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Sale rosa himalayano, come usarlo

Il sale rosa dell’Himalaya o sale rosa himalayano è un sale puro, non raffinato, che deriva da miniere di sale formate in seguito all’evaporazione dell’acqua di mare.
Ottimo in cucina, per la salute e per la bellezza. Vediamo perché.

Cos’è il sale rosa hymalaiano

Il sale rosa himalayano è un sale marino fossile estratto da miniere pakistane che sembra si siano formate circa 250 milioni di anni fa, in seguito all’evaporazione del mare.

 

Le miniere di sale rosa vennero scoperte nel 350 a.C. dagli abitanti della zona ma l’estrazione iniziò a partire dal XVI secolo.

 

Attualmente il sale hymalaiano viene esportato e commercializzato praticamente in tutto il mondo.
L’estrazione del sale dell’Himalaya avviene a mano cercando di non danneggiare il paesaggio circostante. Resta il fatto che questo sale rosa proviene da rocce millenarie e da zone molto lontane da noi e, se non è acquistato dal commercio equo e solidale, si possono avere dubbi sul fatto che vengano rispettati l’ambiente e i diritti dei lavoratori durante i processi di estrazione.

 

Questo particolare sale presenta una tipica colorazione rosa che può virare verso sfumature arancioni, ed è composto da cloruro di sodio come il comune sale da cucina, cui sono legati diversi altri minerali presenti in tracce.

 

Il sale rosa è utilizzato in cucina, per la salute, per la bellezza e anche per realizzare oggetti come le lampade di sale, cuscini o portacandele in sale. 

 

Come utilizzare il sale rosa himalayano

In cucina, il sale rosa dell’Himalaya si utilizza come il comune sale marino o come il sale iodato per insaporire i piatti prima, durante o dopo la cottura.
Trattandosi di cloruro di sodio è importante non abusarne a tavola, come per il sale bianco.

 

Per prevenire l’ipertensione e i disturbi ad essa collegati, gli esperti di nutrizione raccomandano infatti di non superare la dose giornaliera di 5 grammi al giorno, pari a circa un cucchiaino di sale.

 

Per quanto riguarda l’uso per la bellezza e per la salute, il sale rosa hymalaiano può essere ad esempio utilizzato per effettuare bagni defaticanti e anticellulite, al posto del sale bianco o dei sali del Mar Morto.

 

Per sfruttare l’azione drenante del sale rosa è sufficiente aggiungere all’acqua della vasca da bagno un chilo di sale rosa e immergere in acqua la parte inferiore del corpo per circa venti minuti.

 

Per combattere il gonfiore a piedi e caviglie – fenomeno che si presenta nelle persone che stanno molto tempo in piedi o sedute, soprattutto nelle giornate calde – si può aggiungere un cucchiaio di sale rosa all’acqua tiepida del pediluvio, che si effettua immergendo i piedi fino alle caviglie per circa quindici minuti.

 

Il sale rosa può essere impiegato anche per preparare una soluzione idrosalina, sciogliendo un grammo di sale in 100 millilitri di acqua. La soluzione idrosalina si utilizza ad esempio per i lavaggi nasali, o per risciacqui del cavo orale o, ancora, per disinfettare la pelle dopo la rasatura o in caso di brufoli e impurità.

 

Il sale rosa è usato anche per realizzare cuscini che si utilizzano a caldo ma anche a freddo in caso di dolori muscolari, articolari e mestruali.

 

Infine, con il sale rosa hymalaiano si fabbricano le famose lampade di sale che diffondono una piacevole luce e che purificherebbero l’aria di casa emettendo ioni negativi e fungendo dunque da ionizzatori naturali.