News

Animali feriti: il nuovo servizio di Lipu per le segnalazioni

Come comportarsi quando si incappa in un animale in difficoltà? Chi chiamare e a chi affidarlo? “Animali feriti” è la web app di Lipu che, rispondendo in modo interattivo a queste domande, viene in aiuto ai cittadini e potenziali soccorritori, evitando errori che potrebbero essere fatali.

app-lipu-animali-feriti

Credit foto
©nehru / 123rf.com

Domestici, esotici, selvativi che sono feriti o in difficoltà. Capire cosa fare e muoversi di conseguenza non è sempre semplice, in primis perché la responsabilità di prendersene carico e cura da parte dei diversi enti varia in base al territorio di avvistamento e alla specie trovata. Proprio per offrire un aiuto concreto agli utenti bisognosi di orientamento, nasce “Animali feriti”, web app che la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) ha recentemente rilasciato allo scopo di fare chiarezza ed evitare errori che potrebbero essere fatali.
 

Animali feriti, come funziona la web app

L'applicazione, molto intuitiva, è strutturata in modo da rispondere in modo interattivo alle domande più frequenti dei potenziali soccorritori: il tipo di animale, le cause della difficoltà, il dubbio se raccoglierlo o meno, il pronto soccorso e l'alimentazione di emergenza, le cose assolutamente da non fare e - informazione fondamentale - l'ente da chiamare o il centro di recupero più vicino al quale affidarlo.
 

LIPU, perché serve chiarezza

Secondo dati LIPU, ogni anno sono decine di migliaia gli uccelli e gli altri animali selvatici che vengono ricoverati nei centri di recupero di tutta Italia, per essere soccorsi e restituiti alla libertà non appena possibile.

Non è raro che il recupero venga effettuato, oltre che dai volontari, da comuni cittadini che, costretti a improvvisare, potrebbero mettere in atto pratiche di soccorso errate.

Nel caso di fauna selvatica, inoltre, è opportuno sapere e tenere a mente - prima di condurla con sé a scopo di salvataggio - che la sua detenzione da parte di privati è vietata dalla legge. 

La materia del recupero della fauna in difficoltà è tra le più complicate e impegnative, pur a fronte della grande sensibilità delle persone che sempre più desiderano aiutare gli animali” ha dichiarato Laura Silva, responsabile del Recupero della Fauna della Lipu, presentando la web app, realizzata con il contributo della Nando and Elsa Peretti Foundation.“Solo nel 2021 la Lipu si è presa cura di 32mila animali selvatici, rispondendo a qualcosa come 107mila richieste telefoniche. I nostri 10 centri recupero sono costantemente impegnati, così come molti dei nostri 100 gruppi e delegazioni locali”. 

La webApp della Lipu” ha continuato “[...] rappresenta uno strumento di grande utilità e persino conforto per le persone, che talvolta si sentono abbandonate a sé stesse. Lo aggiorneremo e arricchiremo costantemente, anche con specifici tutorial, e intensificheremo i corsi di formazione per operatori e volontari. E’ tuttavia necessario che il sistema recupero cresca e migliori in generale, sia sotto il profilo di una normativa uniforme e più efficace, sia sotto quello del sostegno alle associazioni”.
 

Una rete per coordinare il recupero e il salvataggio degli animali feriti

La LIPU tiene, dunque, a sottolineare che è assolutamente necessario che il sistema recupero cresca e migliori.

Per questo motivo, ha colto l'occasione per lanciare ai decisori cinque specifiche richieste:

  1. Una cabina di coordinamento tra le regioni italiane sul recupero della fauna selvatica da tutelare;
  2. Un regolamento con linee guida omogenee nazionali emanato dal ministero della Transizione Ecologica;
  3. La creazione della figura dell'operatore del recupero, con patentino rilasciato da ISPRA, che supporti veterinari e tecnici esperti;
  4. La stabilizzazione del Fondo nazionale per il recupero della fauna, esteso alle organizzazioni di volontariato e ai centri recupero che tutelano la fauna selvatica, ad integrazione dei fondi regionali;
  5. L'attenzione agli aspetti scientifici, con l'utilizzo di un database unico per tutti i centri recupero e l'opportuna raccolta ed elaborazione dei dati.