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Piante balsamiche italiane: rimedi naturali contro naso chiuso e tosse

Le piante balsamiche italiane sono da sempre usate per liberare le vie aeree, grazie alla loro azione fluidificante, antisettica e decongestionante sulle vie respiratorie.

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Proprietà delle piante balsamiche


Le piante balsamiche sono specie officinali caratterizzate da un elevato contenuto di oli essenziali con proprietà espettorante e antisettica.

Molte specie sono diffuse nel nostro territorio e, tra le più note piante balsamiche italiane troviamo:

  • eucalipto;
  • timo;
  • rosmarino;
  • pino silvestre;
  • pino mugo;
  • abete bianco.

Si tratta di piante che appartengono da tempi alla tradizione erboristica italiana e che conservano un ruolo importante nei rimedi domestici contro raffreddore, tosse e congestione nasale.

L’eucalipto (Eucalyptus globulus), ad esempio, è tra le piante più utilizzate per l'attività mucolitica, espettorante e antimicrobica. L'uso di questa pianta favorisce la fluidificazione del muco, migliora la ventilazione e svolge un’azione rinfrescante e decongestionante sulle mucose respiratorie, motivo per cui è spesso consigliato nei casi di raffreddore, sinusite e tosse produttiva.

Anche il timo, specialmente il timo volgare e il timo serpillo (Thymus vulgaris e Thymus serpyllum) ha attività antisettica e antivirale, aiuta l’espettorazione e migliora la funzionalità bronchiale, dunque è utile sia nelle prime fasi del raffreddore sia durante la tosse persistente legata a muco stagnante.

Altra pianta balsamica italiana è il rosmarino (Rosmarinus officinalis) ricco di olio essenziale dall'azione tonica, decongestionante e antinfiammatoria.

Infine, i pini e gli abeti delle nostre montagne come il pino silvestre (Pinus sylvestris), il pino mugo (Pinus mugo) e l’abete bianco (Abies alba) sono ricchi di essenze balsamiche naturali. Le gemme sono tradizionalmente usate per sciroppi casalinghi e decotti espettoranti, mentre gli oli essenziali ottenuti dagli aghi esercitano una forte attività decongestionante e antisettica, particolarmente efficace nelle affezioni delle alte vie respiratorie.

 

Preparazioni e inalazioni

Le piante balsamiche possono essere utilizzate in diverse forme,a cominciare dagli infusi caldi, utili per fluidificare il muco e calmare l’irritazione della gola.

L’infuso non contiene le stesse quantità di oli essenziali che si ottengono dalle distillazioni, ma è comunque utile nelle forme lievi di congestione.

Le inalazioni di vapore, o suffumigi, si fanno invece disperdendo in acqua calda una o due gocce di olio essenziale di eucalipto, timo o pino mugo e sono utili per fluidificare il muco e per la loro azione antisettica, che contribuisce a ridurre la carica microbica nelle prime vie respiratorie.

Gli oli essenziali possono essere utilizzati anche in diffusione ambientale, soprattutto in caso di aria stagnante o ambienti poco ventilati. Diffondere eucalipto, pino silvestre o timo aiuta a migliorare la qualità dell’aria, sostenendo il benessere delle mucose e favorendo una respirazione più libera durante la notte.

Un'altra forma tradizionale è l’uso degli unguenti balsamici, preparati con una base grassa come burro di karité o olio di cocco fusi con cera d'api e miscelati con piccole quantità di oli essenziali. Applicati sul petto o sulla schiena, rilasciano lentamente le sostanze aromatiche e producono un piacevole effetto riscaldante che aiuta a ridurre la sensazione di oppressione toracica.

Infine, con le pigne immature di pino mugo o abete, raccolte all’inizio dell’estate e lasciate macerare con lo zucchero, si preparano degli sciroppi casalinghi contro mal di gola e altri sintomi influenzali.

 

Rimedi tradizionali

La tradizione italiana dell’uso delle piante balsamiche è ricchissima di rimedi che hanno accompagnato generazioni. Molte preparazioni hanno radici popolari ma sono oggi supportate dalle conoscenze della fitoterapia: il timo in tisana come espettorante nelle bronchiti leggere, l’eucalipto per la congestione nasale, il rosmarino per la sua azione tonica sul respiro, gli sciroppi di gemme per la tosse ostinata.

Nelle zone di montagna, il pino mugo e l’abete bianco erano considerati veri e propri alberi medicamentosi: oltre che per preparare sciroppi, le gemme venivano bollite lentamente per ottenere decotti concentrati, mentre gli aghi venivano utilizzati per bagni balsamici.

Anche l’origano selvatico e la santoreggia, altre due piante aromatiche della flora mediterranea, erano spesso aggiunti alle tisane invernali per potenziare l’effetto antisettico. 

Tutte queste piante balsamiche sono utili per eliminare il muco, calmare l’infiammazione e sostenere le vie respiratorie superiori.