Rosmarino: il tonico invernale per memoria e digestione
Il rosmarino è una pianta aromatica mediterranea usata in erboristeria come tonico naturale per sostenere memoria, energia e digestione, oltre che come balsamico per le vie aeree
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Proprietà del rosmarino
Il rosmarino (Rosmarinus officinalis o Salvia rosmarinus) è una pianta aromatica perenne della famiglia delle Lamiaceae, diffusa in tutto il Mediterraneo e utilizzata da secoli sia in cucina sia come rimedio erboristico.
I suoi componenti attivi si concentrano nelle foglie e nelle sommità fiorite, ricche di olio essenziale, responsabile del profumo intenso e delle sue proprietà del rosmarino.
Il rosmarino è una pianta con attività:
- antiossidante;
- antinfiammatoria;
- antibatterica;
- tonica;
- digestiva;
- balsamica.
In particolare, gli infusi e gli estratti di rosmarino vengono adoperati contro gli stati infiammatori, per proteggere le cellule dallo stress ossidativo e per il suo effetto neuroprotettivo.
Inoltre, la pianta e l'olio essenziale di rosmarino hanno azione antisettica ed espettorante, motivo per cui vengono adoperati per contrastare sintomi influenzali come mal di gola, raffreddore, tosse.
Il rosmarino viene anche utilizzato come tonico generale, per migliorare la vitalità, sostenere l’umore e contrastare la sensazione di lentezza fisica e mentale tipica dei mesi freddi.
Infine, si tratta di un rimedio digestivo particolarmente adatto all’inverno, quando si tende a essere meno attivi e più appesantiti dopo i pasti.
Azione tonica e digestiva
Il rosmarino è definito come pianta tonica perché stimola la circolazione e migliora l’irrorazione sanguigna periferica e cerebrale. Per questo il rosmarino è tradizionalmente utilizzato come supporto naturale nei periodi di studio o lavoro intensi, per combattere la stanchezza fisica e mentale e favorire memoria, attenzione e concentrazione.
L’aroma del rosmarino ha effetti anche sull’umore, con un'azione stimolante che aiuta ad aumentare vitalità ed energia.
Le proprietà toniche del rosmarino possono essere sfruttate anche per contrastare la spossatezza che accompagna nelle giornate invernali, quando l'assenza di sole e la poca luce possono portare a sentirsi giù di tono o di cattivo umore.
Per quanto riguarda invece le proprietà digestive, il rosmarino ha un’azione colagoga e coleretica, aiuta cioè sia la produzione sia il flusso della bile, favorendo la digestione dei grassi la sensazione di leggerezza dopo i pasti.
A questo scopo si può ricorrere a infusi di rosmarino da assumere dopo i pasti, per combattere gonfiore addominale e senso di pesantezza, sintomi di una digestione lenta.
L'attività antiossidante del rosmarino contribuisce inoltre a proteggere le cellule epatiche dallo stress ossidativo, proprietà utile in inverno, quando l'alimentazione è più ricca e si tende a fare meno movimento.
Modi d’uso e curiosità
Il rosmarino può essere utilizzato in infusione oppure sotto forma di tintura madre e olio essenziale.
La tisana di rosmarino si prepara con un cucchiaino di foglie essiccate in infusione in una tazza d'acqua ed è utile per favorire la digestione o come tonico generale.
L’olio essenziale di rosmarino viene invece utilizzato in aromaterapia per migliorare concentrazione e respirazione, aggiungendone poche gocce nel diffusore. In alternativa, l'essenza di rosmarino può essere usata per preparare oli e unguenti da applicare sul petto o sull'addome, sia in caso di affezioni respiratorie sia per migliorare la digestione.
La tintura madre di rosmarino, invece, si assume diluendone 30-50 gocce in poca acqua, da una a tre volte al giorno.
In erboristeria è possibile trovare anche estratti secchi o fluidi titolati, utilizzati soprattutto per sostenere digestione e fegato. Il dosaggio varia a seconda del prodotto, ma solitamente si assumono poche gocce di estratto diluite in acqua prima dei pasti o compresse di estratto secco standardizzato.
La sua azione stimolante sulla circolazione, rende il rosmarino un rimedio anche per riscaldare durante i mesi freddi, per contrastare le tensioni muscolari e per favorire la crescita dei capelli o contrastarne la caduta. A questo scopo lo si utilizza esternamente, sotto forma di infuso oppure adoperando l'olio essenziale diluito in olio o in gel di aloe vera si utilizzano per bagni, pediluvi, massaggi e frizioni del cuoio capelluto.
L’uso interno è sconsigliato in gravidanza, allattamento, epilessia e in presenza di disturbi gastrointestinali severi, mentre l’olio essenziale non deve essere ingerito.
Una curiosità sul rosmarino è il suo legame con la memoria e la lucidità: già nell’Antica Grecia veniva usato per lo studio studio e in epoca rinascimentale si consigliava di tenere rametti di rosmarino vicino al luogo di lavoro.