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Regolare il respiro per non trascurarlo

Come leggere ad alta voce può aiutare a incrementare la qualità del respiro, quanto le scapole sono coinvolte e come si sviluppa consapevolezza respirando meglio. Dal diaframma al pensiero, come liberare e alleggerire il corpo

Regolare il respiro per non trascurarlo

Saper regolare bene il respiro in qualsiasi situazione ci si trovi aiuta a distendere i nervi quando si sta in stati di sforzo, ansia, paura o tensione.

Di solito, nella vita ordinaria, quella che viene trascurata è l’espirazione. Si inspira spesso con bocca o naso in modo spezzato e frenetico e a farne le spese è l’espirazione, che non è mai lunga e profonda e non viene portata fino in fondo. Ogni ostacolo alla respirazione è causa di un malessere acuto che ha ripercussioni su tutto il sistema. 

Respirare bene aumenta la capacità vitale. Provate anche ora, in questo istante in cui state leggendo, ad avvicinare le scapole e inspirare. Lasciate andare tutto, quando buttate fuori l’aria. Curando l’espirazione fino in fondo si sviluppa consapevolezza.  

 

Una, nessuna centomila respirazioni

Quando mi trovai ad affrontare le prime pratiche datemi da Antonio Olivieri (Sooryachandra - KHYF secondo la tradizione di T. Krishnamacharya e T.K.V. Desikachar) segnalatomi dalla mia amica Alice Frantellizzi, scoprii insieme a lui quanto la mia respirazione fosse “viziata” dall’arte marziale. In altre parole, l’area addominale era molto interessata mentre nella zona clavicolare e toracica c’era molta meno consapevolezza.

A quel tempo mi interessava esplorare la respirazione completa yogica (considerando che ero stata un po' viziata da pratiche egotiche americane,valide in qualche modo ma devianti rispetto al senso puro dello yoga) e l’accaduto aprì le porte a una ricerca che dura ancora oggi. Giudicandomi, pensai: “Respiro male:” e collegai - non so con quanta veridicità e coerenza - tutta una serie di punti nel mio sistema di ragionamento.

Trovai un nesso tra questa faccenda del respiro all’esplorazione della mia natura; respirando come avevo sempre fatto fino a  quel momento, mi stavo precludendo la possibilità di conoscere me stessa. Mesi dopo, approcciandomi alla respirazione olotropica nei giorni organizzati a Roma dalla psicologa Elisabetta Corberi, mi trovai di fronte alla frase: “Non c’è UN modo di respirare, uno solo che sia valido e migliore rispetto ad altri.”

In effetti, Antonio stesso mi disse: “Non che ci sia qualcosa di sbagliato a respirare soprattutto a livello addominale, ma ora sai che c’è ANCHE questa respirazione.”   

 

Scapole, diaframma e filastrocche 

Con il tempo ho compreso che uno dei migliori esercizi per acquistare l’abitudine a una regolare e completa espirazione è quello di leggere ad alta voce. Potete provare con questo stesso articolo. Prendete le prossime parole e leggetele tutte di un fiato ma senza sforzavi troppo. Contate le parole e domani, con un atro articolo, vedete se ci sono progressi. Il tutto serve per osservare quanto possiamo allungare la nostra espirazione. Potete esercitarvi anche con una filastrocca o contando o canticchiando a bocca chiusa. 

Curare espirazione ed inspirazione aiuta a sviluppare la coscienza. 

Per esempio, respirare è qualcosa che non potete fare a pieno stando gobbi.

Tenete vicine le scapole e così facendo raddrizzerete anche le spalle. 

Libererete tutta l’area addominale da un peso a e da una pressione inutili. Il diaframma vuole muoversi nel modo che gli è proprio. L'osservazione assidua accresce al capacità vitale. Il respiro è una forza che non vuole essere trascurata. 


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