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Il quarto chakra: Anahata, il chakra del cuore

Il quarto chakra o Anahata è il centro dell’amore incondizionato e dell’armonia degli opposti. Il suo disequilibio è associato a disturbi a carico di cuore e polmoni come pressione alta e asma.

anahata

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©Foto di Andrea su Pixabay

 

Anahata: significato del chakra

Diverse medicine alternative o complementari individuano nell’ambiente e corpo umano delle energie che scorrono da fuori a dentro l’organismo e viceversa, in un continuo scambio.

Le energie esterne vengono raccolte ne corpo e trasformate in sette chakra, localizzati dalla cima della testa fino alla parte inferiore del bacino.

Oltre ad essere associati a specifici colori, cristalli e stagioni, i chakra sono messi in relazione a organi e, se un chakra non si trova in equilibrio, questo porta a disturbi emotivi e fisici.

Anahata è il nome del quarto chakra, che si si trova nella zona dello sterno ed è collegato a cuore, sistema circolatorio, polmoni, timo, arti superiori e al senso del tatto.

Questo chakra è legato all’amore, alla compassione, alla pazienza e all’umiltà. Il termine Anahata in sanscrito significa “non colpito” e la parola chiave associata a questo chakra è “io amo”. Si tratta quindi di un chakra che opera sull’accettazione e sulls cura di sé e degli altri, sulla capacità di provare amore incondizionato, entrare in sintonia con tutto ciò che esiste e coglierne la bellezza e la perfezione.

Anahata è legato alla consapevolezza, all’equilibrio nelle relazioni e nel rapporto con se stessi, con gli altri e con l’ambiente esterno in generale.

Poiché il quarto chakra è associato all’elemento aria, il suo significato non è quello di accontentarsi ma racchiude trasformazione, guarigione. L’aria è infatti movimento e respiro ed è in relazione al cambiamento, alla capacità di accogliere e di lasciar andare.

Lavorare sul Anahata vuol dire osservarsi e lavorare su di sé, intraprendendo un percorso di guarigione e crescita personale che possa liberare dai traumi e dalle ferite, migliorando il rapporto con se stessi e con gli altri.

Attraverso il quarto chakra entrano in collegamento i tre chakra inferiori legati alla terra con i tre superiori legati al cielo: il corpo con la mente, la realizzazione materiale con quella spirituale. Anahata è dunque l’armonia degli opposti, l’asse centrale del Cosmo.

 

Sintomi del blocco del quarto chakra

Come detto, i chakra sono centri di trasformazione delle energie che giungono al corpo attraverso l’esterno.

Sebbene non esistano evidenze scientifiche né dell’esistenza di tali energie né dei chakra, molte terapie alternative individuano l’origine delle malattie nel loro disequilibrio o blocco.

In particolare, un blocco del quarto chakra porterebbe a patologie cardiache e polmonari, oltre che a disturbi dell’umore.

I sintomi legati al blocco di Anahata sarebbero dunque diversi a seconda del disequilibrio delle energie.

Se il chakra del cuore lavora in modo eccessivo si svilupperebbero sintomi simili a quelle che si riscontrano nelle dipendenze affettive: intenso desiderio di amore, bisogno di attenzioni, tendenza a colpevolizzare l’altra persona se non risponde alle proprie esigenze e aspettative. I sintomi fisici associati sarebbero ansia, senso di costrizione a livello del torace, difficoltà di respirazione, aritmie, tachicardia e palpitazioni.

Quando invece il chakra del cuore non lavora a sufficienza, a livello fisico si evidenzierebbe un cattivo funzionamento del diaframma, con conseguenti problemi respiratori e cardiaci. In questo caso, dal punto di vista psicologico si tenderebbe ad avere una bassa autostima, a sentirsi incapaci, indegni di amore, indecisi, incapaci a lasciarsi andare per paura di soffrire.

Nonostante questa vulnerabilità, il bisogno di amore viene respinto dalla paura di essere rifiutati ed esternamente si appare freddi, distaccati, anaffettivi, sempre sulla difensiva.

 

Come riequilibrare il chakra

Per riequilibrare il quarto chakra si ricorre a meditazioni in cui ci si sdraia in una posizione comoda, appoggiando dei cristalli sulla pelle nuda nella zona dello sterno e sistemandosi a occhi chiusi e col capo rivolto a est.

Le pietre per sbloccare il quarto chakra sono agata verde e rosa o muschiata, amazzonite, avventurina, calcedonio ramato e rosa, calcite verde e rosa, crisocolla e crisoprasio.

Altri cristalli usati per riequilibrare il chakra del cuore sono dioptasio, giada, malachite, moldavite, olivina, quarzo rosa, rodocrosite, rodonite, smeraldo.

Si possono utilizzare cristalli di rocca per potenziare l’effetto delle pietre, tenendoli in mano o disponendoli in cerchio intorno al corpo, con le punte rivolte al centro. Dopo l’uso, le pietre devono essere scaricare e risciacquate sotto l’acqua fredda.

Per sbloccare Anahata si utilizzano anche la cromoterapia, il massaggio ayurvedico (in particolare il pranico keraliano) eseguito con movimenti circolari in senso orario utilizzando oli essenziali diluiti in olio di sesamo.

Gli oli essenziali correlati al quarto chakra sono: olio essenziale di cipresso, olio essenziale di legno di rosa, olio essenziale di melissa, olio essenziale di neroli, olio essenziale di verbena, olio essenziale di pino, olio essenziale di rosa damascena.

Per riequilibrare Anahata vengono sfruttate anche alcune tecniche yoga o di tai chi chuan ed esercizi specifici per riportare in equilibrio i chakra; si tratta di movimenti codificati in tempi antichi conosciuti come i 5 tibetani, intrinsecamente collegati alla dottrina dei chakra. Infine, esistono suoni abbinati ai chakra che possono essere usati per accompagnare la meditazione, gli esercizi o il massaggio.

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