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Come orientarsi tra i prezzi degli olii essenziali

Tutto quello che avreste voluto sapere sui prezzi degli olii essenziali, ma non avete mai osato chiedere. Orientarsi tra i prezzi degli olii essenziali può essere arduo, soprattutto se è da poco che si pratica l’aromaterapia. Questa breve guida vi fornisce le informazioni utili su come acquistarli, i criteri in base ai quali considerare la scelta della propria essenza e quelli indispensabili per capire di cosa diffidare

Come orientarsi tra i prezzi degli olii essenziali

Quando ci si avvicina per la prima volta all’acquisto degli olii essenziali i prezzi, duole dirlo, sono uno degli indici di qualità delle essenze. Gli oli essenziali si trovano ormai ovunque, dalle bancarelle del mercato all’erboristeria, ma spesso non sappiamo se il prodotto che abbiamo comprato abbia veramente qualcosa a che fare con il nome della pianta riportato sull’etichetta.

Come fare a capire se i nostri oli essenziali sono autentici? Ecco alcune informazioni generali, utili per la scelta e l’acquisto degli olii essenziali: rapporto qualità prezzo, essenze che apparentemente costano poco, ma che non sono pure al 100%, o essenze costosissime che sono addirittura quotate in borsa.

 

Perché gli olii essenziali hanno prezzi differenti

Se fate attenzione allo scaffale degli oli essenziali della vostra erboristeria, noterete che le etichette delle essenze riportano tutte prezzi differenti. Il motivo è legato al fatto che per estrarre 10ml di olio essenziale, a secondo della pianta utilizzata e soprattutto della droga (parte della pianta impiegata) ne servirà una certa quantità. Prendiamo in considerazione l’arancio. Dalle scorze per spremitura a freddo si ricava l’olio essenziale di arancio; se si utilizzano le foglie, i rami e frutti acerbi secondo la procedura di distillazione in corrente di vapore otterremo l’olio essenziale di petitgrain; se usiamo i fiori con il metodo dell’enfleurage estrarremo l’olio essenziale di neroli. Come si può ben vedere dalla stessa pianta si ottengono 3 tipi di essenze diverse a secondo della parte utilizzata (droga) e dalla tecnica di estrazione impiegata, con proprietà differenti e resa diversa.

Per questo motivo, mai acquistare olii essenziali diversi tutti allo stesso prezzo: le rese e la reperibilità delle piante sono talmente diverse che ad esempio la rosa è una delle essenze più difficili da distillare, perché occorrono 6 tonnellate di petali per ricavare 1 kg di olio essenziale; e questa poca resa giustifica, purtroppo, il prezzo elevato del suo olio essenziale, che è addirittura quotato in borsa. Quindi oli molto costosi sono rosa e gelsomino (venduti in minuscole boccette da 1 ml, costano attorno ai 25 euro); di medio prezzo sono lavanda, ylang ylang, geranio che costano sugli 9-15 euro per 10 ml ; infine quelli economici sono limone ed eucalipto (circa 8 euro per 10 ml) .

 

Come si capisce la purezza di un olio essenziale

Il grado di purezza è un altro fattore che influisce sui prezzi degli olii essenziali. Queste frazioni volatili si presentano come essenze non oleose, concentrate in alcune parti delle piante aromatiche: fiori, resina, corteccia, radici, buccia, foglie, frutti. Sono poco solubili in soluzioni acquose e molto solubili in sostanze grasse. Stimolano intensamente l'olfatto, in quanto si volatilizzano a temperatura ambiente e possiedono proprietà fisiche, chimiche e terapeutiche. La composizione di un olio essenziale è molto più complessa della somma dei suoi costituenti. Per cui le essenze riprodotte chimicamente in laboratorio, generano una miscela solo apparentemente uguale all'originale, come dimostrato dal confronto tra l'attività di sostanze naturali e quelle sintetiche.

Per legge sulla confezione dell’olio essenziale deve essere riportato se l’essenza è naturale o sintetica. Tuttavia, anche quando questa fosse naturale, non è detto che sia pura al 100%. Infatti, spesso si trovano in commercio miscele naturali di olii essenziali o essenze diluite in altri olii vegetali. Per olio essenziale si intende esclusivamente un’estrazione (distillazione in corrente di vapore; o spremitura bucce nel caso degli agrumi; o enfleurage, se si tratta di petali o parti molto pregiate) del materiale vegetale.

Quindi, come fare per distinguere un vero olio essenziale da uno che non lo è?

 

Gli olii essenziali e le loro sofisticazioni

Se siamo in erboristeria e stiamo per acquistare, un modo di valutare la qualità, oltre ai prezzi degli olii essenziali, è guardare se l'etichetta porta tutte le informazioni necessarie (nome italiano-volgare, latino-botanico, parte usata, metodo di estrazione, provenienza geografica, data di scadenza, ecc.). 

Se l’olio in questione riporta la scritta “per uso alimentare” questa è una garanzia in più; se l’indicazione è “essenza per ambienti” non potrà essere usato sul corpo e sarà probabilmente sintetico. Se viene venduto in boccette trasparenti, invece che scure non può essere autentico: gli olii essenziali si alterano con la luce.

Il problema delle sofisticazioni in questo campo è di vario genere: dall’estrazione della pianta in glicole propilenico, invece che per distillazione, fino a cose ancora più grossolane, tipo diluizione del vero olio essenziale in oli vegetali o in alcol. Gli ftalati sono dei classici adulteranti 'invisibili' per sostanze aromatiche, in particolare resinoidi, resine e olii essenziali 'pesanti'. Va da sé che, essendo sostanze sulla cui eventuale tossicità non ci sono ancora dati certi, non vorremmo spalmarcele inconsapevolmente addosso.

Naturalmente non tutte le adulterazioni sono pericolose. Quando il produttore di lavanda francese la allunga con linalolo o acetato di linalile vi sta solo truffando ma non vi avvelena; quando lo stesso vi vende una lavanda della Tasmania come se fosse lavanda delle alpi francesi a 1400 mt, vi sta solo chiedendo il quadruplo o più del prezzo, ma la lavanda è originale. Altre volte gli olii essenziali costosi vengono “ricostruiti” prendendo delle frazioni odorose di oli meno pregiati e mescolandole per avvicinarsi il più possibile al profumo della pianta da imitare: in questo caso avremo un olio naturale ma che con la pianta dichiarata in etichetta e il suo olio essenziale non ha niente a che vedere (e si tratta di una truffa). In conclusione, nel campo degli oli essenziali le buone occasioni non esistono, se costa poco o non contiene la dicitura "puro al 100%" è probabile che non sia autentico e quindi non utilizzabile in campo cosmetico o terapeutico. 

Immagine | Fotopedia