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6 idee per un Natale sostenibile

Cerchiamo di rendere il Natale un momento in cui l'attenzione sull'ambiente rimanga accesa, come le tante lucine che illuminano le città.

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©Anna Ivanova

Un Natale senza consumismo

Natale: tutti pare debbanoconformarsi ed adattarsi all'atmosfera fatta di luci, musiche tradizionali, corse ai regali, consumismo, frenesia, ma anche magia, soprattutto per i bambini.

Pare che in questo periodo si perda un po' il senso della misura da un lato, dall'altro forse c’è l’esigenza di riassaporare il senso degli affetti, della gratitudine, dell’augurio sincero di un mondo fatto di buoni propositi.

Perché tra questi buoni propositi non introdurre anche un po’ più di attenzione all'ambiente e al mondo che ci circonda con un occhio particolare alla sostenibilità che può rendere ancora più prezioso il periodo natalizio, fatto di regali, pranzi, cene, addobbi, luci?

 

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1- L’Albero di Natale

Molti optano ormai per l'albero finto, che al termine delle feste viene smontato e riposto in soffitta e può essere riutilizzato sine die.

Altri invece non rinunciano al pino vero, che con il suo profumo rinforza l'atmosfera natalizia..

Coloro che proprio non possono rinunciare a questa scelta hanno la possibilità di selezionare dei pini di provenienza certificata FSC, Forest Stewardship Council.

Si tratta di un’organizzazione che certifica la gestione responsabile dei boschi e la relativa filiera.

Quindi alberi con radici, che possano essere poi reinseriti nell'ambiente per continuare il loro ciclo vitale.

Esistono poi particolari soluzioni, che necessitano di una ricerca più accurata e sicuramente un po' più dispendiosa: a seguito di alcuni eventi climatici che hanno danneggiato abeti e pini montani nel nord Italia, è possibile contribuire all’opera di ripiantumazione acquistando le punte degli alberi che devono essere messi in sicurezza o sostituiti; è un modo per essere vicini a zone isolate, colpite gravemente dal maltempo e che necessitano dell’aiuto di tutti.

 

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2- Per i tuoi regali solo packaging riciclato

Incartare i regali di Natale è l’attività più divertente e perché non farlo utilizzando materiali ecosostenibili?

Carta di giornale, magari ricolorata e personalizzata, con elementi decorativi naturali come pigne, pezzetti di cannella, fette d’arancia essiccate possono essere un modo per risparmiare, rendere unica la realizzazione, riciclare carta “povera” e di facile reperibilità a cui dare una seconda vita, senza alimentare invece il consumo di carta raffinata.

Cordini, rafia, per completare il confezionamento senza l’impiego di nastri e fiocchi di plastica sarà un ulteriore tocco di stile green.

Il packaging ecologico sta diventando una moda: vengono organizzati corsi e tutorial online con tantissime idee su come piegare la carta, tingerla e quali elementi decorativi utilizzare, per creare delle vere e proprie opere d'arte, quasi un peccato poi scartare il regalo.

 

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3- Regali tech sì ma rigenerati

Spesso in questa occasione vengono regalati "device" utili e di nuova generazione: telefoni cellulari, computer portatili, supporti per la musica.

Esistono piccole aziende start-up che stanno dando largo spazio alla rigenerazione di prodotti usati, che possono essere riportati a nuova vita e aggiornati per essere riemessi sul mercato.

Vengono definititi “device ricondizionati”, sono muniti di garanzia, e possono essere acquistati su siti specializzati.

Questa scelta aiuta a riciclare un gran numero di strumentazioni scartate e cambiate dai maniaci dell’ultimo modello e a proteggere l’ambiente da dispersioni altamente inquinanti.

Si possono così acquistare smartphone o laptop perfettamente funzionanti a prezzi davvero convenienti in modalità green!

 

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4- Cosmetici solidi

prodotti per la cura della persona di nuova generazione incoraggiano la totale soppressione del packaging in plastica,: il formato solido è il formato d'elezione per evitare inutili sprechi.

Shampoo, sapone realizzati con prodotti naturali e oli vegetali, completamente plastic free, possono rappresentare idee per le strenne natalizie che aiutano a far conoscere questo nuovo genere di fitocosmetica, e a divulgare il messaggio che si può iniziare a vivere senza plastica.

Il circolo virtuoso che ruota attorno a questi prodotti solidi compatti è davvero strutturato: riduzione dei costi, maggiori quantitativi trasportati, facilità di stoccaggio, oltre all’eliminazione di uno dei più grossi problemi del nostro pianeta.

 

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5- Abbigliamento in tessuto rigenerato

Ma lo sapete che esistono anche i maglioni rigenerati? Piccole aziende artigianali hanno pensato di recuperare indumenti lavorati a maglia, disfarli, rimatassare la lana o il cachemire impiegato, sanificarli, ammorbidirli e rilavorarli con nuove fattezze.

Sono indumenti di maglieria a tutti gli effetti nuovi, ma anch’essi ricondizionati. Si tratta di prodotti di alta qualità, certificati green, che aiutano a contrastare il consumo smodato, e promuovono la politica del "no waste" anche nel settore dell'abbigliamento.

Una nuova vita ai tessuti, cruelty free, senza sfruttamento di animali programmato, riqualificando maglioni o similari che se gettati avrebbero dovuto essere smaltiti nell’ambiente.
 

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6- Giocattoli naturali

Il Natale e la sua magia è dei bambini, che con la loro fantasia contagiano anche gli adulti.

Il giocattolo è il regalo più agognato ed esistono negozi specializzati nella vendita di giocattoli realizzati in legno o in ogni caso in fibre naturali, dove la plastica è totalmente bandita.

Spesso sono giochi che sollecitano la creatività e la manualità. Sono realizzati con materiali atossici, riciclati e di facile utilizzo.

Sicuramente hanno un costo superiore al giochino in plastica, ma sono un investimento nel tempo perché resistenti, didattici e amici dell’ambiente.

Difficilmente con gli anni verranno gettati, spesso possono essere riciclati, regalati ad altri bimbi o portati presso gli asili infantili per arricchire il patrimonio ludico.