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Carota di Polignano, presidio Slow Food

La carota di Polignano, coloratissima e ricchissima di nutrienti, è presidio Slow Food. L’hai mai assaggiata?

Carota di Polignano, presidio Slow Food

Polignano a mare è una delle meraviglie della costa adriatica pugliese, poco più a sud di Bari. Un luogo estremamente suggestivo, ricco di colori, forme e profumi.

Tra le innumerevoli ragioni per una visita c'è sicuramente la buona cucina, soprattutto quando si basa sui meravigliosi prodotti locali, uno su tutti la carota di Polignano, presidio Slow Food. Ma perché questa carota è così pregiata?

 

La carota variopinta

La prima cosa che salta all’occhio quando ci si trova davanti un bel cestino di carote di Polignano è la varietà di colori.

Queste carote colorate sono arancioni, ma anche di varie tonalità di giallo e viola. Tagliandole e osservando la loro sezione trasversale, si nota che all’interno il colore si fa più tenue e sfumato.

Perché le carote di Polignano non sono soltanto arancioni come tutte le altre? Perché il loro seme viene selezionato dagli agricoltori e dunque non sempre ha il colore stabilizzato dalle aziende sementiere.

Ogni anno, infatti, i contadini scelgono le piante migliori e le mettono a dimora in piccoli terreni separati, per poi selezionare i semi di quelle più floride, senza badare al colore. In seguito le ripiantano dal 15 agosto al 15 settembre, ottenendo un prodotto ricchissimo di sfumature.

 

Perché mangiare la carota di Polignano?

Ci sono tantissimi motivi per assaporare le carote di Polignano.

Il sapore è particolarmente fresco e caratterizzato da una sapidità maggiore rispetto a quello delle carote commerciali.

Per quanto riguarda le caratteristiche nutrizionali, la carota di Polignano vanta un contenuto di caroteni fino a tre volte e mezzo superiore rispetto a quello delle varietà comuni.

Le carote viola hanno, inoltre, un buon contenuto di antocianine, potenti antiossidanti naturali di cui sono ricchi tutti gli ortaggi e i frutti rossi e viola.

Il contenuto di zuccheri (glucosio, fruttosio e saccarosio) infine è notevolmente inferiore rispetto a quello della carota comune (in media la differenza è pari a circa il 22%).

Di conseguenza, la carota di Polignano risulta anche meno calorica. Nonostante questa sua caratteristica, il suo indice di dolcezza (ossia la percezione di sapore dolce al palato) è comparabile con quello di altre carote. Ne è la prova il fatto che spesso sia utilizzata anche nella preparazione di confetture.

Un altro motivo per scegliere la carota di Polignano è rappresentato dalle tecniche di coltura e di raccolta, che seguono ancora metodi sostenibili, a salvaguardia della biodiversità.

 

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Raccolta e coltivazione della carota di Polignano

La raccolta della carota di Polignano avviene a scalare, ossia gradualmente nel tempo, da fine novembre a primavera inoltrata. In questo modo si può avere il prodotto fresco per diversi mesi l’anno.

Il prodotto si coltiva esclusivamente in un’area piuttosto ristretta, compresa tra 10 e 20 ettari, nei pressi di Polignano a mare, principalmente nella frazione di San Vito.

Proprio per questo suo stretto legame con la tradizione del territorio, questo alimento è stato nominato presidio Slow Food.

 

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Foto: Harald Biebel