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Autunno e muta del pelo: come supportare il gatto con fitonutrienti

Nei cambi di stagione anche gli amici a quattro zampe vivono il "cambio armadio": la muta del pelo per adattarsi alle diverse condizioni atmosferiche. I gatti sono particolarmente sensibili a questo processo, a causa del grooming che porta a ingerire gli accumuli di pelo morto, quindi necessitano di maggiore attenzione rispetto al cane.

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©Foto di bojanstory su iStock

 

La muta stagionale nei gatti

Primavera e autunno vedono il cambiamento del pelo del gatto, la muta, come risposta adattiva alla variazione delle temperature e della luce: il pelo estivo viene sostituito da uno invernale più folto in autunno e da uno più leggero in primavera. 
La variante ambientale, se il gatto vive in casa o all'aperto influisce a sua volta. Durante la muta primaverile, quando il gatto perde il suo mantello invernale pesante per un pelo più leggero e, in autunno, per sostituire il pelo estivo con un cappotto invernale più folto e caldo se il gatto  vive principalmente in casa, la muta può risultare meno definita e maggiormente prolungata, perchè sottoposto a luce e temperatura costante di natura artificiale.
Infatti la muta è una reazione che risponde all'alternanza della luce solare e delle temperature, un processo di adattamento alle condizioni climatiche.

 

Disturbi comuni

Di fronte ad una perdita fisiologica, se si notano chiazze senza pelo, è necessario consultare il veterinario per escludere la presenza di  parassiti, allergie o altre patologie cutanee.

Generalmente i gatti attivano il cosiddetto selfgrooming, si leccano costantemente e nel periodo di muta, se il pelo non viene curato, può scatenare effetti indesiderati, come i boli di pelo che possono diventare pericolosi per il gatto: piccole masse di pelo che vanno ad accumularsi all’interno dello stomaco.

La lingua del gatto è ruvida e raccoglie la peluria morta ed eventuali detriti quando si lecca e  il tutto viene quasi completamente ingerito, accumulandosi nei vari tratti del sistema gastroenterico, sotto forma di “boli”.
L'iter fisiologico prevede che i boli giungano nell’apparato digerente per essere inglobati ed espulsi attraverso le feci, oppure rimessi in caso di vomito, ma non sempre funziona in questo modo.

Può accadere che il deposito di peli si accumuli nel tratto gastrointestinale creando vari fastidi.
I sintomi più comuni che indicano presenza di boli pericolosi sono:

  • raucedine,
  • tosse secca,
  • difficoltà a respirare, a causa dell’ostruzione del canale respiratorio;
  • conati di vomito, con l’intento di espellere i peli accumulati;
  • apatia e inappetenza, date da coliche;
  • stipsi e dolore oppure diarrea;
  • alito maleodorante, dovuto alla difficoltà digestiva.

 

Le conseguenze di boli non espulsi possono portare a iperproduzione di acido cloridrico, anche se il pelo non è digeribile, con rischio di gastrite o ulcere, stomatiti e carie dentali dovuti all’eccesso di acidità.
Se i boli di pelo superano lo stomaco e arrivano nei tratti intestinali possono creare costipazione o addirittura occlusione intestinale, con uleriori effetti dannosi come disidratazione e vertigini.

 

Rimedi naturali utili

Esistono integratori e alimenti specifici formulati con ingredienti che aiutano a favorire la salute della cute e a facilitare l'eliminazione dei boli di pelo. 

Innanzitutto un'alimentazione ricca di proteine, fitonutrienti a base di acidi grassi essenziali come omega-3 e omega-6  che favoriscono un pelo lucido e sano: si possono trovare in commercio croccantini o cibi umidi che contengono pesce, semi di lino, olio di girasole. Vitamine e minerali essenziali, in particolare le vitamine A, E e biotina, che sono fondamentali per la salute del pelo e servono a supportare la salute della cute.

Acqua fresca a volontà per mantenere il giusto grado di idratazione e favorire la salute della pelliccia, deve essere sempre a disposizione.

Esistono poi  mangimi complementari appositi che apportano la giusta quantità di nutrienti e di probiotici all’organismo del gatto facilitando, inoltre, l’espulsione delle matasse.
Generalmente questi mangimi sono formulati con l’aggiunta di malto d’orzo, di cui i gatti vanno ghiotti, in modo da poterli integrare alla dieta più facilmente, o spalmarli direttamente sulle zampette per essere assimilati durante il grooming .

Esiste anche un altro rimedio naturale, l’erba gatta, che apporta una fornitura extra di fibre.

 

Cura del pelo

Spazzolare il gatto più volte a settimana  se non quasi quotidianamente, aiuta a rimuovere il pelo morto, evitando la formazione di nodi e boli di pelo a rischio ingestione. 
Se il gatto è a pelo medio-lungo, una regolare spazzolatura è indispensabile iniziando dalla pancia e per finire sul dorso.
Un pelo liscio e corto è più facile da gestire: si può spazzolare una volta a settimana, possibilmente con una specifica spazzola per gatti a pelo corto, ideale per eliminare il pelo morto.