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Rituali con l’acqua piovana: significati energetici e usi tradizionali

La forza dell'acqua viva, piovana o di fonte, le sue energie e i suoi utilizzi per ridurre l'impatto ambientale e favorire progetti ecosostenibili. La storia e le antiche tradizioni insegnano.

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L’acqua piovana nelle culture popolari

L’acqua nella storia delle religioni viene definita una “ierofonia”, miracolosa presenza o rivelazione di un elemento sacro o divino, identificando così un legame fra l’acqua e la matrice creatrice e il suo valore spirituale. 

Il culto dell’acqua ha da sempre espresso sia la devozione per le fonti naturali considerate sacre e simbolo di fertilità e in certi contesti dotate di poteri curativi, sia l’invocazione delle piogge, per favorire le messi, la prosperità attraverso le coltivazioni. 
Non a caso vari culti di diversa natura si sono rivolti ai fiumi, ai laghi, alle piogge, con rituali sia per gestire l’abbondanza delle piogge che poteva portare con sè risvolti devastanti, sia per invocarne la comparsa in caso di siccità: fonti sacre, pozzi, templi, santuari creano una sacralità geografica legata all’acqua e al suo sgorgare.

I rituali con l'acqua piovana abbracciano culti e tradizioni sia antiche sia moderne. Per esempio l’Aquae Licium romano invocava la pioggia attraverso rituali religiosi e processioni. 
Nell’antica Roma avvenivano delle cerimonie di purificazione che implicavano dei sacrifici espiatori: l’acqua purificatrice sgorgava dalle fontane versando acque “lustrali”, acqua benedetta. A Roma si svolgevano ogni cinque anni, da cui il significato di “lustro” (che avviene o si rinnova ogni cinque anni).

Ai giorni nostri permane l’uso di gettare una monetina nelle fontane e nei pozzi considerati luoghi di espressione di desideri, amplificati dalle vibrazioni dell’acqua.

 

Significati energetici e simbolici

L'acqua è elemento vitale, fonte di generazione e prosperità per ogni cosa ed essere vivente. Dove c’è acqua c’è vita.
Se si guarda all’acqua in chiave simbolica vi si può scorgere una grande analogia con la vita stessa: intangibile ed indispensabile, mutevole ma costante, senza forma ma che acquisisce sembianze, unificatrice e disperdente.
Il contatto con l’acqua è stato letto, interpretato e proposto in quasi tutte le culture conosciute come un atto che parla un linguaggio universale di purificazione, trasformazione, iniziazione: il battesimo cristiano, la venerazione dei grandi fiumi indiani che accompagnano la vita ma anche la morte, i bagni giapponesi per rafforzare corpo e spirito, per citare degli esempi.

Nella simbologia alchemica, l’acqua è l'elemento che viene indicato con un triangolo dalla punta verso il basso, di genere femminile e il pianeta connesso alle energie dell’acqua è la luna. 

Anche l’atto di raccogliere l’acqua porta un carico simbolico particolare:

  • L'acqua raccolta durante la pioggia è energeticvamente utile per la meditazione
  • Se l'acqua viene raccolta durante una tempesta la sua energia è particolarmente potente, e può essere utilizzata per rituali di allontanamento e se con la grandine, quest'ultima può essere utilizzata per rituali di protezione.
  • Raccogliere l'acqua durante una notte di luna piena è simbolo di potenza e può essere utilizzata per rituali di purificazione sia fisica, sia dell'ambiente circostante. 

 

Usi tradizionali e pratiche antiche

La tradizione vede molti rituali legati all’acqua, alla sua energia e alla sua memoria. Dal sacro al profano, dall’antico al moderno, ci sono usi dell’acqua che non hanno tempo e spazio.
Acqua di San Giovanni: nella notte tra il 23 e il 24 giugno, si raccoglie l'acqua piovana (o la rugiada) in una ciotola dove sono poste erbe selvatiche e fiori; l’acqua che ha poi subito l’influsso della luna viene usata per lavarsi e proteggersi.
Aquae Licium (rituale romano): si trattava di una cerimonia per invocare la pioggia, con processioni, preghiere e l'immolazione di una giovenca, dopo di che l'acqua pura veniva versata su una pietra speciale.  A questo proposito, molte religioni antiche e contemporanee vedono riti specifici per invocare la pioggia in caso di siccità, (processioni cristiane o preghiere islamiche). 

