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Osservazioni sul consumo di carne

Quali sono gli effetti, positivi o negativi, della carne, come viene assimilata dal corpo umano. Oltre all'apporto proteico, quali conseguenze registriamo nel nostro corpo quando assumiamo cibo di origine animale e come si potrebbe, attraverso la sostituzione con proetine vegetali, aggirare pericolosi problemi di salute

Osservazioni sul consumo di carne

La carne, tranne per chi vive in un clima molto freddo tipo quello polare, è una cosa rara per chi segue una dieta macrobiotica.

Per essere obbiettivi però, dobbiamo valutare sia gli effetti positivi sia quelli negativi.

Partiamo dagli effetti positivi.

 

I benefici della carne

Una delle caratteristiche che tutti conoscono riguardo il consumo di carne è l’elevata quantità di proteine che apporta il cibo animale, anche se assunto in piccole quantità.

Un’altra caratteristica positiva è la presenza di vitamina B12,una sostanza che è prodotta unicamente dai batteri, ed è solo assorbita ed accumulata dall’organismo dell’animale. Incontriamo questa vitamina anche in alimenti vegetali fermentati come il natto e il tempeh, ma questi devono essere prodotti in condizioni igieniche non proprio perfette, in quanto i batteri che la sintetizzano vivono nell’ambiente. Perciò a meno che non si ricorra ad integratori il cibo animale rimane l’unica fonte.

Purtroppo per gli appassionati di carne la lista delle negatività è un po’ più lunga.

 

Gli effetti negativi del consumo di carne sull'organismo

La prima cosa che ci fa riflettere è la produzione di acido urico che si forma con il catabolismo delle purine, componenti degli acidi nucleici. Ed essendo noi umani incapaci a sintetizzarlo in grandi quantità, ma solo nella misura di cui abbiamo bisogno, facilmente può creare problemi e accumuli, soprattutto nei reni.

La carne rossa aumenta largamente il rischio di contrarre la gotta, connessa all’accumulo di acido urico. È da notare i fatto che le purine dei cibi vegetali non mostrano nessuna associazione con questa malattia.

Poi c’è il problema dei grassi saturi e del colesterolo. La carne rossa infatti contiene una quantità di grassi saturi che aggira intorno al 50% del totale, il livello scende nelle altre carni e arriva a solo un 15% nel pesce, che è sempre consigliato come sostituto. Questi grassi sono quelli che ostruiscono il normale funzionamento dell’apparato cardio-circolatorio, e che accompagnano sul piatto delle negatività della nostra valutazione. Da non sottovalutare è poi il colesterolo LDL, anch’esso presente in modeste quantità. Il nostro corpo infatti, riesce a sintetizzare da solo sia il colesterolo sia gli acidi grassi saturi di cui ha bisogno.

L’ultima nota riguarda, gli allevamenti. Quali sono le condizioni in cui vivono oggi gli animali sono note, quando si alleva in maniera intensiva non si bada tanto alla “qualità della vita” delle bestie, ma si guarda bene al bilancio economico. Quindi gli allevatori si fanno pochi scrupoli a usare ormoni o antibiotici per impedire malattie e per velocizzare la crescita. Purtroppo queste sostanze vanno a finire nel nostro piatto.

Ci sarebbe poi da parlare degli effetti provocati sulla mente e sullo spirito, che non sono effetti da poco solo perché sfuggono all’interesse comune, basti citare il fatto che molte tradizioni spirituali o religiose come quella buddhista invitano a periodi di astensione dai cibi di origine animale, ma questo è solo capibile in un'ottica che tiene conto dell’energia del cibo e di chi gli presta attenzione.

 

Il comunicato dell'OMS sulla relazione tra insorgenza di cancro e carne rossa