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Consigli musicali per la pratica yoga

Centinaia di cd, musicisti, cantanti, compositori: ma quali sono i criteri per scegliere la musica più adatta alla nostra pratica yoga?

Consigli musicali per la pratica yoga

Già vi abbiamo dato qualche consiglio sulla musica da scegliere durante la meditazione; analogamente, anche la pratica yoga può avvalersi del contributo musicale, utile a creare la giusta atmosfera e a isolarci dai rumori esterni.

Come sempre, suggerire un compositore o un brano è davvero complicato: entrano in ballo la sensibilità individuale, i gusti personali e persino la diversa attitudine alla musica che caratterizza ognuno di noi.

Infatti, se per alcuni la musica è un mero sottofondo durante la pratica quotidiana, quasi senza importanza, per altri è una componente fondamentale per la concentrazione e l’assorbimento.

Fermo restando che quanto vi abbiamo proposto per la meditazione può tranquillamente applicarsi allo yoga, proviamo ora a darvi qualche ulteriore consiglio musicale!

 

Qualche consiglio per le vostre scelte musicali yogiche

Se vogliamo trovare una caratteristica che dovrebbe differenziare le nostre playlist meditative da quelle yogiche è che queste ultime possono aprirsi a qualche concessione musicale in più: vuoi perché ci si avvale del supporto corporeo, vuoi perché siamo continuamente guidati dalla mano esperta dell’insegnante, nello yoga siamo “aiutati” nel mantenimento della concentrazione e costantemente accompagnati.

Durante la meditazione, per forza di cose, ci ritroviamo a contemplare la nostra interiorità con tutti i suoi turbamenti soli e nudi: è pertanto opportuna un’attenzione ancora maggiore all’ambiente perché la tendenza a distrarsi è amplificata.

Per queste maggiori possibilità musicali offerte dallo yoga, se vi avventurate alla ricerca di qualche playlist, probabilmente rimarrete stupiti dalla varietà - anche profondissima - di generi: da Mozart a Mogwai, da Ravi Shankar ai Tears for Fears, dalla più tradizionale musica indiana a tutta una corrente di musica elettronica e sperimentale.

Un’altra annotazione importante musicalmente parlando - sempre in ambito yogico (e ovviamente ancor di più in ambito meditativo) - che ci sentiamo di darvi riguarda la scelta dei pezzi tout court: evitate musiche in italiano che potrebbero rapirvi con il filo delle parole e, anche, musiche legate per qualunque motivo alla vostra storia personale: evocare ricordi, immagini, emozioni non è il ruolo che deve giocare l’accompagnamento musicale durante lo yoga.

Entra infatti in ballo un importante discorso sulla funzione della musica, utile a rendervi autonomi nelle scelte in questo campo: durante la pratica, la musica ha il ruolo unico di sottrarci all’ambiente esterno, di avvolgerci con le sue vibrazioni per favorire la concentrazione.

Pertanto, in questo contesto, è opportuno disinnescare la potenza emotiva che essa reca con sé a seconda del vissuto personale. Operare una cesura netta in questi termini significa comprendere e accogliere pienamente il contributo che la musica può dare alla nostra vita, dentro e fuori dal tappetino.

Date queste coordinate, come muoversi? Provate ad attingere dal web, ma con sapienza: oltre a youtube, esistono moltissime playlist yoga che possono ampliare grandemente la vostra cultura musicale in questo campo.

Anzi, la quantità dell’offerta potrebbe addirittura disorientarvi, ma non temete; pian piano capirete sempre di più i vostri gusti musicali yogici e saprete individuare facilmente cosa fa al caso vostro e cosa no senza perdervi in ore di ascolto. Insomma, una ulteriore chiave per conoscere voi stessi, da un inedito punto di vista!

 

“Scendo dentro un oceano di silenzio…”

Concludiamo questo articolo musicale con un coup de theatre: tradizionalmente, lo yoga si praticava senza nessun accompagnamento musicale e (anche oggi alcuni maestri fanno così)!

Altri tempi e altri uomini, certo, ma è una notazione che riteniamo importante in un articolo come questo. Magari provate anche voi, in un parco o in campagna a perdervi in quello che Battiato chiamerebbe il vostro “Oceano di Silenzio”.

Per tutte le altre occasioni, ricorrete pure ai nostri consigli!

 

Hai mai seguito una lezione di silent yoga?

 

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