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Anche Dolce & Gabbana dice addio alle pellicce

Svolta fur-free per Dolce & Gabbana. Il marchio, fondato a Milano nel 1985, ha comunicato ufficialmente che dal 2022 rinuncerà all'uso della pelliccia animale in tutte le sue collezioni, facendo eco alle scelte compiute da numerosi, celebri stilisti internazionali negli ultimi anni.

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Credit foto
©fashionstock / 123rf.com

Per Domenico Dolce e Stefano Gabbana, il 2022 inizia con un proposito in chiave etica: basta pellicce in tutte le collezioni del marchio. La decisione, già annunciata prima della recente sfilata della linea uomo, è ora ufficiale e si aggiunge alle scelte, già compiute da molti celebri colleghi del fashion, verso una moda cruelty-free, più sostenibile e consapevole.

 

Svolta fur-free per Dolce&Gabbana

Come si legge in una nota diffusa dalla casa di moda, “Dolce&Gabbana ha scelto di dismettere l'uso della pelliccia animale in tutte le sue Collezioni a partire dal 2022".

Una svolta che, secondo quanto dichiarato dallo stesso brand, è supportata dalla Humane Society of the United States e dalla Humane Society International, in conformità con le indicazioni della Fur Free Alliance.

La maison ha annunciato, inoltre, che continuerà a collaborare con i maestri pellicciai, “depositari di conoscenze e abilità specifiche dal valore aggiunto irrinunciabile”, nell'ottica di tutelarne, preservarne  e tramandarne la professionalità. Gli artigiani saranno coinvolti nella realizzazione di capi e accessori in eco-pelliccia, a partire da materiali riciclati e riciclabili.
 

Un futuro più sostenibile

"Dolce&Gabbana sta lavorando a un futuro più sostenibile, nel quale l'uso della pelliccia animale non può essere contemplato” ha dichiarato Fedele Usai, Group Communication & Marketing Officer di Dolce&Gabbana.

L'intero sistema moda ha una responsabilità sociale importante che deve essere promossa e incoraggiata: integreremo nelle nostre collezioni materiali innovativi e processi di produzione rispettosi dell'ambiente, salvaguardando allo stesso tempo i posti di lavoro e le professionalità che rischiavano di estinguersi".
 

Dolce & Gabbana in buona compagnia

Dolce & Gabbana non è il primo marchio ad avere abbandonato la pelliccia per le sue creazioni. Sin dal suo debutto nel 2001, la designer Stella McCartney aveva comunicato la sua visione etica, rifiutando l'utilizzo di pellicce animali in favore di materiali sostenibili ed ecologici.

Nel corso degli anni, una lunga scia di stilisti - da Calvin Klein a Giorgio Armani, da Tommy Hilfiger a Ralph Lauren, da Elisabetta Franchi a Hugo Boss, a Prada - ne hanno seguito le orme. Nel 2017 è stata la maison Gucci ad annunciare che non avrebbe più prodotto pellicce animali a partire dal 2018, seguita l'anno successivo da Donatella Versace.

Il 24 settembre 2021, il gruppo Kering ha annunciato che nessuna della maison del gruppo (Balenciaga, Bottega Veneta, Alexander McQueen, Brioni e Saint Laurent) utilizzerà più pellicce animali a partire dalle collezioni Autunno 2022: un bel segnale per tutti quei brand che ancora esitano a compiere una vera e propria svolta cruelty free.
 

Fur Free Alliance, che cos'è

La Fur Free Alliance è una coalizione internazionale nata allo scopo di porre fine allo sfruttamento e all'uccisione di animali da pelliccia.

E' composta da oltre cinquanta organizzazioni per la protezione degli animali, con sede in più di trentacinque Paesi in tutto il mondo, che si battono quotidianamente per raggiungere l'obiettivo, focalizzandosi su tre aree sinergiche:

  • A livello politico, si concentra sull'espansione dei divieti di produzione nazionali al fine di diminuire l'offerta.
  • A livello aziendale, opera per la promozione del programma Fur Free Retailer e sulle campagne aziendali al fine di ridurre la domanda.
  • A livello di consumatore, mira a sensibilizzare in merito alle questioni relative al benessere e allo sfruttamento degli animali.