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Epicondilite: sintomi, cause e rimedi

Epicondilite: quali sono le cause di questo disturbo e quali rimedi naturali adottare

Epicondilite: sintomi, cause e rimedi

L'epicondilite è dovuta all'infiammazione del tendine che inserisce il muscolo responsabile del movimento estensori dell'avambraccio, che permettono di sollevare il polso e muovere le dita della mano, detto epicondileo, sull'articolazione del gomito, detto epicondilo.

Come tutte le tendiniti (http://www.cure-naturali.it/articoli/salute/benessere/cure-naturali-contro-la-tendinite.html) l'infiammazione è dovuta ad un sovraccarico del muscolo e quindi del tendine, e/o a microtraumi e sollecitazioni intense dell'articolazione. Può essere dovuta anche ad artrosi ed artirte, quando associata ad una degenerazione generale dei distretti articolari, gotta e sovraccarico tossinico, malattie metaboliche.

 

Epicondilite: sintomi

Il dolore è la manifestazione primaria. L'articolazione del gomito è utilizzata in molti movimenti durante la vita quotidiana, e non ci si accorge di quanto la si usa finché non insorge una problematica dolorosa.

Per questo è importante riconoscere le prime avvisaglie dell'insorgere di una epicondilite e usare i rimedi adatti al fine di evitare la forzata immobilità dell'articolazione.

Al dolore può anche essere associata, nell'epicondilite, sensazione di formicolio alle dita della mano e debolezza nella presa. Può presentarsi anche una intensa sensazione di calore, manifestazione dell'infiammazione in corso, con locale gonfiore.


Epicondilite: rimedi

Il primo rimedio è il riposo con conseguente immobilizzazione dell'arto.

Esistono tutori che permettono di continuare a usare l'arto anche in presenza di dolore dovuto ad epicondilite: il loro scopo è evitare che vengano eseguiti i movimenti più dolorosi. Possono essere utilizzati in casi estremi, quando il riposo non è consentito.

Essi infatti permettono di condurre una routine normale senza grosse limitazioni, ma non permettono di ascoltare il messaggio che il corpo invia e che, in caso di epicondilite, è di riposare e fermarsi, sospendendo attività e movimenti che sollecitano una parte già sofferente. Inoltre, limitando la naturale postura e la naturale movimentazione del braccio, del polso e dell'avambraccio, possono mettere in atto compensazioni muscolari a carico di altri distretti del corpo, andando a utilizzare in maniera poco ergonomica altri muscoli, con il risultato spesso di migrare il dolore o estenderlo dal braccio alla schiena, ad esempio, o al collo o alla testa.

Altro rimedio veloce e semplice è l'uso del ghiaccio. Soprattutto nelle fasi acute di dolore da epicondilite il ghiaccio, applicato per 15 minuti ad intervalli di circa un'ora, permette di sfiammare rapidamente la zona dolorante.

Anche l'argilla, con l'aggiunta di oli essenziali permette di disinfiammare l'articolazione del gomito: si formano impacchi con acqua fredda e si lasciano agire per 30 minuti. I bendaggi con pezze intrise di acqua di argilla sono altrettanto efficaci.

I massaggi, infine, sono di aiuto ma solo se la zona massaggiata è distale o se vengono massaggiati in maniera delicata determinati punti riflessi: manipolare un gomito già dolorante non è mai una buona cosa. Pertanto sono consigliati shiatsu e moxibustione e agopuntura.

 

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