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Essere mamma oggi

Come sono le mamme di oggi? Somigliano alle mamme del passato? In occasione della festa della mamma si è parlato tanto di maternità: proponiamo una riflessione

Essere mamma oggi

Partiamo da un dato di fatto eterno, un assunto vero ieri, oggi e sicuramente anche domani: la figura materna ha un ruolo estremamente importante nella crescita emotiva e psichica dei figli

La mamma, inoltre, nonostante il ruolo dei papà sia molto cambiato negli ultimi anni, resta la persona che più si dedica all’accudimento dei figli e alla gestione della casa.

Il modo di essere mamma, però, negli anni è cambiato. La mamma non è più la figura angelicata di un tempo, spesso ha il problema della conciliazione lavoro/famiglia e quando non ha un’occupazione in molti casi è alla ricerca.

Una mamma è anche molto altro; allo stesso tempo, però, deve scontrarsi frequentemente contro pregiudizi e luoghi comuni, specie per quanto riguarda la vita professionale.

 

Siamo madri sempre più anziane

Le gravidanze over 35 sono sempre più comuni; in particolare, noi italiane, con circa il 35% di gravidanze dopo i 35 anni, siamo a quanto pare le mamme più anziane d’Europa.

In genere, medici ed esperti ci elencano i rischi delle gravidanze in tarda età, soprattutto per quanto riguarda la maggiore incidenza di malattie cromosomiche; il più elevato rischio di complicanze quali diabete gestazionale e ipertensione materna; le dinamiche sociali che possono intervenire e sono, purtroppo, tutte cose molto vere. Senza contare il fatto che la natura non fa sconti e non segue i cambiamenti sociali e, dunque, quando si decide di diventare madri “tardi”, è molto più difficile riuscirsi.

A sorpresa, però, una ricerca americana, i cui risultati sono stati pubblicati nel 2013 sulla rivista scientifica Nature, ha stabilito un legame tra longevità e gravidanze dopo i 40 anni.

Lo studio ha analizzato un gruppo di donne ultracentenarie e ha confrontato i loro dati con donne nate nello stesso anno ma morte a 73 anni. È risultato che il 19% delle ultracentenarie aveva avuto un figlio dopo i quarant’anni mentre nel secondo gruppo le donne che avevano partorito dopo i 40 erano solo il 5%.

 

La festa della mamma, la Luna e molto altro

 

Sì: ma com’è cambiata la mamma nell’immaginario comune?

Com’è cambiata nell’ultimo secolo l’immagine della mamma? Che immagine ci restituiscono media e pubblicità?

Negli anni Venti, Trenta e Quaranta, la mamma era rappresentata come l’angelo del focolare, tutta dedita alla cura della casa. La pubblicità si indirizzava già prevalentemente a lei, che veniva vista come la principale “influencer” per gli acquisti in famiglia. È una mamma tutta sorrisi e felicità.

Negli anni Cinquanta e Sessanta, la mamma è vista soprattutto come padrona di casa e casalinga. Comincia però ad assumere toni più sensuali. Sono gli anni del Carosello e dell’introduzione di nuovi strumenti di aiuto nei lavori domestici, primo tra tutti la lavatrice. Naturalmente, la mamma è la protagonista indiscussa di tutta la pubblicità relativa a casa e cura dei figli. È ancora tutta sorrisi e felicità e comincia a farsi strada il concetto di emancipazione.

Alla fine degli anni Settanta, con l’affermazione del movimento femminista, l’immagine della mamma comincia a cambiare. Nell’immaginario comune è ancora prevalentemente una casalinga, ma cominciano a comparire le prime immagini di mamme “moderne” che lavorano.

Negli anni Ottanta appaiono i primi oggetti destinati alle donne in categorie che fino ad allora erano state appannaggio del genere maschile, per esempio le auto. La mamma, però, è ancora quella che disincrosta il water e prepara manicaretti di ogni tipo.

Negli anni Novanta il concetto di conciliazione comincia a farsi strada lentamente nell’immagine della mamma. Oggi lo stereotipo più comune è forse quello della mamma multitasking, una supermamma capace di conciliare lavoro e famiglia, che contemporaneamente riesce pure ad andare in palestra, combattere la cellulite e essere bellissima.

Nella pubblicità di prodotti per la casa è comparso anche qualche uomo, ma sostanzialmente il target principale dei beni di maggiore consumo all’interno della famiglia è ancora la mamma.

Naturalmente sono tutti stereotipi perché ogni mamma, ogni donna, lo è a modo suo e fortunatamente siamo tutte diverse. Tra l’altro, a fare la spesa ormai ci sono anche moltissimi papà. L’immagine che ci viene restituita dalla pubblicità e dai media, però, ci racconta molto della società reale… Riflettiamoci …

 

Cosa auguriamo alle mamme di oggi

Indipendentemente dall’età, dalla vita professionale e da tutto il resto, auguriamo alle mamme di oggi di essere sempre più libere di esprimersi e di vivere la propria maternità con gioia; di amare e di essere amate; auguriamo la consapevolezza dell’importanza del proprio ruolo; auguriamo anche lavoro per tutte e conciliazione tra attività professionale e famiglia perché, in molti casi, la strada è ancora lunga e tortuosa.

 

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