Polygala senega: la pianta della tosse dimenticata
La Polygala senega è un rimedio tradizionale contro la tosse grassa, ancora oggi utilizzata in sciroppi e altre preparazioni con spiccata azione espettorante
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Proprietà della Polygala senega
La Polygala senega è una pianta che appartiene alla famiglia delle Polygalaceae, originaria del Nord America.
Si tratta di una pianta erbacea perenne che può raggiungere i trenta centimetri di altezza, sviluppando foglie lanceolate sessili e fiori bianchi disposti in racemi.
Nota anche come poligala, poligala virginiana e senega, questa pianta è da sempre utilizzata dalle popolazioni indigene come rimedio per la tosse e, ancora oggi, è usata come uno dei più efficaci espettoranti naturali.
La droga della poligala, cioè la parte della pianta che presenta il maggior contenuto in sostanze attive, è costituita dal rizoma nodoso e dalla radice principale.
Il rizoma e la radice di poligala sono ricchi di saponine triterpeniche, in particolare senegine, considerate responsabili dell’attività di questo rimedio naturale. Le saponine conferiscono alla poligala un sapore pungente che contribuisce ai suoi effetti sulle vie respiratorie.
Oltre alle saponine, la poligala contiene acidi fenolici, salicilato di metile, lipidi e olio essenziale che contribuiscono all’azione stimolante delle secrezioni bronchiali ed espettorante.
Grazie alle sue proprietà, la poligala viene adoperata come rimedio per le affezioni respiratorie accompagnate da catarro e nel trattamento dei sintomi della tosse secca.
Generalmente la si utilizza per periodi brevi, poiché l’uso prolungato può provocare irritazioni gastrointestinali e dunque nausea, vomito e diarrea. La somministrazione va inoltre evitata in caso di allergie, gastrite, ulcera gastrica o duodenale, enteriti e coliti, oltre che in gravidanza, allattamento e nei bambini.
Azione espettorante
L’azione espettorante della poligala è data dalla presenza di saponine che, una volta ingerite, irritano in modo lieve la mucosa gastrica. L’azione irritante stimola un aumento delle secrezioni bronchiali attraverso un riflesso vagale, che porta a una maggiore fluidità del muco e, di conseguenza, a una più efficiente eliminazione.
La poligala è una delle piante espettoranti più potenti che abbiamo a disposizione e viene adoperata in caso di catarro difficile da mobilizzare.
Oltre all’effetto riflesso, la poligala sembra agire anche localmente grazie alla produzione di secrezioni più fluide e allo stimolo del movimento ciliare nelle vie respiratorie.
Le proprietà della poligala la rendono quindi un ottimo rimedio in caso di tosse grassa, bronchite con catarro denso e accumulo di muco.
Infusi e sciroppi naturali
La poligala può essere utilizzata in forma di decotto, estratto fluido, sciroppo e tintura madre.
Il decotto di poligala si prepara facendo bollire per dieci minuti 1,5 grammi di radice essiccata in 150 millilitri di acqua; una volta pronto, si filtra e si beve caldo, due o tre volte al giorno.
L’estratto fluido e la tintura madre di poligala si assumono invece sciogliendone circa 30 gocce in poca acqua, da una a tre volte al giorno.
Lo sciroppo di poligala, invece si prepara con l’estratto fluido della radice aggiunto a uno sciroppo semplice. In questo caso, oltre all’estratto di poligala si possono associare anche quelli di altre piante balsamiche come timo, eucalipto, pino mugo e liquirizia.
Lo sciroppo si assume in genera al dosaggio di un cucchiaio due o tre volte al giorno, anche se la posologia può variare in base alla concentrazione dell’estratto.