L’acqua come memoria energetica: tra scienza e spiritualità
L'acqua ricorda attraverso la sua struttura molecolare le sostanze con cui è entrata in contatto e mantenere questi "ricordi" anche se sottoposta a diluizione. Un fenomeno che apre le porte a nuove possibilità di informazione degli organismi viventi
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- Teorie sull’acqua come “memoria”
- Cosa dice la scienza
- Interpretazioni spirituali
- Applicazioni pratiche e controversie
Teorie sull’acqua come “memoria”
Tutto nasce dall’idea che l’acqua possa possedere una sua forma di memoria, che le consenta di conservare informazioni in merito a ciò con cui entra in contatto, anche se viene successivamente diluita.
Pur nello scetticismo dei più e della scienza, questa teoria possiede basi che ne corroborano il fascino, accrescendo l’interesse di vari ricercatori ad approfondire il tema e a cercare condizioni di dimostrabilità. L’omeopatia stessa che fonda i suoi precetti sulla diluizione infinitesimale in acqua di un rimedio, avvalora la possibilità di una radice scientifica.
I ricercatori più noti che hanno condotto studi in merito alla memoria dell’acqua sono stati Jacques Benveniste, Masaru Emoto e Luc Montagnier. Malgrado i nomi altisonanti, la comunità scientifica non ne avvalora i risultati, poiché non riproducibili e verificabili, al di là delle leggi di chimica e fisica che ne spiegano le caratteristiche.
Jacques Benveniste , immunologo francese ha pubblicato sulla rivista "Nature" uno studio relativo alla conservazione da parte dell’acqua di tracce lasciate dalle sostanze disciolte; nel dettaglio Benveniste e il suo team hanno illustrato come i basofili possano reagire a soluzioni altamente diluite di un anticorpo, suggerendo che l’acqua possa mantenere una memoria dell’anticorpo stesso. Questo studio non è stato accolto con plauso ed anzi del tutto osteggiato, sul principio che senza la presenza fisica delle molecole originarie è impossibile stabilire la misurabilità del fenomeno. In tempi successivi però la base della teoria di Benveniste ha stimolato le ricerche della fisica quantistica e della biologia molecolare.
Masaru Emoto, ricercatore giapponese ha fotografato i cristalli formati dal congelamento di campioni d'acqua. Le foto di Emoto mostrano cristalli con forme differenti dovuti a diverse esposizioni dell’acqua a vibrazioni positive o negative fornite da emozioni umane, attraverso le parole, la musica, creando strutture armoniose o disordinate a seconda dell’energia emotiva trasmessa.
Luc Montagnier: ha individuato segnali elettromagnetici e potenziali "sequenze di DNA" in soluzioni acquose altamente diluite, suggerendo una forma di memoria dell'acqua, e un suo ruolo fondamentale nella trasmissione di informazioni biologiche
Cosa dice la scienza
Cosa si intende per acqua secondo la scienza? L’acqua è una sostanza versatile, in grado di assumere i tre stati fisici, quello solido, quello liquido e quello gassoso, a cui si aggiunge il graticolato cristallino esagonale.
E’ in grado di formare legami chimici con l’idrogeno altamente influenzanti la struttura molecolare: le molecole d’acqua possono aggregarsi in cluster, con configurazioni complesse.
Secondo la teoria della memoria dell’acqua, proprio queste configurazioni molecolari possono essere informate delle sostanze con cui l’acqua entra in contatto e la traccia risiede nella struttura molecolare.
Proprio questo concetto governa l’omeopatia.
Anche la fisica quantistica con i nuovi studi relativi a questa branca entra in gioco nel motivare la teoria primordiale del Dr. Benveniste. attraverso fenomeni quantistici, come l’entanglement e la coerenza quantistica.
In tempi recenti il fisico italiano Emilio Del Giudice e il suo team hanno esplorato il ruolo della coerenza quantistica nell’acqua: attraverso spettroscopia e risonanza magnetica, hanno osservato che l’acqua può formare domini coerenti, in cui le molecole si comportano in modo sincronizzato. Questi domini potrebbero potenzialmente spiegare come l’acqua possa conservare informazioni a livello molecolare, fornendo un possibile meccanismo per la memoria dell’acqua.
Si tratta naturalmente di esperimenti che non rientrano nel protocollo scientifico di replicabilità e pertanto non possono essere avvalorati dalla scienza ufficiale.
Interpretazioni spirituali
Le teorie sulle proprietà vibrazionali dell’acqua hanno portato a studiare i vari tipi di acqua con un’attenzione particolare alle acque mariane, considerate “acque bianche”.
Queste acque particolari sono in risonanza con le frequenze della luce e nei luoghi di culto assorbono e trasmettono informazioni a livello vibrazionale, legate all'amore e alla fede dei credenti, favorendo il benessere psicofisico.
Le Acque a Luce Bianca possiedono proprietà fisiche che le mettono in risonanza con le sette frequenze della luce, stabilendo così delle interazioni con le frequenze di organi e tessuti portando riequilibrio alle funzioni fisiologiche
In Italia ci sono varie acque a luce bianca come l’acqua di Montichiari, che pare stimoli l'amore incondizionato e la nutrizione cellulare, regola i processi fisiologici e la depurazione e a livello spirituale promuove l’equilibrio interiore.
Tra le Acque a Luce Bianca quelle mariane di Lourdes, Medjugorje, Fatima mostrano proprietà specifiche del luogo di provenienza
Applicazioni pratiche e controversie
Un campo in cui la memoria dell’acqua è già ampiamente utilizzata è l’omeopatia: l’acqua conserva informazioni di sostanze terapeutiche e le soluzioni diluite esplicano i suoi benefici senza effetti collaterali da farmaci. L’omeopatia si fonda sull’assunto che le sostanze che causano sintomi simili a quelli della malattia possono, in dosi estremamente diluite, stimolare il corpo a guarire.
Oltre all'omeopatia, questa teoria è impiegata anche nella terapia con fiori di Bach dove si utilizzano essenze floreali diluite in acqua per trattare vari disturbi emotivi e psicologici, e nella medicina vibrazionale secondo la quale tutte le forme di vita emettono vibrazioni energetiche e che l’acqua può essere programmata per trasmettere queste energie curative. Attraverso varie tecniche, come l’uso di frequenze sonore o di cristalli, i terapeuti cercano di infondere nell’acqua le energie necessarie per ripristinare l’armonia del corpo e della mente.
Anche in agricoltura, l’uso di soluzioni diluite e attivate con la cultura biodinamica, pare possa migliorare la crescita delle piante e la resistenza alle malattie. Nella tecnologia delle informazioni, l’acqua potrebbe essere utilizzata come mezzo per memorizzare dati in modi ancora inesplorati.