziale per le cellule epiteliali, protegge la pelle dai danni dei raggi solari e svolge azione antiossidante. La vitamina A è conosciuta anche come retinolo, l’alcol in forma esterificata che la contraddistingue. I precursori del retinolo sono i beta-caroteni: grazie ad un enzima, ogni molecola di beta carotene elaborata, porta a ricavare 2 unità di vitamina A. I precursori della vitamina A utili per gli olii abbronzanti sono contenuti nel mango, nelle carote, nella papaia, nelle olive.
  • Vitamina B5: conosciuta anche come acido pantotenico, è una vitamina liposulibile a basso peso molecolare, quindi in grado di penetrare nell’epidermide. Possiede proprietà idratanti, poichè attira e trattiene le molecole d’acqua, lenitive, in quanto aiuta ad alleviare rossori, e riparatrici, poichè coadiuva il processo di rigenerazione cellulare e di riparazione della funzione di barriera della pelle. E’ presente nell’avocado, nei semi di girasole.

 

 

I nutrienti degli olii


Anche l’alimentazione può aiutare a facilitare una corretta pigmentazione della pelle e quindi un’abbronzatura più intensa, uniforme e duratura.

Alcuni olii possono essere utilizzati anche “dall’interno” come 

  • l’olio di carota, generalmente racchiuso in opercoli vegetali. Ricco di betacarotene, acidi grassi, vitamine B, C ed E
  • l’olio di germe di grano, ricco di acidi grassi essenziali, steroli, vitamine B e C, vitamina E; contrasta lo stress ossidativo dei radicali liberi.
  • l’olio d’oliva extravergine, fonte di vitamina E, vitamina A, sali minerali come il ferro, polifenoli, quali l’oleuropeina e l’idrossitirosolo, dalle spiccate proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, 

Per favorire l’abbronzatura è possibile ricorrere anche a estratti vegetali, e succhi ricchi di vitamine e carotenoidi, come per esempio il succo realizzato dalle bacche di Goji, dalle proprietà antiossidanti.

 

 

Quali sono gli olii naturali

 

Gli olii vegetali maggiormente impiegati nella fitocosmesi per le linee solari sono:

  • olio di cocco: si distingue per la fusione piuttosto rapida, che avviene intorno ai 24°C, mentre il suo punto di solidificazione si registra intorno ai 15-20° C. L'olio di cocco espleta la propria azione lenitiva ed emolliente donando elasticità e tono alla pelle arida; viene usato in cosmetologia per la preparazione di creme e saponi.  Possiede inoltre spiccate proprietà antivirali, antimicrobiche, e antifungine, grazie alla presenza di acido laurico.
  • olio d’oliva: negli olii solari viene spesso utilizzato nella formulazione insaponificabile, la parte più preziosa e cosmeticamente rilevante dell'olio di oliva. Si presenta come un liquido poco viscoso, dal colore giallo pallido. Grazie alla sua affinità con il sebo cutaneo l'insaponificabile d'olivo possiede spiccate proprietà emollienti e sebo-restitutive. Stimola i processi riparativi di derma ed epidermide. Si assorbe facilmente e migliora la sensorialità dei prodotti in cui è inserito.
  • olio di jojoba: prodotto dai semi di jojoba, presenta una consistenza molto corposa. Possiede la stessa struttura molecolare del sebo della pelle e questa caratteristica spiega molti dei suoi effetti protettivi per l’epidermide. Ricco di Vitamina E, B2 e B3 e minerali, lenisce problematiche come psoriasi, pelle secca e desquamazioni, prurito ed eczemi. Penetra velocemente, non unge. Nell’industria fitocosmetica è utilizzato per attenuare le rughe del viso e del collo, svolge un’azione idratante ed emolliente, utile in caso di pelle secca e screpolata. Combatte i processi di invecchiamento dell'elastina e del collagene, 
  • olio di fico d’india: ottenuto dalla prima spremitura a freddo, possiede qualità antiossidanti, idratanti, rigeneranti e cicatrizzanti. L’olio di fico d’india è ricco di vitamina E e Omega 6 per contrastare l’invecchiamento cutaneo e le rughe. Possiede anche proprietà antinfiammatorie, e lenitive. Oltre agli acidi grassi soprattutto l’acido linolenico, contiene anche un’importante quantità di polifenoli, antiossidanti che aiutano la pelle a rimanere elastica.
  • oleolito di carota è uno degli alimenti per la pelle più ricchi di betacarotene. I caroteni sono un complesso di antiossidanti molto efficaci nella prevenzione dell’invecchiamento e degenerazione delle cellule della pelle e nella sua protezione generale. Previene l’invecchiamento cutaneo causato dell’effetto dei raggi UV sulla cute, che si realizza nello specifico con la sua funzione fotoprotettiva. Non sostituiste i prodotti per la schermatura solare, ma prepara la pelle all’esposizione solare. Contiene vitamina C attivagtrice della produzione e della sintesi del collagene. L’oleolito di carota ha la capacità di apportare alla pelle secca i componenti lipidici di cui necessita e di regalarle una speciale luminosità grazie alla sua naturale pigmentazione. E’ ideale anche per trattare la pelle arrossata, la pelle fragile con la sua azione rigenerante.

 

Precauzioni nell'uso degli olii abbronzanti

 

É importante proteggersi dal sole anche per coloro che hanno una pelle ambrata, e che generalmente non si scottano, perchè i danni dei raggi UV possono essere davvero pericolosi.

Generalmente chi sceglie un olio abbronzante, rispetto ad una crema o un latte solare, ama particolarmente la tintarella e raggiungere alti gradi di intensità di abbronzatura. In commercio esistono prodotti solari di ottima qualità con fattori di protezione (SPF) efficaci. Anche gli olii abbronzanti contengono SPF, da 6 a 15 adatti alle pelli che vantano un fototipo scuro.

Per le pelli chiare è consigliabile una crema con SPF alto, da 30 a 50.

Cerchiamo di capire meglio cosa si intende per SPF:
è un valore numerico che misura la capacità protettiva del prodotto verso i raggi UVB. L’SPF è definito come il rapporto tra la Minima Dose Eritematogena (MED) della zona protetta dal prodotto e la Minima Dose Eritematogena della zona non protetta dello stesso soggetto.Il fattore di protezione è molto importante: quanto più è alto, tanto maggiore sarà la quantità di raggi UV necessaria per indurre un eritema sulla pelle protetta. Un prodotto con SPF 30 significa che la dose di UV necessaria per sviluppare un eritema con la protezione è 30 volte superiore all’assenza di protezione.  

Attenzione a chi utilizza invece solo la crema o l’olio autoabbronzante, senza acceleratore di abbronzatura e protezione solare! L’effetto abbronzato è solo un effetto appunto, la melanina non ha interagito in questo processo e quindi non ha attivato difese sulla pelle contro i raggi nocivi. Esporsi al sole quindi senza protezione pensando di non scottarsi perchè si ha già un colorito abbronzato è un errore concettuale.