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Pentole e padelle: le migliori per la salute

Come orientarci se vogliamo investire in pentole e padelle di qualità per evitare il rilascio di sostanze dannose per la salute? Quali sono i materiali più sicuri per cucinare e quali marchi garantiscono l'acquisto di pentole non tossiche? Ecco una lista di opzioni, fra le migliori presenti sul mercato.

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©elenajoe / 123rf.com

Per quanto molto diffusi, numerosi materiali che compongono le nostre batterie di pentole sono responsabili di provocare - a fronte di un uso quotidiano e prolungato nel tempo - importanti effetti collaterali, sui quali è bene interrogarsi per compiere scelte sicure e consapevoli. Eccone alcuni, per i quali serve cautela per salvaguardare sé stessi, i propri famigliari e, non ultimi, gli animali domestici:
 

  • Politetrafuoroetilene (PTFE) o Teflon: utilizzato nelle padelle antiaderenti tradizionali, il Teflon è accusato di rilasciare, se surriscaldato, un gas inodore capace di causare disturbi polmonari. In presenza di graffi o usura, la superficie rilascia il PFOA, una sostanza inquinante, bandita dall'Unione Europea, tossica per il fegato e la tiroide. L'ingestione a lungo termine di PTFE e PFAS è stata collegata con lo sviluppo di masse cancerogene, basso peso alla nascita, funzionalità tiroidea anormale, infiammazione del fegato, ipercolesterolemia, problemi riproduttivi e disfunzione immunitaria.
  • GenX: sostituto del primo nella maggioranza delle pentole italiane a basso costo, è comunque sconsigliabile perché in grado a sua volta di rilasciare sostanze dannose nell'aria.
  • Alluminio: comunemente usato nelle pentole poiché si riscalda rapidamente e in modo uniforme, è stato bandito in vari paesi europei poiché produce idrossido, legato allo sviluppo di problemi gastrointestinali come colite e ulcere. Il foglio di alluminio può anche filtrare particelle nel cibo, specialmente se riscaldato ad alta temperatura. L'alluminio è, inoltre, stato collegato all'insorgenza del morbo di Alzheimer.
  • Ceramica: la  maggior parte delle padelle in ceramica sono in realtà rifinite con vernici e smalti tossici. 
  • Pietra ollare: a meno di essere accompagnato da un certificato che ne attesti l'assenza, il materiale potrebbe contenere fibre di amianto.
  • Acciaio inossidabile: potenzialmente sicuro se di alta qualità, nei prodotti più economici può rilasciare cromo, piombo, nichel e ferro. 
  • Rame: questo materiale, usato e apprezzato nelle cucine delle nostre nonne, necessita tuttavia  di un accurato lavoro di manutenzione (primo fra tutti, una periodica stagnatura) per essere utilizzati in sicurezza nel tempo.
     

A fronte di ciò quali sono, dunque, i materiali sicuri cui affidarsi e quali i marchi migliori di pentole non tossiche?

 

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©amazon.it - Pentole Visions

Vetroceramica

La vetroceramica presenta diversi vantaggi: non rilascia residui di alcun tipo, si presta alla cottura in forno e può essere lavata facilmente senza rischio di essere rovinata. 

 

Un esempio è costituito dalle padelle e dalle pentole in vetroceramica dell'azienda francese Visions, che vantano un'estetica di alto livello grazie a un design e a colori particolarmente innovativi.
 

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©xtrema.com

Ceramica

Le pentole realizzate in pura ceramica (da non confondersi con le pentole antiaderenti in ceramica) possono essere considerate sicure, anche ad alte temperature.

 

Le pentole 100% ceramica dell'azienda statunitense Xtrema basano la propria comunicazione sull'assenza di materiali tossici, sulla solidità e sulla versatilità: alcuni modelli sono, infatti, consigliati per cucinare, servire e conservare i cibi usando un unico contenitore.
 

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©lepentoledellasalute.it

Alluminio con ioni d'argento

Il marchio Le Pentole della Salute - del gruppo bolognese Remet - è l'unico a utilizzare l’ossidazione anodica agli ioni d’argento, una lavorazione che le rende antibatteriche e anticessione, grazie al brevetto del cosiddetto “trattamento GHA”.

Inibendo la proliferazione batterica, Le Pentole della Salute preservano intatti i sapori degli alimenti e ne garantiscono la conservazione” si legge sul sito. “Inoltre, altra caratteristica fondamentale per la salubrità e la sicurezza, non rilasciano sostanze pericolose per l’organismo”. Si tratta di pentole antiallergiche, nichel-free e riciclabili.
 

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©pyrex.it

Vetro pyrex

Il Pyrex è, in realtà, il nome commerciale del vetro borosilicato, un tipo di vetro che ha subito un particolare tipo di lavorazione per renderlo resistente agli sbalzi termici.

Le pentole in vetro pyrex sono quindi adatte sia per il freezer che per il forno (anche a microonde), ma non sono utilizzabili sul fornello.
 

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©lecreuset.it

Ghisa

Purché la smaltatura sia naturale, la ghisa rappresenta un materiale sicuro in cucina perché non rilascia sostanze tossiche, neppure ad alte temperature. E' ideale per le cotture lente, a fuoco basso. 

Le Creuset, popolare azienda francese, produce da oltre novant'anni padelle e pentole di ghisa molto apprezzate. 

Un altro marchio cui affidarsi in materia di ghisa è Staub, azienda fondata nel 1974 in Alsazia, e brand di riferimento in tutto il mondo. Staub ha reso iconiche le tradizionali cocotte, ma viene ugualmente apprezzata per le pentole, le padelle e tutti i gli strumenti di cottura in ghisa.