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Papaya: come mangiarla?

Quanti modi esistono di gustare una papaya? Rimarrete stupiti nello scoprire quanto i vari popoli si sono sbizzarriti con questo frutto speciale. Ecco una carrellata di suggerimenti!

Papaya: come mangiarla?

La papaya è uno dei frutti esotici più classici, presente nel reparto della frutta esotica o come ingrediente in succhi di frutta tropicale.

La forma e le dimensioni possono variare, il colore della buccia è verde agli inizi e muta verso il giallo durante la maturazione; macchie marroni stanno ad indicare un’eccessiva maturazione e una conseguente alterazione del gusto.

La polpa è rosata, taltvolta tendente all’arancio albicocca, carnosa, facile da tagliare sia col coltello che con un cucchiaio.

All’interno del frutto, in uno spazio vuoto centrale, troviamo raccolti i semi, piccole sferule nere, traslucide, brillati, in numero variabile.

 

Come mangiare la papaya?

Una volta che abbiamo il frutto fra le mani abbiamo molte opzioni per consumarlo. La buccia è facile da rimuovere e la polpa può essere mangiata a fette come fosse un melone, o a cucchiaiate, come fosse un’anguria, oppure frullata o ridotta a cubetti e fatta macedonia insieme ad altra frutta.

Ma studiamo alcune combinazioni. Avete presente la famosa combinazione prosciutto e melone? Sarete stupiti di trovare nei paesi tropicali la stessa identica combinazione con la papaya a sostituire il melone, il tutto condito con un filo di succo di lime.

Sempre dai tropici arriva una insalata particolare, capace di saziare e deliziare al contempo: papaya, avocado e acini d’uva; saporita per via della papaya, riempie la pancia grazie all’avocado bello maturo, va giù piacevolmente grazie all’uva.

Se siamo in viaggio come ce la caveremo? Niente paura, provate pure la papaya disidratata, facile da trasportare e non sporca, ottima anche da aggiungere al risotto per dare una base dolce.

Volete un dessert veloce ed originale? Eccovi serviti grazie alla papaya: preparate uno sciroppo dolce bollendo in acqua e succo di limone dello zucchero con canella; aggiungete della polpa di papaya quando il tutto è pronto e servite caldo.

Vi chiedete come si gusta la papaya in Colombia? Perché no? Una speciale insalata di papaya grigliata, fagioli neri, pollo o pesce, e chips di platano fritto… facile da fare anche in Italia, condita con un filo di olio di cocco vi lascerà a bocca aperta.

Un’altra combinazione tipica sudamericana che prevede la papaya e il pescato, è l’insalata di papaya, tonno e gamberetti, condita con pepe, peperoncino, lime e sale, talvolta servita in una mezza papaya usata come coppa.

Cosa fare con una papaya acerba? Ci viene incontro la cucina Thai, che ci mostra come pelarla, ridurla alla julienne e aggiungerla in insalata o cotto come una verdure dei noodles.

Finiamo questa carrellata con uno dei frullati più classici e amati: papaya, fragole e banana.

Ovviamente questo paragrafo non può esaurire l’argomento: la papaya viene consumata in infiniti modi in giro per il mondo.

 

La papaya fermentata, la fonte naturale di antiossidanti

 

Cosa si mangia della papaya?

È forse la polpa l’unica parte edibile della papaya? No di certo, la polpa contiene fibra, carboidrati, acqua, vitamine e molti principi attivi, tuttavia questi si concentrano maggiormente nei semi e nelle foglie della pianta della papaya.

Riguardo ai semi, sappiamo che, se non se ne abusa, essi aiutano ottimamente il sistema digestivo, specie grazie alla papaina. Due righe precauzionali: per via della concentrazione dei suddetti principi attivi, specie i tipici enzimi contenuti nei semi di papaya, è bene evitare di consumarli durante la gravidanza (possono indurre l’aborto), in caso di ulcera allo stomaco o di terapie farmacologiche, così da evitare interazioni chimiche non desiderate.

Anzitutto è bene cominciare a consumare i semi di papaya in dosi ridotte, in modo da verificare la presenza di eventuali intolleranze. Va detto subito che il gusto dei semi non è dei più piacevoli, a differenza della polpa che è dolce e delicata, i semi sono amari e intensi; una pratica diffusa usata per migliorare le capacità digestive è quella di consumare quotidianamente un cucchiaio di semi di papaya e miele.

Anche le foglie, meglio se fresche, sono un importante rimedio green per i problemi di stomaco e di intestino: gli infusi di queste foglie danno un sapore piacevole all’acqua, che ricorda vagamente le mucillagini della malva, dell’ocra, o la polpa del banano.

 

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