Le civiltà antiche hanno venerato l’acqua, come ponte con il divino.
Si pensi ai miti sumeri, in cui si citava l’Apsu, l’oceano primordiale, considerato l’elemento da cui nasce la terra. Non a caso in Mesopotamia i fiumi Tigri e Eufrate erano considerati sacri
Il battesimo: nella religione cristiana, dall’immersione completa nell’Oriente bizantino, all’aspersione latina, dove l’acqua unisce la materia allo spirito.
Le pratiche islamiche wudū e ghusl prevedono un necessario rituale dell’acqua per conferire purezza prima della preghiera e l’acqua diventa “permesso d’accesso” alla presenza di Allah.

Esistono poi cerimonie che smuovono masse di credenti come il Kumbh Mela  in India, dove ogni 12 anni milioni di pellegrini si immergono nei fiumi sacri come il Gange, lo Yamuna, il Saraswati, perchè si crede che un bagno durante l’allineamento astrale possa cancellare i karma negativi di molte vite.
La cerimonia della Mikveh ebraica, che prevede una vasca d’acqua “viva” che sia di fonte o piovana, in cui ci si immerge senza abiti, per segnare passaggi cruciali della vita come una conversione, matrimonio, o la menopausa.
Gli Onsen e sentō giapponesi, dove non si percepisce solo l’effetto rilassante di questi bagni, ma lo“yudō” con acqua calda, un rituale che pulisce impurità spirituali secondo lo Shintō, attraverso una gestualità codificata che, come tutti i riti, crea una forma di meditazione collettiva.

 

Attualità e sostenibilità dell’uso dell’acqua piovana

Mai come in questo momento epocale vi è un’attenzione all’ambiente e al suo ricircolo ecosostenibile. Anche l’acqua, tesoro prezioso per la vita è un elemento sul quale si pone molta attenzione, soprattutto fuori dalle città, in luoghi montani e in campagna. 
Le nuove generazioni che stanno riscoprendo l’agricoltura e le coltivazioni a basso impatto ecologico, stanno rivalutando usi funzionali dell’acqua piovana raccolta.

L’acqua piovana possiede qualità che la rendono fondamentale per la vita di tutti i giorni: è priva di calcare e cloro, perfetta dunque sia per irrigare orti e giardini, sia per uso domestico, per esempio nelle lavatrici. 

Le tecniche di raccolta, recupero e riciclo di acqua cosiddetta viva per usi non potabili si stanno diffondendo e perfezionando. 
Nelle abitazioni sistemi di tubi pluviali collegati a serbatoi di stoccaggio sono le modalità più pratiche e diffuse, peraltro sostenute da agevolazioni fiscali, i cosiddetti ecobonus che prevedono il rispetto di alcune norme disciplinate dall’art.113 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 nr. 152 parte III “Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento” e dalle direttive comunitarie nr. 91/271/CEE “Trattamento delle acque reflue urbane”, e nr. 91/676/CEE “Acque meteoriche di dilavamento e acque di prima pioggia
Devono essere identificati i punti di scolo e di raccolta, come per esempio le grondaie del tetto, che devono essere mantenute pulite e prive di detriti per garantire un flusso d’acqua adeguato. Si devono installare tubi o canaline per indirizzare l’acqua dalle grondaie ad un serbatoio o un contenitore. Se l’intento è quello di utilizzare l’acqua raccolta per scopi non potabili, come l’irrigazione, non servono ulteriori trattamenti.

Se invece si vuole ampliare l’uso a destinazioni potabili, è necessario installare un sistema di filtraggio e purificazione per rimuovere eventuali contaminanti. Il serbatoio di stoccaggio è consigliabile sia realizzato con materiali adatti all’acqua potabile e dotato di by-pass per troppo pieno, filtro a cestello estraibile, elettropompa centrifuga sommersa per la distribuzione dell’acqua, inverter di comando e altri elementi, tra cui il debatterizzatore per la disinfezione.

Accumulare e recuperare le acque piovane

  • riduce la dipendenza dalle risorse idriche convenzionali come l’acqua potabile,  importante nelle aree con scarse risorse idriche o durante periodi di siccità
  • riduce i costi di manutenzione di orti e giardini
  • contribuisce a ridurre il carico sul sistema di drenaggio delle acque piovane fognario 
  • contribuisce a preservare le risorse idriche naturali e a ridurre l’impatto ambientale associato all’estrazione e al trattamento dell’acqua potabile.