Articolo

Come si cucina il farro

Farro: perlato, semi perlato o decorticato, scopriamo come si cucina questo prezioso cereale, tra ricette di base e spunti fantasiosi

Come si cucina il farro

Il farro è proprio un ottimo cerale, ricco di fibre, vitamine del gruppo B e proteine; è buono sia caldo che freddo, dona un gran senso di sazietà ed è poco calorico.

Si adatta a tanti piatti e a tutte le stagioni, per questo è sempre più amato e sempre più persone sono alla ricerca di ricette nuove e originali da provare.

Buona parte della cucina tradizionale toscana (noto è il farro grande della Garfagnana) e umbra è basata sul farro.

Ecco come si cucina il farro.

 

Le 3 varietà di farro e come cucinarle

Anzitutto bisogna dire che in commercio vengono vendute 3 diverse varietà di farro: come accade per l'orzo, abbiamo quello decorticato o integrale, saporito, nutriente e ricco di fibre, e anche il meno leggero da digerire, semi-perlato e quello perlato, il più "pulito" di tutti.

Il farro decorticato è quello più integrale, che mantiene la pellicola esterna del chicco, che viene invece eliminata nel farro perlato, ragion per cui quest'ultimo è il meno ricco di fibre e meno nutriente.

Esiste infine la versione chicco intero e chicco spezzato del farro; quest'ultimo viene utilizzato per la preparazione di cous cous, per esempio.

Cucinare il farro decorticato

Si deve mettere in ammollo in acqua fredda per circa 12 ore. Una volta trascorso questo tempo, si cola e si risciacqua più volte, fino a che l'acqua è limpida.

Si cucina di base lessato, facendolo bollire. Ci vuole quasi un'ora di cottura (se si usa la pentola a pressione i tempi si dimezzano). Si mette in pentola una volta che l'acqua bolle oppure insieme alla stessa, a freddo. L'acqua deve ricoprire completamente il cereale.

La cottura dipende anche dai gusti, se si preferisce più morbido o "al dente", in questo ultimo caso sar sufficiente poco più di mezz'ora. Il consiglio migliore dunque è quello di assaggiarlo trascorsi venti minuti.

Scolare il farro dall'acqua in eccesso e condire a piacere o utilizzare per fantastiche ricette.

 

Insalata di farro: 5 ricette facili e veloci

 

Cucinare il farro semi perlato

Non è necessario l'ammollo, anche se può essere utile per accorciare ulteriormente i tempi di cottura. Si risciacqua comunque il farro un po' di volte.

Se si fa bollire, il tempo necessario per un farro tenero ma non molle o scotto è di circa trenta minuti senza ammollo. Una volta pronto, condire e utilizzare a piacimento.

 

Farro, ricco cereale ma attenzione al glutine

 

Cucinare il farro perlato

Non è necessario l'ammollo, ma si risciacqua comunque un po' di volte, fino a che l'acqua sia limpida. Si cucina di base lessato, facendolo bollire o al vapore. Per la classica bollitura, i tempi variano dai 20 ai 40 minuti senza ammollo (se si usa la pentola a pressione i tempi si dimezzano), a seconda della consistenza che si preferisce.

Al vapore si usa il cestello apposito per i cereali; si versa una parte di cereali e due di acqua, si lascia cuocere per un tempo variabile, in genere intorno ai 45 minuti.

 

Zuppa di farro: 3 ricette sane e gustose

 


Spunti di ricette con il farro

Il farro è ottimo per preparare minestre, come il "farricello", una minestra tipica del Lazio, o i "farrotti", risotti a base di farro; il farro è perfetto anche nelle insalate fredde o calde, come cous cous se spezzettato o come ingrediente nutriente e fantasioso in polpette e ricette vegetariane o vegane.

In Germania il farro è anche usato nella produzione della birra; in questo paese in particolare si coltiva una varietà di farro verde denominata "Grunkern", chiamata così in realtà perchè il farro viene raccolto in una fase precoce di maturazione e poi essiccato come da tradizione, è molto buono, dal sapore unico e delicato.

Il farro va conservato in un luogo fresco e asciutto, chiuso ermeticamente. Un sacchetto di farro decorticato biologico costa all'incirca 2 o 3 euro.

Ecco come cucinare con i cereali

 

Per approfondire:

> Calorie del farro